Piccola Enciclopedia

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  1. Anaïd
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    Labrador, scoperto il gene del "collasso da sforzo"

    I veterinari dell'università del Minnesota (Usa) hanno brevettato un test per individuare il rischio che il cane possa avere a che fare con questa patologia.


    ROMA
    Sono fra i cani più diffusi al mondo: ogni anno ne vengono registrati ben 120 mila esemplari sono negli Stati Uniti. E anche in Italia si vedono spesso passeggiare al fianco dei loro padroni, con la loro aria da eterni cuccioloni. Sono i labrador retriever, fedeli compagni a quattro zampe, che possono però essere colpiti da una malattia temibile e potenzialmente letale: la sindrome del "collasso da sforzo" o intolleranza all’esercizio fisico, di cui fino a oggi non si conosceva nè la prevalenza, nè la causa. I veterinari dell’università del Minnesota (Usa) sono tuttavia riusciti a individuare il gene responsabile del disturbo e a brevettare un test per individuare il rischio che il cane possa avere a che fare con questa patologia.

    In pratica, può accadere che il labrador, durante una corsa sfrenata nei prati, perda il controllo delle sue zampe posteriori, che divengono così deboli da non poter essere mosse. Nei casi più gravi, il disturbo può estendersi anche alle zampe anteriori e provocare lo svenimento o persino la morte dell’animale. I ricercatori statunitensi, che all’inizio dei loro studi non avevano in mano nemmeno dati attendibili sulla prevalenza della malattia, sono andati in giro per allevamenti negli Usa raccogliendo campioni di Dna di diversi labrador. Analizzandoli a lungo e cercando di selezionare fra gli oltre 20 mila geni presenti nel genoma canino, sono infine riusciti a selezionarne uno, chiamato dynamin 1, la cui mutazione pare proprio essere alla base della sindrome del collasso da sforzo.

    Inoltre, sono riusciti a sviluppare e a brevettare un test genetico per identificare i cani portatori della malattia: costerà 65 dollari e per ora è disponibile solo presso i laboratori dell’università del Minnesota, ma in futuro potrà servire agli allevatori per selezionare esemplari esenti e diminuire al minimo il rischio di far ereditare ai cuccioli questa temibile sindrome. Quanto ai dati sulla prevalenza della sindrome del collasso da sforzo, gli esperti pensano che il 3-5% di tutti i labrador retriever, dunque sia quelli considerati ’da lavorò che quelli ’da esposizionè, sia portatore di due copie del gene mutato. In un ulteriore 30% sarebbe invece presente una sola copia. Non sono immuni dal problema anche altre razze appartenenti ai retriever, come il Chesapeake Bay o il Curly Coated.

    fonte

    Edited by ~Anaìd~ - 22/2/2009, 16:16
     
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