ATTUALITA'

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  1. Iaga
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    Più che pena è molto ma molto triste
     
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  2. Ruthie
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    Shibre, purtroppo solo per noi a 13 anni era prestino...

    Adesso è "normale" =.=
     
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  3. Iaga
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    Ossignur! Senza offesa per i più giovani del forum, ma a quell'età per certe cose si è ancora dei bambini... Oki essere mentalmente maturi eccetera eccetera, ma il sesso a una media di 13 anni lo trovo proprio fuori luogo.
     
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  4. »Darlene
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    Interessante questo post. Anche se non interesserà a nessuno, lascio un pò di miei commenti personali XD

    Sul piercing - Premetto che ho quasi 24 anni, comunque a scuola mia 'ste cose si facevano.. io non ho mai approvato però c'erano ragazze e ragazzi che si autobucavano.. sinceramente, io a scuola mi sono fatta un buco all'orecchio (con un ago sterillizzato, durante l'ora di chimica, ma in realtà ho solo ripreso un buco presistente che si era mezzo chiuso causa mia.. ) ma non ho avuto nessuna infezione. Sarà che le mie orecchie hanno avuto in tutto tipo 10 buchi -ora ne tengo solo 7- però non ho sentito nessun dolore o cosa. In ogni caso, non mi sarei MAI sognata di bucare sopracciglia, naso, labbra o ombelico però qualcuno lo faceva. Una mia compagna faceva anche tatuaggi, non so se avete visto il film Memento comunque usava la stessa tattica, biro e ago caldo, sempre nei laboratori di chimica durante l'intervallo o le ore di ginnastica.. ma la sua attività ebbe vita breve perchè non sapeva disegnare molto bene XDDDD

    Sul baby killer - Per come la vedo io, certa gente dovrebbe passare la vita in carcere duro, isolamento però altro che tv e caviale. Invece pare che li lascino pure.. non credo che sia colpa delle attività extrascolastiche non intraprese, io non ho mai fatto nulla eppure non ho ucciso nessuno (ancora!) ma credo piuttosto che siano vere e proprie psicosi derivate da situazioni familiari, di vita, magari insite.. chi lo può sapere, a volte neanche chi lo commette lo sa. Il punto è che non si può giustificarli per questo. Se una persona si diverte ad uccidere sicuramente NON è normale.

    Sugli emo - Quel video l'ho visto la sera stessa e l'ho commentato con chiunque. Mia sorella (16 anni) c'è rimasta di merda, le mie amiche e il mio ragazzo coetanei sconvolti per non parlare dei miei genitori.. mia madre mi ha chiesto "Ma succede davvero?" Io posso dire che non so se succede davvero ma se succede, OH CRISTO! Che schifo.
    Per quanto riguarda il sesso io non credo ci sia mai stata un'età prestabilita. Se penso a mia nonna che a 18 anni già aspettava mia madre (e chissà a quanti anni la sua prima volta??) mi viene un pò da ridere a leggere che 13 anni è presto. Se penso a mia madre, gli anni '70, l'emancipazione femminile ed i diritti della donne... ma i ragazzi a quanti anni lo fanno? Sento parlare amici e colleghi e cavolo, a quanto dicono 13 anni non è presto (ma magari pompano le storie, si sa sono uomini!) Sì è vero, 13 anni è oggettivamente presto per fare sesso ma dipende io credo dalla persona. Per la me che ero a 13 anni era presto, perchè giocavo ancora con Barbie e Ken e mi sparavo Sailor Moon a palla e anche se ascoltavo i Pink Floyd non ero proprio un'adulta però cazzo, vedo 13enni di oggi alle quali darei la mia età (fisicamente, certo. Ma voi la prima volta l'avete fatto per amore o per sesso? Perchè se era solo per sesso allora bè dai, il cervello contava poco mi sa..) e poi vedo 20enni che mamma mia.. hanno il cervello più piccolo di quello del mio criceto, con rispetto parlando per lui che è intelligentissimo. La vera schifezza del video sugli emo non era tanto il sesso a 13 anni quanto il modo in cui avveniva il sesso, in pubblico orgie omo. Ostentazione, tutto lì. Un tempo era sperimentazione, un pò come per le droghe (non lo dicevi MAI per primo) ora invece è diventato ostentazione. Secondo me è quello il maggiore schifo.


    Dopo questi commenti vi ripropongo un vecchio argomento, che a me sta molto a cuore, su cui mi piacerebbe sapere come voi la pensate :D

    Torna la questione del crocifisso, spesso presente nelle aule scolastiche italiane o in altri edifici pubblici. Moltissime le polemiche degli anni scorsi sulla presenza di questo simbolo religioso a scuola. Ed ora e’ intervenuta anche la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, che ha bocciato questa usanza.
    L’accusa era partita da una mamma di origini finlandesi, che aveva protestato contro l’utilizzo del crocifisso nelle aule scolastiche frequentate dai suoi figli. Soile Lautsi aveva provato in tutti i modi, in Italia, a far togliere legalmente il simbolo cristiano: ma le sue richieste sono sempre state respinte. Fino ad oggi, almeno. Soile Lautsi ha presentato la sua denuncia anche davanti alla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, che le ha dato ragione: il crocifisso deve essere tolto dalle aule scolastiche perche’ la sua presenza e’ una violazione del diritto di ogni genitori ad educare i propri figli con le proprie convinzioni, oltre che del diritto degli studenti alla liberta’ di religione.
    E’ la prima sentenza che afferma che il crocifisso deve essere tolta dalle aule scolastiche. L’Italia, che si era difesa affermando che non era solo un simbolo religioso ma un simbolo del nostro paese, ha gia’ annunciato ricorso in Europa. E voi cosa ne pensate? Crocifisso si’ o crocifisso no?
     
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  5. shibre
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    Innanzitutto ti ringrazio per aver scritto in questa sezione, mi piace molto sentire il parere delle persone e parlare di temi di attualità.

    Hai sollevato un'ottima questione, quella del crocifisso è una vera.. croce!
    Scherzi di parole a parte, sono un po' indecisa.

    Nel senso, che da quando sono andata a scuola c'è sempre stato e non c'è mai stato nessun problema.
    Il problema è nato, a quanto pare, dal fatto che ormai le classi scolastiche sono composte in gran parte da immigrati di diverse nazionalità e alcuni si ritengono offesi o comunque non a proprio agio di fronte a simboli religiosi cristiani.

    L'Italia è un paese laico, quindi non c'è nessun obbligo nell'esporre un crocifisso in luoghi pubblici.
    Però non vedo perchè debba dare fastidio... voglio dire, in Italia la religione predominante è il Cristianesimo.

    Ho sentito di scuole dove addirittura sono state vietate le classiche recite natalizie, con Gesù Bambino e altri elementi religiosi: bè, qui mi sembra proprio un'esagerazione e non lo trovo nemmeno giusto.
    Va a finire che perdiamo anche la nostra cultura, i nostri pochi modi di manifestarla..

    Prova ad andare nei paesi musulmani o islamici a chiedere di togliere i loro simboli religiosi.. poi vediamo se rientri in italia senza una lingua mozzata...

    Non capisco questo accanimento... Se dovessi andare in un paese islamico o musulmano, non oserei lamentarmi dei loro simboli religiosi, perchè sono parte integrante della loro cultura. Chi sono io, straniera, per pretendere che eliminino un pezzo della loro cultura? Ma che differenza mi fa un simbolo?

     
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  6. »Darlene
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    Capisco il tuo punto di vista e lo apprezzo!
    Io sono cresciuta in una famiglia cristiana ma non cattolica (per la precisione, Testimoni di Geova, religione da quale comunque io compiuti i 15 anni per vari motivi mi sono subito discostata) e a scuola non ho mai fatto la fatidica ora di religione. Sono atea e lo sono per credenze personali, non nego che alcuni miei pensieri siano stati influenzati dalla mia famiglia ma loro -persone MOLTO aperte, per niente assimilabili al credente modello della loro religione- mi hanno sempre accettato. Io però il crocifisso non lo riesco a tollerare.

    Mi spiego, l'Italia è un paese laico il che a rigor di logica significa che ogni credenza è al pari della altri. Ogni mattina un bambino ebreo (o musulmano, indù, ateo ecc.) entra in classe e deve vedere appeso in classe il simbolo di un uomo morto. Non credo sia giusto perchè, per pari diritti, a quel punto dovrebbero mettere anche buddha, il menorah ecc. Oppure, per non ledere a nessuna cultura, dovrebbero essere classi prive di simbologie. Qualsiasi, perchè alla fine siamo un paese laico e non cristiano cattolico.
    E la questione dei paesi islamici è assolutamente vera, là se non ti adatti ti ammazzano ma vorrei precisare che è così solo nei posti dove vige l'estremismo, se andiamo in Libano la situazione non è proprio così, neppure in Marocco! E questi paesi poi non sono paesi laici ma sono paesi esplicitamente di religione musulmana quindi..
     
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  7. shibre
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    E' verissimo ciò che dici, infatti ho letto da qualche parte di una proposta per l'ora di religione: insegnare tutte le religioni del mondo.
    Personalmente la trovo un'idea fantastica, mi piace apprendere cose nuove, soprattutto le culture dei vari Paesi del mondo.

    Effettivamente è vero anche il ragionamento: o tutti o nessuno.
    Però c'è anche da dire che fino a prima dell'ondata migratoria degli immigrati, questo problema non s'era mai sollevato. Avevo in classe anche io un compagno testimone di Geova, lui semplicemente usciva di classe durante l'ora di religione, ma non ha mai fatto nessuna osservazione per il crocifisso, gli era totalmente indifferente...

    E delle recite natalizie annullate che ne pensi?
     
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    credo che gli insegnanti dovrebbero fare meno sceneggiate e occuparsi di educare gli studenti ad una società aperta.
    il crocefisso (per me) non è altro che una statuetta appesa al muro, quindi o appendi le statuette di tutte le religioni compreso un puffo per gli atei, oppure togli la croce. non ci vuole una scienza, basta solo il buon senso.

    quanto alle recite, senza fare presepi viventi, natività e re magi si può inventare una storia sul natale inteso come festa di condivisione e positività
     
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  9. »Darlene
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    In quanto all'uscire di classe e alla famosa "ora alternativa" per me (e credo per tutti gli altri bambini d'Italia che non facevano religione) era una pacchia.. alle elementari leggevo i libri delle maestre e spulciavo i registri dei più grandi, alle medie mi mettevo lo smalto e mi arrampicavo nei bagni dei maschi, al Liceo fumavo nei bagni e scrivevo.. Ma da persona adulta ho odiato questa cosa perchè avrebbero potuto farmi recuperare ciò in cui ero indietro o farmi fare attività alternative come in teoria doveva essere o che ne so...
    Poi l'ho sempre visto come una sorta di discriminazione. Perchè dover uscire di classe? In fondo era l'ora di religione, mica di cattolicesimo, eppure ricordo perfettamente che i miei compagni almeno ad elementari e medie recitavano le preghiere e parlavano di cose assolutamente cattoliche. Non l'ho mai visto giusto neanche questo (ma vi dirò, da piccola ero felice perchè facevo due ore in meno degli altri ovvio! XDDD)

    Quello che dice Anaid è assolutamente il riassunto del mio pensiero, ma in Italia a quanto sto capendo manca il buon senso. O forse è il Vaticano che fa troppe pressioni?

    In quanto alle recite religiose non ne ho mai visto l'utilità. Hanno tanto da dire che l'educazione e la morale e blablabla la impariamo a scuola però io non credo sia così, io penso invece che il 90% venga da quello che impariamo a casa ed appunto per questo penso che la religione sia una questione familiare NON scolastica. Le recite dovrebbero essere un momento d'integrazione e non di disgregamento, non avrebbe neanche senso fare una recita basata s'un romanzo americano in Italia, io piuttosto prediligo le storie originali che coinvolgono tutti i bambini e non mettono in risalto nessuno in particolare di loro (ne ho anche scritte due per l'asilo di mia sorella piccola!) E a Natale non tutti festeggiano Natale, si può benissimo cantare We are the world!
     
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23 replies since 2/3/2010, 12:12   218 views
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