1. Centrali nucleari sì, centrali nucleari no… Ma sappiamo di cosa stiamo parlando?

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  1. Iaga
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    A giugno i cittadini italiani maggiorenni sono chiamati alle urne per votare qualcosa di molto importante: la possibile ripresa, entro il 2013, del piano nucleare sul suolo del Bel Paese. Guardandomi in giro, ascoltando i commenti delle sciure in metro o quelle del fruttivendolo dietro casa, mi sono accorta che forse non abbiamo idea di cosa stiamo per votare… E sono entrata nel panico.
    Mi sono resa conto (che mente brillante per una ventunenne… ‘-.-) che alcune cose che personalmente davo per scontate in realtà non lo sono affatto se nessuno te le ha mai spiegate; ma all’Italia e ai suoi abitanti, quante spiegazioni/informazioni reali e non filtrate arrivano? …Ahi.

    RISPETTA IL COPYRIGHT!
    Ho scritto di mio pugno gli interi topic riferiti alle centrali nucleari sulla falsa riga di quanto riportato su Wikipedia alla voce "Centrale elettronucleare". Quando sono necessari numeri e/o ricerche, poichè ritengo che l’articolo sia stato steso con competenza e traendo le affermazioni da fonti attendibili, mi permetto di citare Wikipedia riportando la fonte. In caso contrario prego i lettori di rispettare il copyright sull'intera discussione, poichè lo studio, la ricerca personale e la stesura di un articolo sono tutti impegni che costano tempo e fatica.

    Innanzitutto, definizione: la centrale nucleare (o neurotermoelettrica o elettronucleare) è una struttura dotata di particolari reattori nucleari che, tramite una reazione di fissione nucleare, produce una grande quantità di calore utilizzato per produrre vapore ad alte temperatura e pressione usate per alimentare delle turbine collegate a più alternatori con lo scopo di produrre elettricità.

    Woah, che frasone!
    Allora, semplificando iniziamo a capire che:
    la fissione nucleare è ottenuta bombardando atomi di uranio, di recente classificato tra i metalli pesanti, con particelle (neutroni): queste particelle, che sono molto piccole, sono in grado di dividere a metà un atomo di uranio, che invece è molto pesante. Quando l’atomo di uranio si divide libera altri neutroni: questi nuovi neutroni a loro volta colpiscono l’uranio, che continua così a liberarne altri e altri ancora.
    Per questo motivo la reazione di fissione nucleare è detta reazione a catena autoalimentata: una volta fatta partire, insomma, è impossibile fermarla proprio perché si autoalimenta.

    Il reattore, possiamo quindi capire, è il “contenitore” in cui questa reazione di fissione viene fatta avvenire.

    Ma perché le centrali nucleari sono state favorite rispetto al petrolio per produrre energia?
    Negli anni settanta del Novecento ci fu una crisi economica importante: insomma, in parole povere il prezzo del petrolio è salito e quindi i vari Paesi hanno investito più fondi sul nucleare. Ci si è resi conto che effettivamente chi non aveva il petrolio era un Paese più debole, perché era obbligato ad importarlo e quindi a dipendere da altri Stati.
    Questa è una cosa che possiamo capire bene perchè sta avvenendo anche oggi (pensate anche solo all’elevato prezzo della benzina, dovuto ad avvenimenti come l’attuale crisi in Libia: ci sono pochi produttori di petrolio? Allora il prezzo sale…).
    Le centrali nucleari quindi non sono alimentate a petrolio, ma ad uranio: l’uranio però, come il petrolio, è una risorsa che o possiedi o importi. Un Paese che possiede l’uranio sul suo suolo e ha una centrale, lasciatemelo dire, ha una gran botta di culo; in caso contrario, sarà necessario importarlo.

    Con il tempo, a seguito di incidenti molto gravi dal punto di vista dell’impatto ambientale e dal numero di morti/malati da essi derivati, sono stati costruiti reattori e centrali sempre più sofisticati e sicuri.


    Funzionamento
    Abbiamo detto che in una centrale nucleare tramite una reazione di fissione nucleare (scomposizione di atomi pesanti come l’uranio) viene generata una grande quantità di calore utilizzato per produrre vapore ad alta temperatura.
    Il vapore viene prodotto in quanto viene fatta passare dell’acqua nel cosiddetto nucleo o nocciolo, all’interno del reattore dove avviene la fissione. Non dimentichiamo mai che quando avviene la fissione la temperatura è molto alta, quindi l’acqua circostante evapora formando il vapore. Questo vapore, abbiamo detto, fa muovere delle turbine che porteranno poi alla produzione di elettricità.

    Molto in semplice diciamo che il nucleo è formato da spesse barre di uranio che sono direttamente o indirettamente a contatto con l’acqua: quando la reazione è innestata, le barre di uranio liberano molti neutroni continuando così ad alimentare la reazione stessa.


    Scorie
    La fissione nucleare a come prodotto di scarto dei materiali altamente radioattivi che hanno tempi di decadimenti lunghissimi… ma lunghissimi tanto! Il tempo di decadimento è il tempo che deve passare prima che un materiale tossico non sia più considerato pericoloso: beh, queste scorie se ne stanno lì, belle radioattive, per milioni di anni.
    Il lato positivo è che nella fusione nucleare l’energia viene prodotta con basse emissioni di gas serra o gas tossici tranne alcuni tra cui per esempio il trizio, radioattivo con rapidissimo decadimento (circa 12 anni) e dannoso solo se ingerito.


    Smantellamento
    Lo smantellamento di una centrale richiede tempi assolutamente lunghi (più di centocinquanta anni) e molto superiori al tempo di costruzione e di utilizzo.
    Oltre a ciò è necessario scegliere e costruire un sito adatto ad accogliere le scorie ed i materiali provenienti dallo smantellamento.

    [Nota personale - Mi viene da chiedermi: se qui in Italia si fanno mille storie per una discarica… Come si reagirebbe alla proposta di una “discarica di radiazioni” dietro casa?]


    Sicurezza
    Le leggi che regolano la sicurezza delle centrali nucleari sono molto specifiche e serie con lo scopo di ridurre al massimo i rischi che potrebbero causare (nuovamente) danni: questi rischi, però, è innegabile che non potranno mai essere portati a zero.
    Ogni centrale nucleare, inoltre, da quando è in funzione fino addirittura a decenni dopo la sua chiusura, emette costantemente una minima parte di prodotto radioattivo, liquido o gassoso che sia.

    In alcuni tipi di reattori l'acqua non viene a con il reattore e quindi non diventa radioattiva; in altri tipi, invece, questa sicurezza in più non c’è.

    E’ stata inoltre stesa una scala di gravità degli eventi possibili in una centrale nucleare (è un po’ una “scala Richter delle centrali”, se vogliamo definirla così) che si articola in 8 livelli a partire dal meno grave:
    [Scala presa da Wikipedia]

    • Livello 0 (deviazione): evento senza rilevanza sulla sicurezza.

    • Livello 1 (anomalia): evento che si differenzia dal normale regime operativo, che non coinvolge malfunzionamenti nei sistemi di sicurezza, né rilascio di contaminazione, né sovraesposizione degli addetti.

    • Livello 2 (guasto): evento che riguardi malfunzionamento delle apparecchiature di sicurezza, ma che lasci copertura di sicurezza sufficiente per malfunzionamenti successivi, o che risulti in esposizione di un lavoratore a dosi eccedenti i limiti e/o che porti alla presenza di radionuclidi in aree interne non progettate allo scopo, e che richieda azione correttiva.
    o esempio: l'evento di Civaux, Francia 1998 e di Forsmark, Svezia 2006

    • Livello 3 (guasto grave): un incidente sfiorato, in cui solo le difese più esterne sono rimaste operative, e/o rilascio esteso di radionuclidi all'interno dell'area calda, oppure effetti verificabili sugli addetti, o infine rilascio di radionuclidi tali che la dose critica cumulativa sia dell'ordine di decimi di mSv.

    • Livello 4 (incidente grave senza rischio esterno): evento causante danni gravi all'installazione (ad esempio fusione parziale del nucleo) e/o sovraesposizione di uno o più addetti che risulti in elevata probabilità di decesso, e/o rilascio di radionuclidi tali che la dose critica cumulativa sia dell'ordine di pochi mSv.

    • Livello 5 (incidente grave con rischio esterno): Evento causante danni gravi all'installazione e/o rilascio di radionuclidi con attività dell'ordine di centinaia di migliaia di TBq come 131I, e che possa sfociare nell'impiego di contromisure previste dai piani di emergenza.
    o esempio: l'incidente di Three Mile Island, USA (1979), l'incidente di Windscale in Gran Bretagna (1957) e Giappone (2011).

    • Livello 6 (incidente serio): evento causante un significativo rilascio di radionuclidi e che potrebbe richiedere l'impiego di contromisure, comunque meno rischioso dell'incidente di livello 7.
    o esempio: l'incidente di Kyshtym, URSS (1957)

    • Livello 7 (incidente molto grave): evento causante rilascio importante di radionuclidi, con estesi effetti sulla salute e sul territorio.
    o esempio: L'incidente di Chernobyl, URSS (1986)

    I casi di incidenti molto molto gravi con ampie contaminazioni esterne sono fortunatamente stati pochi. Più numerosi e spesso poco noti sono gli incidenti con potenziale rischio esterno dovuti principalmente a errori umani e che sono stati confinati all'interno delle centrali grazie alle misure di sicurezza.
    Molto frequenti in tutto il mondo sono gli eventi di livello 0 e 1 e sono registrati sul sito dell'IAEA


    Impatto sulla sicurezza di un evento sismico
    La sicurezza delle centrali rispetto ad eventi sismici è da sempre una preoccupazione concreta.
    In teoria i progetti delle centrali tengono conto dei sismi soprattutto in zone in cui i terremoti sono molto frequenti e spesso molto forti. Come in Giappone, ad esempio.
    Purtroppo come abbiamo già detto, per quanto si possa abbattere la soglia del rischio, non si può mai garantire la sicurezza al 100%: come puoi garantire la sicurezza per tutti i generi di sisma che potrebbero verificarsi? E sto prendendo come esempio solo il terremoto, ma ci sono molte altri pericoli. Semplicemente non è possibile concentrare in un pacchetto tutte le norme di sicurezza calcolando tutti i possibili eventi e realizzarle nella centrale.
    Inoltre maggiore sicurezza significa inevitabilmente maggiori costi di realizzazione: questo non rende più molto conveniente la costruzione, il mantenimento e poi il previsto smantellamento di una centrale...

    Giappone, 11 Marzo 2011: cosa è successo?

    Edited by Iaga - 11/9/2011, 10:39
     
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  2. shibre
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    Voterò SEMPRE SI, per l'eliminazione del nucleare.
    Alcune info da Greenpeace

    Una falsa soluzione

    L’industria dell’energia nucleare sta cercando di sfruttare la crisi climatica attraverso la promozione aggressiva della tecnologia nucleare come un mezzo “a bassa emissione di CO2” per generare energia. Si sostiene, infatti, che l'energia nucleare sia sicura, economica e in grado di soddisfare il fabbisogno energetico. Ma nessuna affermazione è più lontana dalla realtà.
    In realtà, l’energia nucleare distoglie l’attenzione dalle vere soluzioni al cambiamento climatico, concentrando su di sé gli investimenti che sarebbero invece necessari per lo sviluppo di fonti rinnovabili e misure per l’efficienza energetica. Come spiegato nel rapporto Una pericolosa perdita di tempo, del 2009, l’energia nucleare è costosa, pericolosa e costituisce una minaccia alla sicurezza mondiale. Inoltre, quando si tratta di combattere il cambiamento climatico, il nucleare non è in grado di conseguire le riduzioni di emissioni di gas serra necessarie in tempi utili.

    La truffa nucleare
    Pagina - 16 dicembre, 2010
    La retorica filo-nucleare si alimenta grazie a una serie di mitologie, narrazioni che passano di bocca in bocca (anche perché spesso presentate sui media senza alcun contraddittorio) per spostare l’attenzione dalla realtà. E cioè dal fatto che l’energia nucleare è una fonte insicura, costosa, inutile a difenderci dai cambiamenti climatici che – a distanza di tantissimi anni dalla sua invenzione – non ha risolto nessuno dei suoi problemi strutturali, a partire da quello delle scorie. E questo nonostante le enormi somme di denaro che – a livello mondiale – sono state spese per lo sviluppo di questa tecnologia.

    Ecco le principali affermazioni che servono a propagandare la “truffa nucleare” e la risposta di Greenpeace. Seguendo i link, è possibile approfondire ogni questione.

    Il nucleare è una scelta planetaria
    A livello mondiale il nucleare copre solo il 2 per cento del fabbisogno totale di energia (meno dell’idroelettrico) e il 14 per cento della produzione di elettricità. E il suo contributo percentuale è in costante diminuzione e sempre più lo sarà.

    Il nucleare contribuisce a salvare il clima
    Anche raddoppiando la potenza nucleare, l’effetto sulla riduzione delle emissioni di CO2 è limitato al 5 per cento. E si dovrebbe mettere in rete un reattore ogni due settimane da ora al 2030.

    Il nucleare è indispensabile per la sicurezza energetica
    In Francia, Paese che produce il 78 per cento dell’elettricità da nucleare, l’importazione procapite di petrolio è maggiore di quella italiana che non ha la fonte nucleare. E inoltre, gran parte dell’elettricità importata dall’Italia è certificata da fonte rinnovabile.

    Il nucleare è una soluzione economica
    Per il Dipartimento USA dell’Energia, l’elettricità da nuovi impianti nucleari è più costosa non solo del gas e del carbone ma anche dell’eolico. E il costo dei reattori è molto più alto di quanto dichiarato da Enel.

    Il nucleare è un’opportunità importante per l’occupazione
    A parte la fase di costruzione, gli addetti a un reattore sono circa trecento. L’eolico a parità di energia prodotta occupa quattro volte di più. Il solare dieci volte di più.

    Il nucleare è una soluzione sicura
    In Germania i casi di leucemia infantile vicino alle centrali sono il doppio della norma. Nei cantieri dei nuovi reattori EPR si sono registrate molte violazioni della sicurezza. I progetti dei sistemi di emergenza non sono ancora stati approvati, dopo anni dall’inizio dei lavori.

    A Cernobyl in fondo sono morte solo poche decine di persone
    Secondo le stime dell’Agenzia atomica di Vienna, l’impatto dell’incidente è di 4 mila vittime. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, oltre 9 mila. Altre stime parlano di oltre 200 mila tumori fatali entro ottant’anni dall’incidente, cui vanno aggiunte molte altre patologie.

    Il nucleare è una tecnologia facile da tenere sotto controllo
    Non esiste ancora una sola tecnologia nucleare per uso civile che non sia utilizzabile anche per produrre bombe atomiche. L’aumento della produzione di rifiuti nucleari è un rischio anche per la realizzazione di “bombe sporche”.

    Le scorie nucleari non sono più un problema
    Non esiste ancora alcun esempio di deposito a lungo termine delle scorie nucleari. Negli USA è stato chiuso, dopo quindici anni e 9 miliardi di dollari spesi, il progetto di Yucca Mountain. Intanto, le scorie degli EPR saranno sette volte più radioattive rispetto a quelle dei reattori oggi funzionanti.

    Le fonti rinnovabili non possono risolvere i problemi energetici del Paese
    L’aumento di produzione elettrica da rinnovabili per raggiungere gli obiettivi 2020 corrisponde a quella prodotta da 8.000 MW nucleari. Il potenziale tecnico delle rinnovabili in Italia è triplo. Assieme alle misure di efficienza energetica si può risparmiare l’elettricità prodotta da venti centrali da 1.000 MW.
     
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  3. •Darlënë•
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    Da un punto di vista "pulito" il nucleare è sicuramente la soluzione peggiore però vista la crisi petrolifera che si sta di nuovo abbattendo sull'Europa.. il problema principale è che il petrolio è in mano ai paesi sbagliati (Saddam che diede fuoco a circai 20 pozzi petroliferi.. mmm, penso che neanche il Berlusca incazzato sarebbe riuscito a fare una stupidata del genere!)
    Forse la soluzione giusta sarebbero gli incentivi all'energia cosiddetta pulita però quanto si guadagnerebbe?

    Al referendum non so quindi ancora che votare..

    Ah comunque vorrei ricordare che al referendum si vota anche per altre due cose
    1 - la privatizzazione dell'acqua (a questa sicuramente voterò SI - bisogna votare SI se non si è d'accordo, ricordatevelo perchè è una mezza truffa... )
    2 - l'eliminazione del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri (voterò NO - bisogna votare NO se si è favorevoli.. anche qui mezza truffa..)

    http://www.paid2write.org/attualita_gossip...siti_13307.html
     
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  4. shibre
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    Anche quando si è passati dalle carrozze alle auto si disse che sarebbe stata un'impresa azzardata e che non avrebbe funzionato.

    Ed invece...

    Si sa poco o nulla delle rinnovabili, ma le ricerche ci sono, eccome.
    Solo che vogliono puntare ancora sul petrolio, sul nucleare, perchè ci sono in ballo interessi politici ed economici, perchè col petrolio ci sono le guerre, con le guerre ci sono le produzioni di armi, con le produzioni di armi ci sono tanti soldoni.

    Guardatevi QUESTO video e poi ditemi cosa ne pensate.
     
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  5. furettaemy
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    mi sono presa del tempo per leggere tutti e tre gli articoli per bene, Iaga hai fatto un gran bel lavoro :)
    sono d'accordissimo con voi! sapete che qui in sicilia ci sono tante pale eoliche installate ma mai messe in funzione? dicono sia riciclaggio di denaro :rolleyes: e pensiamo al fatto che siamo il paese del sole e non sfruttiamo questa potenzialità! come mai? eh beh se producessimo da noi l'energia che ci serve chi ci potrebbe speculare sopra?

    CITAZIONE
    Ah comunque vorrei ricordare che al referendum si vota anche per altre due cose
    1 - la privatizzazione dell'acqua (a questa sicuramente voterò SI - bisogna votare SI se non si è d'accordo, ricordatevelo perchè è una mezza truffa... )
    2 - l'eliminazione del legittimo impedimento del Presidente del Consiglio e dei Ministri (voterò NO - bisogna votare NO se si è favorevoli.. anche qui mezza truffa..)

    in realtà ho letto ovunque che bisogna votare tre SI per eliminare la possibilità di privatizzazione dell'acqua, nucleare e legittimo impedimento :unsure:
     
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  6. Iaga
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    Grazie Furetta :)

    CITAZIONE
    in realtà ho letto ovunque che bisogna votare tre SI per eliminare la possibilità di privatizzazione dell'acqua, nucleare e legittimo impedimento

    Perchè prima effettivamente era così, ora sembra si debba fare il contrario: la verità è che cercano di confonderci anzichè renderci partecipe e questo il popolo non lo dovrebbe accettare. In Italia molti fanno i furbi e gli altri li lasciano fare, ma quando il danno è enorme e tocca tutti allora si entra in rivolta: le cose bisognerebbe fermarle PRIMA, non quando il latte è più che versato...

    Volete essere certe di quello che votata? Aspettate le tre settimane prima del referendum, quando alla tele parleranno solo di questo... '-.-

    Ah, una cosa che forse non ho sottolineato sufficientemente: mi permetto di autocitarmi nel topic Centrali nucleari a fusione

    CITAZIONE
    Le stime attuali non prevedono l'utilizzo efficace di energia prodotta dalla fusione nucleare prima del 2050.

    Sapete cosa significa? Che se dovessero approvare in Italia la costruzione delle fantomatiche centrali a fissione di terza generazione, cioè = costi immensi che supererebbero le rese economiche di tutta la vita della centrale, una volta entrata in funzione sarebbe già roba vecchia ancora prima di essere utilizzata, perchè per allora le centrali a fusione saranno molto probabilmente realtà.
    E sarà realtà anche il costo abnorme che l'Italia avrà sul groppone: "Italia" significa NOI, con le nostre tasse. Noi che già ci lamentiamo di non arrivare alla fine del mese.

    Personalmente sono davvero terrorizzata dal risultato del referendum e se le cose non migliorano (e se me lo potrò permettere...) il mio futuro lo vedo fuori dal mio Paese: io decisamente me la fugo da qua.
     
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  7. furettaemy
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    ovvio che vogliono confonderci, anzi non portarci ai voti! sono decenni che i referendum falliscono, perchè non si raggiunge il quorum. per come sono strutturati chi vuole continuare a fare i propri comodi deve semplicemente boicottare il referendum non andandoci e portare gli altri a non andare -_-
     
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  8. •Darlënë•
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    Anche io non ci capisco più niente... tre sì? due sì e due no? sì che credo sarò in grado di leggere bene le domande e rispondere in modo adeguato e consono al mio pensiero ma non si sa mai.. magari barro il no e poi quando vanno a leggere i voti il no si è trasformato in un sì (inchiostro magico XDD)

    Io credo che in ogni caso il modo per salassarci lo troveranno, il nucleare non è una cosa positiva ma d'altra parte ci fanno pagare 2cent in più sulla benzina già di per sè carissima pro-cultura (cazzo c'entra la benzina con la cultura????) e ci aumentano le bollette della luce per gli incentivi al solare ed eolico quando nessuna persona umana con stipendi umani e vita umana se li può permettere!
    Ho visto tantissime pale al sud, in calabria particolarmente, eppure neanche un terzo erano funzionanti.. ahemmm! c'è qualcosa che non va. E il solare? sul tetto della mia vecchia scuola media l'avevano installato (a spese dei genitori, certo tanto siamo tutti figli degli Agnelli qui da me ;D ) e sì, vero, facevamo molta energia ma.. usavamo per il 70% l'Enel!
    Sarà anche pulita, sarà anche tattica ma come funziona per andarci sopra devo ancora capirlo..

    E per quanto riguarda l'estero, mah sì possiamo lamentarci dell'Italia ma ovunque la situazione è più o meno così (si lamentano persino quelli che abitano in Norvegia e Svezia, i due posti più cool dell'Europa che hanno anche il più alto tasso di suicidi.. bello.. ) e magari va meglio dal punto di vista tasse ma c'è qualche altra magagna! E' che c'è lo schifo ovunque, non è la situazione italiana che continua ad aggravarsi ma quella mondiale..
     
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  9. shibre
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    Sì è vero, però secondo me all'Estero è anche questione di cultura.
    Perchè ti insegnano le buone maniere fin da piccolo, perchè a Praga se butti un mozzicone di sigaretta per terra ti danno la multa (non so se qualcuna di voi ha visto il servizio delle Iene a proposito).

    E là le energie alternative funzionano. Magari anche poco, ma funzionano.
    Qui da noi manca proprio questa cultura.
     
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  10. •Darlënë•
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    SPOILER (click to view)
    Non è che manca la cultura, è che in generale siamo un pò.. come si dice.. cazzari? ce ne freghiamo altamente. Credo che tutti sappiamo che non si pitturano i monumenti o non si gettano le carte a terra ma ce ne freghiamo appunto, tanto c'è chi pulisce e ci viene più comodo così e siamo cretini dentro. E non è neanche questione di cultura o educazione degli esteri perchè quando vengono in Italia la maggior parte sobri e non fanno il porco del comodo loro, la solita storia.
    Abito in un posto dove ho visto davvero di tutti da tutti e posso assicurarvi che in Italia diventan tutti italiani, persino quelli più puliti ed intransigenti al paese loro si mettono a pisciare sulle macchine altrui perchè gli viene meglio. Sarà che l'Italia ispira schifo XDDD
     
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9 replies since 5/4/2011, 22:02   252 views
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