Sterilizzazione

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    A meno che non siate allevatori di razze pregiate, o intendiate comunque far riprodurre il vostro gatto (assicurandovi di poter sistemare decorosamente TUTTI i cuccioli), dovreste considerare l'opportunità di farlo sterilizzare o castrare.

    castrazione
    Se siete indecisi circa l'opportunità o meno di far castrare/sterilizzare il vostro gatto, considerate che:

    - un maschio integro è maggiormente indotto a "spruzzare" su alberi, muri, e superfici verticali in genere.
    Ma soprattutto la sua urina mantiene un odore caratteristico, persistente e nauseabondo, che ne rende quasi impossibile la coabitazione in appartamento.
    Se libero di uscire, sarà spesso coinvolto in zuffe e combattimenti con altri maschi, potrebbe sparire per giorni nel periodo degli accoppiamenti, e tenderà a vagabondare per un più vasto territorio (circa 10 ettari), esponendosi ad un numero molto maggiore di pericoli, che statisticamente ne riducono di qualche anno l'aspettativa di vita.
    - un maschio castrato potrebbe ancora "spruzzare" (non essendo strettamente dipendente dall'istinto sessuale: specialmente se la castrazione è successiva all'instaurarsi del comportamento). Ma certamente l'urina perderà il caratteristico odore, rendendo meno difficoltosa la pulizia delle superfici.
    Se libero di uscire, il suo raggio territoriale sarà molto più limitato (appena superiore a quello di una femmina, circa 1 ettaro), e sarà assai meno propenso ad ingaggiare ....battaglia (un maschio castrato è all'ultimo gradino nella scala gerarchica).
    E' perfettamente adattabile come gatto da appartamento. Contrariamente ai luoghi comuni, non diventerà più pigro o più grasso. L'indolenza dipende in gran parte dal carattere e dalle opportunità di gioco che gli vengono offerte, e un'alimentazione corretta permetterà il mantenimento di un peso ottimale (le esigenze caloriche di un gatto castrato, mancando l'azione anabolizzante del testosterone, sono del 25% inferiori rispetto a quelle di un maschio integro: consultatevi col vostro veterinario).

    Sterilizzazione

    - una femmina integra andrà costantemente soggetta a periodi di estro, che in appartamento non subiranno pause per tutto l'arco dell'anno.
    In natura, si pensa seguano un andamento stagionale: un primo periodo utile fra gennaio ed aprile, ed un secondo fra giugno e settembre.
    In ogni periodo si verificano due/tre cicli di calore, ognuno dei quali dura più o meno due settimane.
    Il calore generalmente si protrae per 3-4 giorni, ma non è infrequente che possa durare fino a 8-10 giorni.
    Se la gatta viene fecondata, il calore cessa per tutta la durata della gravidanza.
    Se non desiderate che resti gravida (il che avviene nel maggior numero dei casi, dato che il rilascio dell'ovulo maturo -a differenza del cane- viene provocato proprio dall'accoppiamento, probabilmente per azione dell'ipòfisi sui meccanismi ormonali), dovrete tenerla accuratamente confinata, e mentre lei tenterà di scappare, i maschi integri del circondario tenteranno di raggiungerla (si hanno notizie di gatti entrati nelle case passando dai condotti di aspirazione dei camini!).
    Durante l'estro, è a volte possibile che anche la gatta possa "spruzzare", esattamente come un maschio integro, un'urina di odore penetrante. Sicuramente, dimostrerà irrequietezza, prolungati miagolii con tono acuto, e un inusuale comportamento languido, rotolandosi per terra ed esponendo i genitali.
    Se non subentra una gravidanza, dopo 2 o 3 settimane inizierà un successivo ciclo di calore.
    Se invece rimane gravida, dovrete preventivare l'aumento di spese relative alle visite veterinarie, al cibo necessario durante l'allattamento e a quello necessario per lo svezzamento dei cuccioli.
    La gravidanza dura circa 9 settimane, e lo svezzamento si completa dopo i 2 mesi di vita.
    Se non potete o volete tenerli con voi, dovrete anche considerare il tempo necessario per trovare una buona sistemazione ai cuccioli.

    L'abbandono, o peggio... la soppressione, NON sono nemmeno da prendere in considerazione.

    Nelle gatte vergini non sterilizzate, si verifica col tempo un'alta incidenza di cisti ovariche e malattie uterine. Fra queste ultime particolarmente pericolosa è la piometra (una particolare degenerazione fisiologica, nella quale si ha un graduale ispessimento dell'utero che produce un'infiammazione cronica.
    Col tempo compaiono secrezioni di materiale suppurativo dalla vulva, lentezza, gonfiori addominali e generale debilitazione organica).
    Le gatte sterilizzate non vanno ovviamente incontro a questo tipo di problemi.

    La gatta può tornare in estro a breve distanza dal parto: se dopo una gravidanza indesiderata decidete di farla sterilizzare, cercate di programmare l'intervento non appena sarà possibile.
    Consultate il veterinario, soprattutto in relazione agli attuali cuccioli: mamma gatta non sarà in grado di occuparsene, nei giorni successivi.


    Badate che il livello di testosterone e -limitatamente ai maschi adulti- la presenza di liquido spermatico, impiegano un certo lasso di tempo per abbassarsi completamente: un maschio castrato da poco è in grado di fecondare una femmina ancora per 3- 4 settimane, prima di diventare completamente sterile.
    http://www.ilmiogatto.net
     
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    un'incipit, se qualcuno era indeciso sulla sterilizzazione..

    In sei anni una gatta dà origine a 73mila mici

    I calcoli-choc sono del ministero della Salute, e secondo gli animalisti sono sottostimati. Un cane femmina invece con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati.
    Una gatta e i suoi piccoli possono dare origine a 73.000 altri gatti in circa sei anni, mentre una femmina di cane con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati in sei anni.

    I calcoli sono del ministero della Salute. E sono sottostimati, secondo gli animalisti. "Non rappresentano la realta’ vera", dice Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani". Una realtà - quella italiana - in cui il fenomeno del randagismo e’ ancora lontano dall’essere debellato. Eppure i soldi ci sarebbero ma, secondo i calcoli degli Animalisti italiani, contro gli abbandoni di cani e gatti viene speso solo il 30% dei fondi disponibili.

    E pensare che "la Finanziaria- sottolinea Ferri- destina ogni anno dei fondi, poi ridistribuiti alle regioni, per combattere il randagismo". Cosi’ nel 2007: i soldi messi a disposizione sono 4.986.000 di euro, mentre la legge punta tutto sulla prevenzione: "Attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione". Inoltre, si legge nella Finanziaria: "I comuni provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani".

    La cifra scende di poco nel 2008 a 4.934.000 di euro ma risale nel 2009 a 5.015.000. Due cose, pero’, lasciano perplessi. La prima, rileva il direttore degli Animalisti italiani, e’ che "si sia usato soltanto il 30% del totale dei fondi fino al 2003. E il trend sembra continuare in quella direzione". La seconda e’ che "non siamo in grado di affrontare il problema tecnicamente", dal momento che "per la sterilizzazione non c’e’ una base da cui partire, i dati sfuggono e dovrebbero essere molto piu’ alti".

    Secondo Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani, "la sterilizzazione di cani e gatti e’ l’unica strada, l’unica soluzione per prevenire il problema". E a chi dice che questi animali debbano avere almeno una cucciolata, Ferri controbatte: "E’ una fesseria, un classico luogo comune. E’ una visione molto antropomorfica. La sterilizzazione e’ un segno di civilta’". Sui problemi di comportamento, il direttore degli Animalisti, rileva che "non cambia", e che poi neanche "ingrassano". E anzi "prevengono alcune malattie". In Usa, riferisce, per esempio "se non sono sterilizzati gli animali non possono essere dati in adozione".

    Un discorso a parte lo meritano i canili e le strutture di accoglienza. Infatti, osserva Ferri, "come associazione contestiamo i canili per come sono. Devono essere strutture snelle, in rapporto con l’uomo, dei parchi canili". Inoltre, ricorda che "il canile non e’ una galera, devono essere soltanto un momento di transito". Ma il cattivo esempio arriva anche dalle istituzioni. Il canile di Roma, riferisce Ferri, "fa stare tre cani in sette metri quadrati, mentre la legge prevede otto metri quadrati per singolo animale". Quello che serve e’ "un salto culturale nel nostro Paese, perche’ il randagismo e’ anche ignoranza. Si deve poi formare e informare, anche sulle norme".
    Il problema, infatti, "diventa anche sociale".
     
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    Io devo portare la mia a sterilizzare, perché ha fatto i cuccioli e ho una paura mi vada di nuovo in calore. ovviamente aspetterò che finisca lo svezzamento...Quanto costa più o meno sterilizzare una micia? Tanto per curiosità...Perché ne ho 3. Uno dei cuccioli secondo me è femmina...

    Comunque per fortuna hanno dato la possibilità di sterilizzarle...
    Quando mia nonna era giovane e vivevano praticamente in mezzo alla campagna, se nascevano troppi gatti la mia bisnonna (sua mamma) li annegava...Non ci voglio nemmeno pensare. Ma forse certe cose non si sapevano...stiamo parlando dei primi del 900. Non avevano soldi nemmeno per curarsi loro, figuriamoci i gatti.
    Mia nonna tenderebbe a vederla ancora così, ma glieli do io i soldi della sterilizzazione, per carità di Dio....
     
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    Oggi ho portato Trilly a Sterilizzare.
    L'ho portata alle quattro e alle 8 sono andata a riprenderla. Era ancora un po' intontita. Era sveglia ma non rispondeva bene ai riflessi. Il veterinario mi ha detto che è normale e che tra poco dovrebbe tornare tutto apposto. Io comunque per la notte la tengo chiusa nel fienile. è caldo e pulito, in più ha la sua cesta. Ora, lei non abita con me, così ho chiesto a mia nonna di andare a darle un occhio prima di andare a letto. Il veterinario mi ha detto di lasciarla tranquilla e di metterle solo dell'acqua dentro la gabbietta. Tra dieci giorni andiamo a toglierle i punti. Le ha messo solo una garzetta apposta perché non si lecchi la ferita. Io spero solo non se la tolga, perché lei è sul ribelle. Ho fatto una fatica per tenerla chiusa prima dell'operazione! Mi ha detto che il collare elisabettiano non serve.
    Spero bene!
     
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