Che cos'è l'epilessia esattamente?

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  1. .:Marì:.
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    Ho sempre voluto postare questo topic,ma non l'ho mai fatto.
    Voglio approfondire l'argomento:Epilessia.
    Come sapete,Briciola,ha avuto l'epilessia,purtroppo.
    CITAZIONE
    Si definisce EPILESSIA un disturbo neurologico caratterizzato da improvvisi e ricorrenti attacchi di disfunzioni muscolari, sensoriali e psichiche, con o senza convulsioni e perdita di coscienza.

    Un ATTACCO EPILETTICO produce contrazioni involontarie di muscoli. Gli attacchi possono avere origine da una anormale attività elettrica nel cervello originata da tumori, coaguli di sangue o dal tessuto cerebrale, o possono essere la conseguenza di squilibri chimici causati da farmaci, livelli di zucchero bassi nel sangue, o da medicinali che stimolano i nervi. Un attacco può riguardare tutti i muscoli dello scheletro o essere localizzato ad una sola fascia muscolare. Quando vediamo cadere un atleta, che poi fa stretching e si massaggia il muscolo del polpaccio durante un crampo ….. quel muscolo sta avendo un "attacco". Ciò è dovuto ad una crescita di acido lattico causata dalla ridotta disponibilità di ossigeno all'interno del muscolo stesso.

    Un ATTACCO EPILETTICO GRAVE (detto grande male) produce violente e diffuse contrazioni dei muscoli dello scheletro. I muscoli scheletrici sono in generale quelli che si attaccano alle ossa e che sono garanti del movimento corporeo; ci sono i muscoli lisci che non si attaccano alle ossa che di solito non sono coinvolti in un attacco epilettico. Questi muscoli risiedono principalmente nel tratto intestinale ed in tessuti di organi specifici. Il muscolo del cuore è diverso sia dai muscoli dello scheletro sia dai muscoli lisci. Gli attacchi epilettici gravi sono piuttosto scioccanti da vedere.

    Un ATTACCO EPILETTICO LIEVE (detto piccolo male) è la forma meno grave di attacco epilettico. Il paziente ha ancora parzialmente il controllo volontario del movimento ma alcuni muscoli "fanno quello che vogliono" e l'attività elettrica cerebrale è leggermente scoordinata. Ad un osservatore possono essere visibili episodi di vertigine-non equilibrio, "sguardo fisso" ed altre forme di non-coordinazione.

    Una CONVULSIONE riguarda in genere un attacco epilettico grave. A volte tutti questi termini sono imprecisamente riferiti ad un qualsiasi episodio epilettico. Noi potremmo dire che un paziente sta avendo "un attacco epilettico", o "un attacco" o ancora "una fitta". Comunque lo si descriva, per la vittima e per l'osservatore sarà sempre poco piacevole!

    Lo STATO EPILETTICO si riferisce ad una situazione molto pericolosa nella quale si manifestano, in rapida successione, attacchi epilettici gravi senza pause o rilassamento muscolare. Tale stato richiede un pronto intervento medico.

    DESCRIZIONE GENERALE

    I veri episodi epilettici, quelli nei quali il meccanismo non è dovuto ad avvelenamento, ipoglicemia o ad altri stimolanti chimici hanno origine all'interno del tessuto cerebrale. I ricercatori pensano che esista un luogo (punto o area del cervello) dove il tessuto nervoso cerebrale è anormale o danneggiato. Questa piccola zona non causa conseguenze nel 99.9 % di volte. Ma per varie ragioni, alimentari, farmacologiche o persino psicologiche, questo minuscolo "luogo" di tessuto anomalo decide di iniziare ad emettere segnali. Le cellule nervose normali a questo adiacenti sono intaccate da questi impulsi e rispondono ad essi. Tale risposta poi attiva altre cellule nervose vicine ed il risultato di questa reazione a catena è la perdita totale di coordinazione.
    I nervi del cervello che stimolano i muscoli volontari del corpo (chiamati nervi motori) continuano a dire ai muscoli di lavorare ma, senza un'adeguata supervisione e controllo, i diversi gruppi di muscoli si contraggono senza una coordinazione integrata. Pensate a ciò come ad un'orchestra in cui tutti i musicisti stanno suonando la stessa melodia senza la presenza del direttore. Ogni musicista inizia e si ferma a propria discrezione senza alcun riguardo a quello che ogni altro musicista sta facendo. Non è certamente un risultato piacevole …… l'armonia, il coordinamento e la melodia non si integrano più nella musica. Accade lo stesso con l'EPILESSIA.
    Se accade ciò al vostro animale, la prima reazione è quella di correre al telefono e chiamare il veterinario. Fortunatamente la maggior parte degli episodi epilettici è di breve durata: di solito da1 a 3 minuti. Per episodi che durano dai 5 ai 10 minuti si entra in un range di durata più serio, mentre per quelli che superano la durata di 10 minuti si richiede in generale l'intervento medico.
    Un tipico attacco epilettico grave può manifestarsi nel seguente modo: il cane sembra perfettamente normale quando, senza preavviso, inizia a vacillare mentre cammina. Sembra che non abbia le forze, si siede sulle zampe posteriori e i muscoli facciali e le palpebre iniziano a contrarsi in spasmi. (Ciò è chiamato "contrazione fascicolare dei muscoli"). Spesso anche i muscoli della mascella si contraggono e sembrerà che, sbavando, il cane si stia mordendo. Il respiro sarà forzato e se la mascella è in posizione chiusa ciò trasformerà la saliva in schiuma. Il cane sembrerà produrre schiuma bianca dalla bocca.
    In altri casi, se la mascella è aperta il cane sembrerà in procinto di ingoiare qualcosa oppure sembrerà tentare di guaire senza che alcun suono sia emesso. Questa può veramente essere un'esperienza terrificante e spiacevole sia per il cane sia per il suo proprietario! Se l'evento continua il cane può riversarsi su un lato, irrigidire zampe e collo, ruotare gli occhi all'insù, produrre bava dalla bocca ed entrare in uno stato rigido. Può persino sembrare che il cane non respiri a causa delle gravi contrazioni muscolari e della postura rigida.
    Dopo pochi secondi (che appaiono però lunghissimi!) il cane inizia a rilassarsi, il respiro ritorna normale e si manifesta movimento volontario. Ecco un fenomeno interessante: se il respiro è interrotto al punto che il cane inizia a perdere coscienza, la mancanza d'ossigeno al cervello fa cessare l'attacco! Così, proprio quando pensiamo che il nostro cane stia morendo, l'attacco cessa! Anche coloro che guardano l'evento ritornano ad un respiro normale!Poco dopo, il cane si siederà, si scuoterà e ritornerà alle sue normali attività, appena un po' intontito, ma come volesse dire "Che cosa è successo?".Dall'inizio alla fine l'intero episodio può durare da 1 a 5 minuti … in tempo per chiamare il veterinario e dirgli che il vostro cane sta morendo. Di solito, sarà più calmo e tranquillo per circa un'ora dopo l'attacco. Prima di aver finito di descrivere al telefono ciò che è avvenuto, il cane sarà già di nuovo sulle sue zampe, alla ricerca del giocattolo con cui stava giocando prima che fosse interrotto. Il veterinario ci dirà di descrivere cosa è accaduto e ci dirà poi cosa fare.
    E cioè far visitare il cane… forse non necessariamente subito. Ma certamente qualsiasi cane che ha avuto attacchi di questo tipo deve essere visitato e sottoposto ad alcuni prelievi di sangue per accertarne lo stato fisico e biochimico.

    GLI ESAMI
    Durante la visita completa il veterinario vorrà accuratamente valutare il cuore e i riflessi neurologici. Spesso l'esame fisico è normale … Durante la visita il veterinario preleverà campioni di sangue per valutare in laboratorio i meccanismi metabolici invisibili del vostro cane.

    I CAMPIONI DI SANGUE
    I campioni di sangue sono uno strumento fondamentale per stabilire se squilibri chimici sono alla base di episodi epilettici. Per esempio, il fegato è responsabile di migliaia di funzioni e, se qualcuna non è propriamente svolta o regolata, si possono verificare effetti sul sistema nervoso che conducono poi ad un attacco. Le concentrazioni di zucchero nel sangue devono essere regolate entro certi limiti, per non far insorgere problemi neurologici o di altro ordine. E gli elettroliti, come il sodio, il potassio, il calcio ed il fosforo devono essere presenti in modo equilibrato. Se il veterinario scopre uno squilibrio nei valori sanguigni, ne consegue di solito un esame più approfondito che porterà alla diagnosi di ciò che ha causato l'attacco.

    I CAMPIONI DI URINA
    Un campione di urina può rivelare infezioni del tratto urinario sebbene le infezioni urinarie raramente colpiscano il sistema neurologico. Relativamente agli attacchi, l'analisi delle urine può rivelare zucchero nelle urine, cosa che potrebbe suggerire una condizione di diabete esistente. Possono essere trovati chetoni nelle urine, cosa che suggerisce l'eccessivo utilizzo di proteine, al posto di carboidrati e grassi, per l'energia. Ogni fattore anormale nelle urine è segnale che qualcosa nella chimica corporea dell'animale non va bene e richiede ulteriori approfondimenti. Ma quali?
    Più del 99% dei cani che soffre di episodi epilettici avrà valori del sangue e delle urine NORMALI. Questo è perlomeno quanto i veterinari si attendono visitando un cane con sospetta epilessia. Essi con i suddetti esami vogliono solo assicurarsi che tutto funzioni correttamente.
    Ora vi chiederete "ma se tutti i test sono normali, cosa provoca l'epilessia?". I veterinari hanno una diagnosi anche per questi casi …infatti vi diranno con sicurezza che il vostro cane ha una EPILESSIA IDIOPATICA. "Oh" replicherà il proprietario "Cosa significa?" Ed il veterinario risponderà "Significa che non ne conosciamo la causa".
    I ricercatori pensano che se potessimo guardare dentro il cervello con un potente microscopio troveremmo sicuramente una minuscola parte di cellule nervose alterate. Queste stimolano altre cellule vicine innescando una cascata che sconvolge la armonia elettrica di tutto il cervello e come conseguenza si produce così un attacco.

    COSA CAUSA L'EPILESSIA IN PRIMO LUOGO?
    Cosa causa quell'insieme di nervi ribelli? Una delle varie teorie sostiene che un trauma (anche di lieve entità) alla testa possa aver provocato una piccola emorragia cerebrale. Sebbene i grumi di sangue si scompongono e sono riassorbiti, può rimanere comunque una piccola zona di tessuto danneggiata che interrompe l'integrità dei neuroni. Anche i piccoli tumori possono originare una anormale attività nervosa. Ecco perché casi di epilessia che sembrano essere progressivamente in peggioramento possono avere tra le cause scatenanti tumori del cervello, in particolar modo, nel caso di episodi epilettici su soggetti di media età o anziani.
    E' stata mostrata una predisposizione genetica all'attività epilettica in alcune razze di cane. Tuttavia resta ancora da scoprire l'esatto meccanismo con cui i determinatori genetici influenzano le cellule nervose.
    Anche gli stimoli psicologici possono avere un loro ruolo. Sono a conoscenza di un caso in cui il cane si stressava così tanto ogni volta che il suo padrone partiva per un viaggio, lasciandolo a casa, da provocarsi un vero attacco!
    Così pure un'insolita allergia alimentare può essere chiamata in causa. Per stabilire però una relazione epilessia-cibo occorre veramente un ottimo ed abile diagnostico, che agisca in cooperazione con padroni molto disponibili.

    PREVENZIONE
    Cosa si può fare per prevenire l'epilessia? La risposta dipende da diverse variabili. Se il cane ha avuto un episodio singolo di epilessia e se gli esami fisici ed i test di laboratorio sono normali e se la diagnosi è EPILESSIA IDIOPATICA (causa sconosciuta) non si richiede per il momento alcuna cura. Se il cane invece comincia a manifestare ricadute dell'episodio, diciamo ogni 3 - 4 settimane, si può considerare la possibilità di iniziare con basse dosi di medicinale per inibire tali attacchi.
    E' importantissimo sviluppare uno stretto legame di fiducia con il vostro veterinario sulla possibilità di iniziare o no una cura. Altre eventualità possibili:
    Se il cane, invece, ha un attacco di due minuti ogni sei mesi, pensate che gli debba essere prescritta lo stesso una cura giornaliera? In questo caso è consigliato prendere alcuni appunti: segnate la data, l'ora della giornata, i fattori ambientali correlati, la lunghezza dell'episodio epilettico e la gravità dell'attacco.
    Se gli attacchi sono lievi (piccolo male) e durano solo qualche secondo, anche se la loro cadenza è abbastanza frequentemente, il cane deve essere curato giornalmente in via preventiva?
    Vedete… non possiamo predire quando questi episodi accadono pertanto la cura preventiva è una questione definitiva. Se noi sapessimo che ogni sabato alle 5 il cane avesse un attacco, potremmo iniziare la cura 12 ore prima e poi interromperla fino la settimana successiva. Sfortunatamente ciò non avviene. O la cura viene data giornalmente per un determinato periodo di tempo, o non viene data per nulla. Alcuni pazienti, dopo molti mesi o anni di trattamento, vengono lentamente tolti dai farmaci e non soffrono mai più di attacchi epilettici.

    TRATTAMENTO / CURA
    Fortunatamente la maggior parte di casi di epilessia può essere controllata. Curata? Probabilmente no, fino a che il meccanismo interno ad essa soggiacente non viene scoperto e corretto. Inoltre, se un attacco è dovuto ad un tumore, è improbabile che i tentativi di controllare gli attacchi saranno a lungo efficaciMolti casi di epilessia nei cani richiedono comunque un trattamento medico. Si raccomanda una ripetizione degli esami ematologici ad intervalli di tempo
    stabiliti per essere sicuri che siano somministrate dosi adeguate di farmaci e che non si manifestino valori troppo alterati, specialmente a carico del fegato. Fortunatamente, a molti cani trattati per episodi epilettici per un certo periodo di tempo possono essere gradatamente tolti i farmaci, senza che questi necessitino di ulteriori farmaci. (Mai eliminare improvvisamente i farmaci contro l'epilessia! Ciò provocherebbe un attacco lungo e grave).
    Il fenobarbital (barbiturico dal nome com.le Gardenale, Luminale) è il farmaco più comunemente usato per il trattamento dell'epilessia nel cane. Se somministrato nei dosaggi minimi richiesti per tenere gli attacchi sotto controllo, può essere un farmaco utilissimo con effetti collaterali bassi. Molti cani trattati con il fenobarbital conducono una vita felice e normalissima. Alcuni proprietari sono contrari a dare al loro cane un "medicinale" per lunghi periodi e pensano che la condizione di avere un animale "costantemente sotto farmaco" sia inaccettabile. Fortunatamente la maggioranza di questi proprietari si ricrederà ben presto dati i pochi, se non nulli, effetti collaterali causati dal trattamento.
    Da citare anche una sostanza chiamata Dilantina (fenitoina) che è stata usata da anni ma sempre come scelta secondaria al fenobarbital.
    In alcuni casi si può usare anche il Diazepam (Valium), se il Fenobarbital non può essere usato o se viene prescritta una combinazione di farmaci.
    Il Bromuro di potassio (KBr) è usato in alcuni cani se e quando la risposta alla medicina tradizionale non è soddisfacente. Questo farmaco è stato usato nel trattamento dell'epilessia umana per lungo tempo. Può essere l'anticonvulsivante scelto per quei cani, sofferenti di fegato, dove il Fenobarbital peggiorerebbe il quadro epatico. A volte i veterinari prescrivono il Bromuro insieme al Fenobarbital per cani che non rispondono al solo Fenobarbital. Il Bromuro non è facilmente ottenibile e può succedere che il farmacista debba preparare lui stesso le piccole dosi occorrenti rapportate al peso del cane.
    Il cervello deve essere in armonia con il resto del corpo, così dobbiamo cercare un equilibrio nel trattamento dell'epilessia. Troppi farmaci non sono positivi a meno che vogliamo un cane con sensi offuscati.
    Qualsiasi cane che riceve cure anti-epilettiche dovrebbe essere sottoposto a controlli periodici e dato che molti farmaci sono eliminati dal corpo attraverso il fegato, è prioritario tenere sotto controllo le funzioni epatiche.

    COSA FARE DURANTE UN ATTACCO
    Se vi capita di assistere ad un attacco, non c'è molto che potete fare per controllarlo. Cercate di spostare qualsiasi oggetto che si trova in zona e con il quale il cane possa ferirsi. Non tentate di aprire la bocca del vostro cane ed estrarre la lingua. Sebbene possa accadere, è estremamente raro che il vostro cane "inghiotta la lingua" e si soffochi. Inoltre la forza delle mascelle del cane renderà inutile qualsiasi tentativo di aprirgli la bocca per ispezionare la zona.

    Fonte

    CITAZIONE
    Crisi a grappolo: due o più crisi nell’ambito delle 24 ore;
    Stato epilettico: crisi convulsive ripetute, che perdurano per 30 minuti o più in maniera continuativa o separate da brevi intervalli di tempo durante i quali l’animale appare tranquillo, senza però riuscire a ritornare ad uno stato di coscienza;
    Epilessia: condizione caratterizzata da crisi convulsive ricorrenti. Può essere:
    Secondaria o sintomatica: quando è individuabile una causa, in genere rappresentata da lesioni cerebrali acquisite, ma inattive (post-traumatiche, post-ischemiche etc.);
    Idiopatica o primaria o essenziale: quando la causa resta sconosciuta. Si tratta di una propensione intrinseca del cervello alle convulsioni senza che intervenga alcuna causa nota.
    Nella popolazione canina l’incidenza è pari a 0,5-2,5%, mentre risulta rara nel gatto dove peraltro è scarsamente documentata;
    Età media di insorgenza: 0,5-6 anni (più frequentemente tra i 6 mesi e i 3 anni);
    Predisposizione di sesso: maschi;
    Predisposizione di razza: Beagle, Border collie, Boxer, Cocker spaniel, Pastore scozzese, Pastore tedesco, Pastore belga, Bassotto, Labrador, Golden retriever, Setter irlandese, Barboncino, San Bernardo, Springer spaniel, Pastore dello Shetland, Siberian husky, Welsh corgi, Fox terrier;
    Predisposizione genetica: l’epilessia essenziale è ormai da tempo considerata una malattia a predisposizione genetica anche sulla base di alcune considerazioni:
    Incidenza maggiore in cani di razza pura;
    Maggior incidenza in certe razze in modo particolare in caso di consanguineità;
    Possibilità di stabilire legami familiari tra soggetti colpiti da tale patologia.
    La trasmissione ereditaria è ormai accettata per alcune razze (Pastore belga, Beagle, Pastore tedesco, Golden retriever), mentre rimane solo sospettata per altre (Cocker spaniel, Pastore scozzese, Bassotto, Labrador, Setter irlandese, Barboncino, San Bernardo, Schnautzer nano, Siberian husky, Fox terrier, Bovaro bernese). Tuttavia le modalità di trasmissione rimangono sconosciute.

    Fonte

    L’epilessia è un male che può colpire anche il cane. Generalmente si manifesta entro i primi tre anni di vita nell’animale. La crisi è determinata da una scarica elettrica anomala fra le cellule celebrali e può essere causata:

    * da un’alterazione o del tessuto nervoso del cervello o di quello di reni o fegato
    * da patologie infettive tipo il cimurro
    * da patologie metaboliche come l’ipoglicemia
    * da cause neoplastiche cioè masse tumorali
    * da cause traumatiche, il classico trauma cranic0
    * da grande spavento
    * da grande strapazzo fisico.

    La crisi generalmente è preceduta da una fase detta “aura” che può durare da pochi minuti a diverse ore e in cui l’animale ha un comportamento anomalo come irrequietezza, nervosimo, salivazione abbondante, guaiti, strani movimenti circolari, tendenza a nascondersi, ricerca forsennata del padrone. La crisi convulsiva vera e propria generalmente dura pochi minuti, ma è molto violenta e provoca la contrazione degli arti, la perdita di coscienza e la perdita di liquidi organici. Terminata la crisi, in alcuni casi è come se non fosse accaduto nulla, in altri c’è un senso di disorientamento per alcuni minuti. Il singolo caso nell’animale non crea nessun problema di salute mentre è da tenere sotto controllo e sotto cura le “crisi a grappolo” cioè più crisi nell’arco della giornata e il “grande male” cioè quando le crisi si ripetono nell’arco di vita del cane.

    E’ importante che il proprietario rimanga calmo aspettando che la crisi termini e non metta MAI le mani in bocca al cane durante una crisi convulsiva. Non è vero che il cane si ingoia la lingua! Per riportare il cane ad una vita normale, seguire le cure stabilite dal proprio veterinario di fiducia.
    www.vitadacani.info/2009/10/16/lepilessia-del-cane/
     
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  2. gili
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    si questa malattia l'ho già vissuta con un mio cane ed è brutta
    la prima volta mi ero spaventata moltissimo poi mi sono armata di pazienza e all'attacco sedevo accanto a lei ponendole uno straccio bagnato sulla testa e facendo attenzione che tenesse la lingua fuoridalla bocca poi passava

    comunque hai fatto una bella ed esaustiva descrizione di ciò
     
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    furettaemy mi ha segnalato questo post, riporto la mia esperienza:

    Ho un pitbull di 5 anni, a 2 anni e mezzo ha iniziato a avere crisi epilettiformi (i veterinari mi dicono sempre che nel cane non si chiama epilessia).. da li angoscie infinite. :( Il mio cane ha iniziato a avere crisi di "grande male" molto spesso, quasi giornalmente. Dal vet abbiamo fatto analisi e è uscito fuori che aveva la leishmania... abbiamo iniziato la cura con milteforan e abbiamo introdotto il Gardenale (fenobarbitale).. la leishmania dopo la cura è diventata negativa, come esami del sangue stava benissimo, le crisi sono iniziate a essere meno frequenti, ma sempre presenti... c'erano volte che non le aveva per 2/3 mesi, e poi si passava una nottata con convulsioni... poi passavano... dopo un po' tornavano... siamo arrivati a dare 200mg di gardenale, 100 mattina e 100 sera, ma quest'anno sono tornate + frequenti che mai... è arrivato a averne anche 12 crisi convulsive in una giornata, con tutto il gardenale e valium in corpo... la cose che + ci preoccupava comunque, era il "dopo"... perdeva il senso della distanza, sbatteva dappertutto, non sapeva camminare, inciampa, cade, si spaventa..una volta non voleva + fermarsi, se lo si tenevo fermo di disperava, ha camminato 24h intere avanti e indietro avanti e indietro... il massimo l'abbiamo raggiunto il giorno in cui ha avuto crisi per 48h di fila, 2 giorni di crisi incessanti... e nessuno che sapeva aiutarci... ci dicevano "io più del valium non posso fare niente", ma il valium non serviva a niente... era così distrutto che aveva le convulsioni, e restava a dormire, non si alzava più... gli ultimi vet a cui lo abbiamo portati disperati, lo hanno sedato,erano tipo le 18 di sera... nonostante questo dormiva e aveva crisi... fino alla notte, la notte sono finalmente cessate intorno alle 2... il dopo è stato terribile, sembrava un altro cane, aveva paura di noi, doveva rimparare a camminare.. siamo ripartiti da zero, come se fosse un cucciolo appena nato.. in 4/5 giorni circa però, + tornato quello di sempre! non sapete che sospiro di sollievo abbiamo tirato! ^_^ comunque, abbiamo deciso di prendere una appuntamento e fare una risonanza magnetica.. e niente, cervello pulitissimo, quindi gli è stata diagnosticata l'epilessia idiopatica.
    Il vet che ha fatto fare la risonanza veniva da Bologna, mi sfugge ora il nome, comunque ha integrato al gardenale il Bromuro. Dopodichè.. non sono passate... hanno cadenza mensile... ma estremamente + leggere, sopratutto il "dopo". passata la crisi, si alza e è quasi come nuovo! e per ora, no ne ha mai + avute tante una dietro l'altra, in genere ne ha massimo un paio, poi passano e per un altro mese siamo tranquilli! Non gli è passata, probabilmente è quasi impossibile passi... ma per il momento siamo abbastanza soddisfatti.
    è un brutto male.. :( ma gestibile! mi raccomando quando il cane ha le convulsione, non gli fanno bene i rumori forti e le luci "sparate", quindi non vi agitate, non lo toccate troppo, non lo sprimacciate, tenetelo piano fermo in modo che non sbatta la testa, senza urlare o spaventarvi, e se potete evitare non accendete luci forti, ma solo soffuse.. vedrete che passerà presto. ^_^
     
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  4. .:Marì:.
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    48 h di crisi convulsive?Oddio...
    Anche Briciola prendeva la gardenale per le convulsioni.
    Una la mattina e mezza la sera.Un giorno le venì 7 crisi,una dopo l'altra.
    Andammo dal veterinario dove la controllò e fece delle flebo...
    Dopo giorni dal veterinario,circa 3-2 giorni,una sera le diventò la lingua viola.
    Ho chiamato subito mia mamma,lei chiamò il veterinario.
    Andarono dal veterinario,con mio fratello,ma,era troppo tardi,al cervello non c'era più ossigeno.Hanno provato con flebo,rianimarla(mi sembra)ma niente.
    Credo,che mia madre ha deciso di farla addormetare per sempre.
    Ricordo,che quel giorno,prima di andare dal veterinario le dissì accarezzandola:'' Non preoccuparti,va tutto bene.Ci vediamo dopo.''
    Invece...
     
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  5. shibre
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    Sempre più cani, sento, soffrono di questo brutto male.
    Deve essere terribile, ma come dite voi bisogna avere sangue freddo e stare calmi, agitarsi peggiora le cose, anche se è facile a dirsi...
     
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  6. watta75
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    CITAZIONE (LuciusFr @ 15/10/2010, 20:48)
    furettaemy mi ha segnalato questo post, riporto la mia esperienza:

    Ho un pitbull di 5 anni, a 2 anni e mezzo ha iniziato a avere crisi epilettiformi (i veterinari mi dicono sempre che nel cane non si chiama epilessia).. da li angoscie infinite. :( Il mio cane ha iniziato a avere crisi di "grande male" molto spesso, quasi giornalmente. Dal vet abbiamo fatto analisi e è uscito fuori che aveva la leishmania... abbiamo iniziato la cura con milteforan e abbiamo introdotto il Gardenale (fenobarbitale).. la leishmania dopo la cura è diventata negativa, come esami del sangue stava benissimo, le crisi sono iniziate a essere meno frequenti, ma sempre presenti... c'erano volte che non le aveva per 2/3 mesi, e poi si passava una nottata con convulsioni... poi passavano... dopo un po' tornavano... siamo arrivati a dare 200mg di gardenale, 100 mattina e 100 sera, ma quest'anno sono tornate + frequenti che mai... è arrivato a averne anche 12 crisi convulsive in una giornata, con tutto il gardenale e valium in corpo... la cose che + ci preoccupava comunque, era il "dopo"... perdeva il senso della distanza, sbatteva dappertutto, non sapeva camminare, inciampa, cade, si spaventa..una volta non voleva + fermarsi, se lo si tenevo fermo di disperava, ha camminato 24h intere avanti e indietro avanti e indietro... il massimo l'abbiamo raggiunto il giorno in cui ha avuto crisi per 48h di fila, 2 giorni di crisi incessanti... e nessuno che sapeva aiutarci... ci dicevano "io più del valium non posso fare niente", ma il valium non serviva a niente... era così distrutto che aveva le convulsioni, e restava a dormire, non si alzava più... gli ultimi vet a cui lo abbiamo portati disperati, lo hanno sedato,erano tipo le 18 di sera... nonostante questo dormiva e aveva crisi... fino alla notte, la notte sono finalmente cessate intorno alle 2... il dopo è stato terribile, sembrava un altro cane, aveva paura di noi, doveva rimparare a camminare.. siamo ripartiti da zero, come se fosse un cucciolo appena nato.. in 4/5 giorni circa però, + tornato quello di sempre! non sapete che sospiro di sollievo abbiamo tirato! ^_^ comunque, abbiamo deciso di prendere una appuntamento e fare una risonanza magnetica.. e niente, cervello pulitissimo, quindi gli è stata diagnosticata l'epilessia idiopatica.
    Il vet che ha fatto fare la risonanza veniva da Bologna, mi sfugge ora il nome, comunque ha integrato al gardenale il Bromuro. Dopodichè.. non sono passate... hanno cadenza mensile... ma estremamente + leggere, sopratutto il "dopo". passata la crisi, si alza e è quasi come nuovo! e per ora, no ne ha mai + avute tante una dietro l'altra, in genere ne ha massimo un paio, poi passano e per un altro mese siamo tranquilli! Non gli è passata, probabilmente è quasi impossibile passi... ma per il momento siamo abbastanza soddisfatti.
    è un brutto male.. :( ma gestibile! mi raccomando quando il cane ha le convulsione, non gli fanno bene i rumori forti e le luci "sparate", quindi non vi agitate, non lo toccate troppo, non lo sprimacciate, tenetelo piano fermo in modo che non sbatta la testa, senza urlare o spaventarvi, e se potete evitare non accendete luci forti, ma solo soffuse.. vedrete che passerà presto. ^_^

    L'epilesia nel cane esiste, e si manifesta al di sotto dei 4 anni di vita (in genere nei primi 2); questa e' la vera epilessia e viene detta idiopatica, in quanto non se ne conoscono le cause.....si tiene sotto controllo con cure specifiche e non crea grossi problemi all'animale.
    Le crisi epilettiformi (o epilettoidi) sono delle manifestazioni identiche a quelle dell'epilessia, ma che hanno una causa spesso riconoscibile, ma che eziologicamente non hanno nulla a che vedere con l'epilessia. La vera epilessia e' come un sovraccarico del sistema nervoso centrale, che va in corto per qualche secondo, non e' pericolosa e non porta a morte diretta l'animale......e' come se l'organismo avesse una capacita' di reagire agli stimoli maggiore di un essere normale, tanto che i farmaci che si usano servono ad abbassare la soglia di stimolo cerebrale (si usano i barbiturici)
     
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5 replies since 15/10/2010, 18:24   3424 views
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