Piccola Enciclopedia

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  1. Anaïd
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    Gravidanze indesiderate, ora c'è un rimedio

    ...ed è un rimedio senza effetti collaterali. A condizione che venga gestito dal medico veterinario e se ne rispettino i protocolli di utilizzo. Ne parliamo con alcuni esperti in materia ginecologica e riproduttiva. Il dottor Giovanni Majolino, presidente della SIRVAC (Società Italiana di riproduzione veterinaria per animali da compagnia), e le dottoresse Raffaella Tomba e Anna Rondolotti.

    Fino a oggi non ci si poteva far niente_o quasi. La cagnolina amatissima scappava durante il calore o veniva raggiunta dal maschietto dei vicini e accadeva "il fattaccio". La cucciolata arrivava puntualmente con tutti i problemi del caso: cuccioli da collocare, preoccupazioni circa la loro sorte, abbandoni e via dicendo. Insomma, un pasticcio! Tutto questo perchè l'interruzione dell'eventuale gravidanza presentava non pochi problemi dal punto di vista fisiologico. I farmaci, in questi casi, potevano dar luogo a effetti collaterali anche abbastanza gravi e la sicurezza abortiva si scontrava con le preoccupazioni per la salute della futura mamma.
    Oggi la moderna scienza veterinaria ha fatto passi da gigante anche in questo delicato settore. E' sul mercato un farmaco con attività anti-progesterone che si utilizza per il trattamento della gravidanza indesiderata nelle cagne. Come funziona? Cerchiamo di saperne di più_

    I TRAGUARDI DELLA SCIENZA

    "Nelle femmine delle varie specie animali - spiega il dottor Giovanni Majolino, medico veterinario e presidente della SIRVAC (Società Italiana di riproduzione veterinaria per animali da compagnia) - il progesterone è l'ormone che mantiene la gravidanza. Tale ormone, nella cagna, riveste un ruolo ancora più importante." Ed è proprio da queste considerazioni che si è arrivati all'utilizzo dell'aglepristone, una molecola con un'azione anti-progesterone che trova il suo impiego naturale nel trattamento delle gravidanze indesiderate nei cani e, grazie al suo meccanismo d'azione, può essere utilizzato senza problemi di effetti collaterali.
    Spiega la dottoressa Anna Rondolotti di Virbac: "L'aglepristone può essere utilizzato subito dopo l'accoppiamento "indesiderato" prima che ci possa essere qualsiasi modificazione indotta dalla gravidanza. Nel caso di impiego precoce la gravidanza sarà interrotta senza segni esterni in quanto si verificherà un riassorbimento del "prodotto del concepimento". Il principio attivo di questo nuovo farmaco, però, può rivelarsi ideale anche in un secondo tempo. Continua Anna Rondolotti: "Il farmaco, infatti, si può utilizzare in ogni momento della gestazione fino al quarantacinquesimo giorno sempre senza dar luogo a effetti collaterali o problemi per la salute dell'animale."

    UN FARMACO SOLO A USO VETERINARIO
    "E' importante - spiega la dottoressa Raffaella Tomba, medico veterinario che si occupa dei problemi legati alla riproduzione - che sia il veterinario a occuparsi della somministrazione del farmaco. La posologia prescrive due iniezioni sottocutanee da effettuare a 24 ore di distanza l'una dall'altra. E' basilare pesare l'animale per stabilire esattamente il dosaggio da usare. La zona in cui è effettuata l'iniezione deve essere massaggiata per evitare la formazione di noduli sottocutanei. Anche in questo caso, però, il problema è minimo: i noduli, infatti, si riassorbono nel giro di qualche giorno (massimo ventotto). Dopo la seconda iniezione si pianificherà una terza visita di controllo per confermare l'efficacia della cura."
    E' facile capire, a questo punto, come l'uso del farmaco sia d'sclusiva competenza veterinaria.
    Aggiunge la dottoressa Rondolotti: "Anche se ha un ottimo profilo di tollerabilità, l'aglepristone deve essere usato solo ed esclusivamente dal veterinario. Il suo uso, infatti, è subordinato a un attento dosaggio del prodotto e a una seconda somministrazione obbligatoria a 24 ore dalla prima, pena l'inefficacia del trattamento."
    Insomma, un accoppiamento indesiderato e una gravidanza non programmata non deve più far paura. Anche nel caso della nostra amata cagnolina. Ma, attenzione. In questi casi il consiglio e l'intervento del veterinario curante è fondamentale e ogni rimedio casalingo è da considerarsi davvero inopportuno

    FONTE

    Edited by ~Anaìd~ - 18/1/2009, 19:18
     
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