Votes taken by madìs »

  1. .
    Io ti dico la mia, ho sempre avuto gatti randagi in entrata in casa, sia maschi che femmine. I primi tempi, i primi mesi ti posso dire che continuerà ad essere così: Evo e Milo non considereranno molto Bianchino. Può essere che col tempo, progressivamente si tollerino meglio. Come giustamente fa presente Demon, già il fatto che possa rimanere in zona significa che è tollerato e vuol dire già molto che non si azzufino tra di loro.

    Prova a scambiare i cuscini su cui magari Evo e Milo dormono, con quelli di Bianchino. Mischia il loro odore: quando l'ho fatto io con l'arrivo di un nuovo maschio per farlo tollerare dai miei, ha funzionato. Sfamali nella stessa stanza ma mantenendo le distanze. Con l'inverno, probabilmente verranno in casa tutti e tre.
  2. .
    Mi permetto di apportare il mio contributo con un brevissimo intervento.
    La vivisezione non serve: parola di vivisettori. Per il resto, io non commento altro, perchè il concetto "la salute umana prima di tutto" può starmi bene. Ma non a discapito di creature che con l'uomo, hanno in comune UN EMERITO CAZZO. Posto che..

    CITAZIONE
    Il massimo dell'ipocrisia si raggiunge però quando vengono presentati i dati preliminari di sicurezza. "Sia i ratti che i topi mostrano un lieve aumento dell'incidenza di tumori epatici dose-dipendenti dopo 2 anni di trattamento con oxcarbamazepina ? D'altro canto, l'aumento dei tumori epatici visti con oxcarbamazepina sembrerebbe essere speciespecifico nel roditore e non collegato all'uomo. Inoltre, il metabolismo dell'oxcarbamazepina è molto diverso negli animali da esperimento rispetto all'uomo, in quanto la riduzione al metabolita MHD rappresenta solo una minore via di metabolizzazione".

    Prima osservazione. Cosa vuol dire "sembrerebbe essere specie-specifico"? Perché l'uso del condizionale? Dopo una sperimentazione che poggia su basi scientifiche si può dire "è specie-specifico" oppure "non è specie-specifico". Se però uso il condizionale vuole dire che dalla sperimentazione non ho ricavato dati attendibili. Se poi ipotizzo un diverso comportamento tra gli animali e gli esseri umani, vuole dire che dopo gli animali ho sperimentato anche sugli esseri umani e mi sono accorto che questi reagiscono in maniera differente. Ma allora torniamo alla domanda iniziale: "perché sperimento sugli animali se poi devo ripetere le stesse ricerche sugli esseri umani per essere sicuro dei risultati"? Infine l'ultima affermazione è veramente scandalosa. Quando negli animali non si verificano effetti collaterali, i vivisettori affermano che si può stare sicuri. Quando i farmaci nelle ricerche sugli animali manifestano effetti collaterali seri, i vivisettori dicono che non bisogna preoccuparsi perché il metabolismo degli animali è differente rispetto a quello degli esseri umani. Ma allora cosa serve la vivisezione, se in ogni caso, anche quando si sono dimostrate rischiose negli animali, le sostanze in fase sperimentale vengono comunque somministrate anche agli esseri umani?

    E ho scritto tutto.
2 replies since 13/11/2005
.