Eutanasia

sì o no?

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  1. scrazy
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    questo invece il parere di u altro veterinario...

    Eutanasia per gli animali? No, hanno diritto di vivere

    "Se deve soffrire preferisco una punturina".
    Quante volte me lo sono sentito dire. La "punturina" immagino abbiate già capito cos'è.
    Tecnicamente si chiama eutanasia o soppressione.
    Sia chiaro, considero l'eutanasia un supremo atto d'amore nei confronti di chi, senza poterlo capire e senza potere esprimere appieno i propri sentimenti, ha davanti soltanto una sofferenza incontenibile, senza alcuna speranza di guarigione o remissione della malattia.
    Personalmente sono peraltro favorevole, anche in campo umano, alla libertà di scegliersi il proprio destino.
    Rispetto chi è contrario a staccare la spina, ma questo mi va bene se si tratta della sua.
    Per quanto riguarda la mia voglio decidere io.

    I nostri animali non possono decidere, esattamente come chi versa in uno stato di coma o di incoscienza. Siamo noi a dovere decidere per loro e troppo spesso mi accorgo che il dolore viene parametrato in modo diverso se applicato all'uomo o all'animale. Un familiare o un amico che viene colpito dal cancro, viene capito e sostenuto durante le terapie che si mettono in atto per farlo guarire o permettergli di allungare le proprie aspettative di vita.
    La sofferenza, i disagi, la grave depressione che consegue ad una malattia sempre impegnativa e purtroppo talvolta fatale, sono perfettamente compresi, a maggior ragione se si tratta di malattie che magari implicano fasi terapeutiche dolorose, ma con ottime possibilità di guarigione. Conosco una donna di 36 anni che, a causa di una rara malattia, ha già subito 18 interventi chirurgici e tuttavia ha un marito e dei figli che la amano e tanti parenti e amici che la sostengono. E quando la vedo sorride sempre.

    Quando entra in crisi seria il cane, il gatto, il coniglietto nano o il criceto "se deve soffrire, meglio la punturina".
    Solo a sfiorare l'argomento "tumore" o "chemioterapia" per un cane o un gatto, un'elevatissima percentuale di proprietari invoca già l'eutanasia. E spesso, non si convincono neanche mettendoli a conoscenza che i chemioterapici, come d'altronde il cortisone, sono molto meglio tollerati, dal cane e dal gatto, rispetto all'uomo.
    Il linfoma, uno dei tumori più frequenti del gatto, può essere ben curato con un'iniezione ogni tre settimane e qualche pastiglia a casa, senza effetti collaterali drammatici e con qualche controllo del sangue, a costi assolutamente accettabili. Certo, il gatto non guarisce, ma gli si può dare fino ad un anno e mezzo di ottima vita. "Solo un anno? No, no, dottore. Se deve soffrire, per avere un anno di vita, meglio la puntura". Già, un anno di vita. Forse poco per noi, ma per lui? Noi siamo abituati a parametrare il tempo secondo i nostri ritmi, ma l'anno di un gatto, per la sua percezione del tempo, equivale a sette dei nostri. Vorrei conoscere qualcuno che, colpito da un tumore, rifiutasse una cura che gli permette una vita pressoché normale per almeno sette anni.

    Oscar Grazioli

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  2. dieghita5
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    io sono per l'utanasia in caso di sofferenze atroci, un essere vivente nn puo soffrire inutilmente, se nn c'è piu nulla da fare è meglio ke nn soffra piu...anke se è triste...
     
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  3. michela.86
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    Partecipo con interesse alla discussione perchè è un argomento che si è insinuato spesso nei miei pensieri, di questi ultimi tempi.
    Domani la mia Pegghy subirà il 2° intervento (il 1° un mese fa) per asportare le 6 mammelle che le sono rimaste, ed il carcinoma che c'è in una di esse.
    Ci ho pensato eccome, all'eventuale momento in cui potrò dover prendere una decisione simile... è mi fa davvero male, anche solo pensarlo, figurarsi a parlarne.
    Ci pensavo in un momento di sconforto, ero seduta sul mio letto e piangevo, Pegghy è arrivata e si è messa ad asciugarmi le lacrime con la sua caldissima lingua chilometrica, come per dirmi "ehi mamy ke piangi a fare? dai, ci sono io qui con te!"
    Sono d'accordo con le affermazioni che avete fatto, è davvero straziante dover vedere soffrire un cucciolo... ma io non so se mai potrò trovare la forza di fare un gesto simile.
    Forse se e quando arriverà questo momento lo capirò.
    Ma per ora al solo pensiero mi si contorce lo stomaco. Non so se riuscirei a convivere con la consapevolezza di aver ucciso colei che ha dedicato ad amare me ogni singolo giorno della sua vita... non lo so, e sinceramente spero sempre di non dover mai prendere questa decisione.
    CITAZIONE
    Quando entra in crisi seria il cane, il gatto, il coniglietto nano o il criceto "se deve soffrire, meglio la punturina".
    Solo a sfiorare l'argomento "tumore" o "chemioterapia" per un cane o un gatto, un'elevatissima percentuale di proprietari invoca già l'eutanasia. E spesso, non si convincono neanche mettendoli a conoscenza che i chemioterapici, come d'altronde il cortisone, sono molto meglio tollerati, dal cane e dal gatto, rispetto all'uomo.
    Il linfoma, uno dei tumori più frequenti del gatto, può essere ben curato con un'iniezione ogni tre settimane e qualche pastiglia a casa, senza effetti collaterali drammatici e con qualche controllo del sangue, a costi assolutamente accettabili. Certo, il gatto non guarisce, ma gli si può dare fino ad un anno e mezzo di ottima vita. "Solo un anno? No, no, dottore. Se deve soffrire, per avere un anno di vita, meglio la puntura". Già, un anno di vita. Forse poco per noi, ma per lui? Noi siamo abituati a parametrare il tempo secondo i nostri ritmi, ma l'anno di un gatto, per la sua percezione del tempo, equivale a sette dei nostri. Vorrei conoscere qualcuno che, colpito da un tumore, rifiutasse una cura che gli permette una vita pressoché normale per almeno sette anni.

    Quanti pensieri mi evocano queste parole, una cosa è certa davvero: si deve avere tanto coraggio, sia x portare avanti una situazione terminale, restituendo alla bestiola sofferente un po' dell'amore che ci ha donato, sia x mettere fine alla sua sofferenza.
    La prima volta che è stata operata, la mia cucciola ha pianto in braccio a me sino ad addormentarsi: ora io mi sono chiesta, ce la farei a lasciarla andare per sempre così? Tra i lamenti? Non lo so, non credo, questa è stata la mia risposta.
    Poi mi sono anche chiesta: ma cosa sarebbe meglio x lei? Ecco, non so voi, ma io a questa domanda non ho ancora trovato una risposta.
     
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    è fondamentale sforzarsi di capire se il tempo in più che diamo al nostro cane è regalato o rubato; la differenza è abissale.
    vedere Bea che è un terremoto impossibilitata a muoversi,
    vedere max, che è così educato e pulito che non riesce a tenere i suoi bisogni...
    se un intervento regalasse anche solo 15 giorni di vita SERENA, non ci penserei un attimo,
    ma se servisse solo a vederlo disteso nella cuccia, costretto all'immobilità, esausto della vita, beh, no grazie!

    io l'ho visto nel mio quartiere un cane che soffriva.
    un boxer.
    aveva una massa sulla spina dorsale e per analizzarla l'hanno rimossa, ma rimuovendola hanno danneggiato irreparabilmente il midollo spinale.
    paralizzata dal costato in giù.
    3 maledettissimi anni i suoi padroni l'hanno tenuta in vita, ma a che prezzo?
    ogni giorno la portavano più volte in giardino, in braccio, l'adagiavano sull'erba che facesse i suoi bisogni e la riportavano nella cuccia denro casa.
    lei aveva il terrore di stare in giardino, passava un'auto o anche solo un gatto randagio e si sporcava tutta tremando e guaendo.

    beh, secondo me questo non è amore, è egoismo.
    i padroni per 3 anni non hanno avuto vita perchè stavano costantemente appresso a lei, lei era come se fosse in coma ma lucida e terrorizzata...
     
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  5. michela.86
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    CITAZIONE
    è fondamentale sforzarsi di capire se il tempo in più che diamo al nostro cane è regalato o rubato; la differenza è abissale.

    Già hai pienamente ragione, ma caspita quanto è difficile.
    Io per ora non mi sono posta il problema, si è vero, la mia topina ha il cancro, ma salta, morde, scodinzola, gioca a pallina e mi strappa tutti i fazzoletti di carta che trova in giro x casa, nonstante i 2 tumori e quasi 12 primavere da portarsi sulla groppa. :D
    Però comunque ci ho riflettuto perchè, se anche questo dovesse essere un tumore maligno... e se fossero già partite metastasi... tra qualche tempo dovrò rifletterci seriamente, e forse saprò darmi una risposta.
    Ci vuole tanto coraggio, x superare una situazione come quella che hai descritto... tanto, davvero.
    E come dici tu, se solo i padroni avessero messo da parte un po del loro egoismo... le avrebbero evitato tanta sofferenza... :(
     
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    mich, bisogna farsi forza, impegnarsi a pensare al presente e goderne.
    è proprio perchè li amiamo che ci preoccupiamo di questa eventualità.
    la tua tatina starà bene, perchè anche se sarà un mese o 9 anni,qualsiasi cosa accada avrà te vicina che saprai prendere la decisione più giusta.


     
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  7. dieghita5
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    le vostre parole mi rattristano molto...secondo me anke solamente scegliere è 1 dolore troppo grande. mich spero per te che la tua cagnolina guarisca e che il tumore nn sia maligno. aggiornaci.
     
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  8. scrazy
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    Personalmente credo che, per quanto si debba in alcuni casi arrivare a fare una scelta, non saremmo mai convinti del tutto di fare realmente quella più giusta .
    Ci domanderemo sempre " ma chissà se.."

    Oggi mi domando ancora se ho fatto la cosa più giusta per Pasticca, tentando di salvarlo..o se così facendo gli ho solo allungato le sofferenze di un giorno...
     
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  9. dieghita5
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    CITAZIONE (scrazy @ 21/1/2008, 14:57)
    Personalmente credo che, per quanto si debba in alcuni casi arrivare a fare una scelta, non saremmo mai convinti del tutto di fare realmente quella più giusta .
    Ci domanderemo sempre " ma chissà se.."

    sono d'accordo
     
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  10. TheSimpson
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    non esiste una risposta, e si può stare a parlarne per anni interi. Ognuno di noi reagisce in maniera diversa al dolore, e quello che possiamo fare è capire che il nostro cane non siamo noi. Il nostro cane ha una sua personale soglia di dolore, una sua personale capacità di riprendersi. Il secondo link postato del vet dice che cani e gatti reagiscono meglio a chemioterapie, quindi vale la pena provare e "condanna" chi non tenta nemmeno. A parte che questo semplicismo mi fa anche un po' innervosire, perchè, parlando terra-terra, c'è anche un discorso di costi. Andare avanti a centinaia di € al mese per curare il proprio cane, per dargli magari 6 mesi di vita, non è possibile per tutti. C'è chi si leva il pane dalla bocca per davvero per il proprio cane, ma spendere soldi, tanti soldi, per allungare un po' la vita del cane non è una cosa da prendere alla leggera, o è da condannare chi, semplicemente, non ce la fa a far seguire le costosissime terapie dei cani. Per tornare al discorso "effetti collaterali minimi", ci sono cani che come gli dai un antibiotico che si usa largamente vomitano dalla mattina alla sera (come il mio cane). Quindi a che serve generalizzare? Il mio cane sotto cortisone aveva le visioni e perdeva pipì tutta la notte. Con alcuni antibiotici vomita e dimagrisce e si demoralizza. Io non so se sarebbe giusto sottoporre il mio cane alla chemioterapia. Certo, proverei, ma se lo vedessi vomitare, oltre a stare male per l'operazione, o il tumore o quello che è, mi sentirei in colpa e avrei aggravato il suo malessere.
    Riguardo il primo link (chi era l'autore, è possibile saperlo), si va da un estremo ad un altro. Il tuo cane è incontinente? Sopprimilo. E che è???????????? Che cavolo! Il mio cane ha vomitato quasi ininterrottamente per 2 anni, non mangiava, oppure mangiava e vomitava.... certo che abbiamo pensato all'eutanasia, ma se fossimo stati in Italia all'epoca non ci avremmo di certo pensato, visto che bastava cambiare alimentazione! Chiunque legge invece, così, che se il cane non mangia lo devi sopprimere. Ci sono decine di motivi per cui un cane può non mangiare, magari ha il tartaro sui denti e quindi una gengivite, curabilissima, e che fai? Lo sopprimi? Bha.
     
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  11. michela.86
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    CITAZIONE
    non esiste una risposta, e si può stare a parlarne per anni interi.

    concordo pienamente: dipende, da caso a caso, da cucciolo a cucciolo, da padrone a padrone.
    Visto che si parlava di chemioterapia... x darvi 1 idea di che cosa sia, posso descrivervela un po, dato che la mia pegghy l'ha fatta.
    Dovevo darle delle pastiglie, mattino e sera, nulla di più.
    Questo x 15 giorni. Gli effetti collaterali sono stati inappetenza e reflusso gastrico.
    Sul foglietto illustrativo venivano indicati anche vomito e dissenteria, per fortuna questo non è stato il suo caso, dipende appunto da cane a cane, come x noi, è la stessa cosa, c'è chi tollera bene un medicinale, e chi non lo tollera affatto.
    Però non vi so dire se questo sia l'unico metodo x fare chemioterapia, penso comunque che ci siano metodi + forti.
    un baciotto
     
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  12. TheSimpson
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    penso che la chemio vari da tumore a tumore, la tua pegghy è stata curata in tempo e bene, e quindi una curetta di 15 gg è sufficiente. Però appunto, il reflusso gastrico in un cane con lo stomaco delicato, per 15 gg, può portarlo a deperimento, dimagrimento e difficoltà anche a curarlo. Infatti se bisogna dargli la pasticca via bocca ma il cane vomita.... la pasticca viene vomitata.
     
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    A me è capitato purtroppo. Mio nonno ha dovuto far fare la puntura al suo cane. Ormai il poveretto aveva quasi 17 anni, era ceco, sordo, zoppo, e il suo fegato era in pappa. Era diventato gonfio e faceva fatica a respirare. Un giorno lo abbiamo portato dal veterinario perché aveva iniziato a rantolare e il dottore ci ha detto che stava soffrendo terribilmente. E io non vedo perché avrebbe dovuto continuare a vivere così. Sembrava che ci implorasse di morire quando ci guardava.
    Concludendo io sono per l'eutanasia solo in questo caso estremi. Se invece lo si fa per pigrizia o perché non si vuole tirare fuori soldi x salvare la vita all'animale allora non approvo.
     
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  14. QueenOfDarkAngels
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    Questo argomento mi sta molto a cuore perché ho vissuto delle esperienze dirette.
    Personalmente io tratto l'autanasia allo stesso modo, sia che sia riferita all'essere umano, sia che sia riferita agli animali.
    Io generalmente sono favorevole, ma ovviamente bisogna valutare caso per caso.

    Qui riporto tre esempi, le mie esperieze dirette:
    1) Il mio primo cane, Chicca, che ci ha lasciato ormai 20 anni fa alla veneranda età di 15 anni, aveva il cimurro. L'abbiamo sostenuta e curata fino all'ultimo e solo quando ha smesso di mangiare e di bere e non si alzava più dalla sua brandina, abbiamo capito che era il momento di porre fine alle sue sofferenze e così la abbiamo fatto le cosiddetta "punturina". E' stata una decisione sofferta, ma credo che in quel momento fosse la soluzione migliore per lei che stava veramente male.

    2) Il mio primo gatto, Bizet, ci ha lasciato che aveva 13 anni ed era affetto da AIDS felina. Nell'ultimo periodo era peggiorato tantissimo tant'è che non mangiava, perdeva muco e pelo a chiazze. Si vedeva che stava male, aveva un'aria sofferente e triste. Non ci sono cure per questa malattia e su consiglio del veterinario abbiamo pensato di porre fine alle sue sofferenze e anche in questo caso credo di aver fatto la sceta giusta.

    3) Argo, alcuni di voi lo ricorderanno, ci ha lasicati nel 2011 all'età di 11 anni. Aveva il morbo di Cushing causato da un cancro all'ipofisi. Eravamo a conscenza del fatto che vari cani hanno convissuto con questo morbo anche per 10 anni perché è possibile tenerlo sotto controllo con le giuste cure. Così abbiamo fatto con Argo, abbiamo fatto tutto il necessario e all'ultima radiografia sembrava stesse meglio, quindi eravamo fiduciosi del fatto che potesse restare con noi ancora per molto tempo. Purtroppo, invece, la malattia lo ha inaspettatamente portato via nel cuore della notte, mentre l'avevo tra le braccia (faccio fatica a scrivere in queso momento... )

    Ecco, questi tre esempi per ribadire che va valutato caso per caso per capire se è possibile convivere con una malattia o se è proprio arrivata la fine e se l'ultimo gesto d'amore nei confronti dei nostri compagni di vita non sia davvero questa "punturina".
     
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  15. fabio antichi
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    Ho dovuto farlo, uso la parola dovuto perche non credo sia stata una forma di egoismo ma anzi un atto estremo di amore.
    Ci soffro ancora ma meglio un po di sofferenza io che vedere la mia povera Olivia in quelle condizioni, che l'avrebbero solo costretta in un atroce dolore per qualche giorno in più
     
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29 replies since 20/9/2007, 19:56   968 views
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