Eutanasia

sì o no?

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  1. michela.86
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    Partecipo con interesse alla discussione perchè è un argomento che si è insinuato spesso nei miei pensieri, di questi ultimi tempi.
    Domani la mia Pegghy subirà il 2° intervento (il 1° un mese fa) per asportare le 6 mammelle che le sono rimaste, ed il carcinoma che c'è in una di esse.
    Ci ho pensato eccome, all'eventuale momento in cui potrò dover prendere una decisione simile... è mi fa davvero male, anche solo pensarlo, figurarsi a parlarne.
    Ci pensavo in un momento di sconforto, ero seduta sul mio letto e piangevo, Pegghy è arrivata e si è messa ad asciugarmi le lacrime con la sua caldissima lingua chilometrica, come per dirmi "ehi mamy ke piangi a fare? dai, ci sono io qui con te!"
    Sono d'accordo con le affermazioni che avete fatto, è davvero straziante dover vedere soffrire un cucciolo... ma io non so se mai potrò trovare la forza di fare un gesto simile.
    Forse se e quando arriverà questo momento lo capirò.
    Ma per ora al solo pensiero mi si contorce lo stomaco. Non so se riuscirei a convivere con la consapevolezza di aver ucciso colei che ha dedicato ad amare me ogni singolo giorno della sua vita... non lo so, e sinceramente spero sempre di non dover mai prendere questa decisione.
    CITAZIONE
    Quando entra in crisi seria il cane, il gatto, il coniglietto nano o il criceto "se deve soffrire, meglio la punturina".
    Solo a sfiorare l'argomento "tumore" o "chemioterapia" per un cane o un gatto, un'elevatissima percentuale di proprietari invoca già l'eutanasia. E spesso, non si convincono neanche mettendoli a conoscenza che i chemioterapici, come d'altronde il cortisone, sono molto meglio tollerati, dal cane e dal gatto, rispetto all'uomo.
    Il linfoma, uno dei tumori più frequenti del gatto, può essere ben curato con un'iniezione ogni tre settimane e qualche pastiglia a casa, senza effetti collaterali drammatici e con qualche controllo del sangue, a costi assolutamente accettabili. Certo, il gatto non guarisce, ma gli si può dare fino ad un anno e mezzo di ottima vita. "Solo un anno? No, no, dottore. Se deve soffrire, per avere un anno di vita, meglio la puntura". Già, un anno di vita. Forse poco per noi, ma per lui? Noi siamo abituati a parametrare il tempo secondo i nostri ritmi, ma l'anno di un gatto, per la sua percezione del tempo, equivale a sette dei nostri. Vorrei conoscere qualcuno che, colpito da un tumore, rifiutasse una cura che gli permette una vita pressoché normale per almeno sette anni.

    Quanti pensieri mi evocano queste parole, una cosa è certa davvero: si deve avere tanto coraggio, sia x portare avanti una situazione terminale, restituendo alla bestiola sofferente un po' dell'amore che ci ha donato, sia x mettere fine alla sua sofferenza.
    La prima volta che è stata operata, la mia cucciola ha pianto in braccio a me sino ad addormentarsi: ora io mi sono chiesta, ce la farei a lasciarla andare per sempre così? Tra i lamenti? Non lo so, non credo, questa è stata la mia risposta.
    Poi mi sono anche chiesta: ma cosa sarebbe meglio x lei? Ecco, non so voi, ma io a questa domanda non ho ancora trovato una risposta.
     
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29 replies since 20/9/2007, 19:56   972 views
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