Piccola Enciclopedia

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  1. Anaïd
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    I Tumori

    Così come accade in campo umano, anche per i nostri amici animali, negli ultimi decenni si è avuto un netto aumento delle malattie tumorali.
    Le cause scatenanti allo sviluppo di questo terribile male sono verosimilmente le stesse sia per noi che per i nostri fedeli amici. Infatti vivendo insieme nello stesso ambiente essi si nutrono con cibi molto simili ai nostri, subiscono spesso stress di tipo ambientale e psichico come noi, inoltre anche per loro si è verificato un sensibile allungamento della vita media che, unitamente allo stile di vita, sempre più simile al nostro, li espone in eguale misura ai medesimi fattori predisponenti per l'insorgenza delle neoplasie.

    Cosa è un tumore?
    Con questo termine generico si deve intendere una "massa atipica" provocata da un'anomala replicazione delle cellule che si sviluppano più rapidamente rispetto ai tessuti normali circostanti che si può manifestare a carico di tutti gli organi ed apparati dell'organismo.

    Qual è la causa che provoca il cancro?
    I meccanismi che inducono la trasformazione di una cellula buona in tumorale non sono completamente conosciuti. Lo sviluppo di un tumore è essenzialmente dovuto a processi di mutazioni o errori che si accumulano nel DNA cellulare che inducono un'alterazione dei geni preposti al controllo della crescita e della differenzazione cellulare.
    Quando parliamo di tumori è obbligo fare una grande distinzione tra tumori benigni e tumori maligni. I primi di solito crescono in modo piuttosto lento e per lo più restano circoscritti in quella parte del corpo in cui hanno avuto origine e, per questa ragione, non proliferano metastasi e generalmente non mettono in pericolo la vita dell'animale. Quelli maligni, noti anche con il termine di cancro, tendono facilmente ad aumentare di volume con evidenti alterazioni che di solito avvengono in tempi molto brevi. Nella maggior parte dei casi sono carattererizzati da crescita localmente invasiva e distruttiva e ancor più grave è la loro capacità di diffondersi a distanza, producendo metastasi in altre parti del corpo. Questo può avvenire attraverso le vie linfatiche propagando principalmente il carcinoma e il mastocitoma o tramite la circolazione sanguigna, mediante la quale metastatizzano sarcomi e melanomi, ma i tumori non seguono sempre il comportamento previsto ed alcuni possono disseminare da entrambe le vie. Una volta che le cellule cancerose sono state veicolate, giungono nei nuovi distretti di solito distanti dalla sede primaria e cominciano a replicarsi in modo incontrollato, causando la formazione di nuove ed analoghe masse e tumefazioni. Questa è certamente la caratteristica più deleteria e pericolosa dei tumori maligni per la vita dei soggetti che si ammalano di cancro. La malattia tumorale va considerata come una malattia dalle innumerevoli sfaccettature con sintomi ed evoluzioni spesso molto diverse a seconda di ogni singolo caso.
    Esistono molte forme diverse di tumori di cui alcune di facile identificazione ed altre completamente invisibili esternamente. I cani sono soggetti a molte forme di tumori, alcune gravi ed altre praticamente innocue, specialmente se scoperte e curate per tempo. Statisticamente, però, nella specie canina i più frequenti sono i tumori mammari che colpiscono in misura direi eccessiva soprattutto le cagne non sterilizzate e si evidenziano maggiormente quando i soggetti superano gli otto-dieci anni di età. Inizialmente si presentano sottoforma di piccoli noduli nello spessore della mammella e, quando sono a carattere maligno, alla palpazione sono consistenti e difficilmente dolenti, oltre che tendono ad una crescita rapida.
    Ve ne sono poi di molti altri, come quello della prostata che, analogamente a quello umano, può dare metastasi ossee. Ma molti altri sono i tumori che possono manifestarsi a carico della cute, della milza, delle ovaie, dei testicoli, dei reni, degli intestini ed ancora i tumori dei polmoni e del fegato. Va detto, però che questi ultimi due, nella maggior parte dei casi, sono conseguenti alla presenza di tumori in altre parti del corpo. Un esempio in questo senso è rappresentato dal tumore della mammella che nella cagna facilmente dà metastasi polmonare. In merito alla predisposizione è opportuno precisare che il cane ha una discreta incidenza di predisposizione razziale nei confronti delle malattie tumorali.
    Ci sono alcune razze come boxer, schnauzer gigante, pastore tedesco, alano ed altre che sono fra le più colpite, oltre che dai tumori ossei, anche da forme leucemiche. In quest'ultima circostanza viene coinvolto il sangue ed altri gruppi di cellule in esso contenute come globuli bianchi o rossi e piastrine. In merito alla diagnosi va detto che il riconoscimento di una malattia tumorale nel cane, anche se non presenta più grandi difficoltà, non è sempre così facile perchè a volte l'evoluzione della malattia è piuttosto subdola.
    Per una corretta diagnosi bisogna affidarsi in primo luogo ad un esame specifico in cui vengono evidenziati i sintomi che fanno insospettire il veterinario, come la comparsa di noduli e rigonfiamenti a crescita rapida, concomitanti con la perdita di peso corporeo o accompagnati dalla presenza di eventuali lesioni sanguinanti. Ci si avvale poi delle moderne tecniche ed indagini complementari che, nella maggior parte dei casi, permettono il riconoscimento tempestivo delle forme tumorali: ecografie, esami citologici, esami del sangue e delle urine, biopsie ed esami istologici, oltre a radiogrammi ed altre indagini più costose, ma spesso importantissime come la TAC e la RMN, nonchè da tecniche chirurgiche come la laparatomia esplorativa.
    La prevenzione è un aspetto molto importante sia in campo medico umano che veterinario, da tempo viene attentamente valutato.
    Esistono particolari fattori di rischio che sono di tipo ambientale sui quali poter agire per cercare di ridurre l'incidenza di malattie neoplastiche.
    Un esempio può essere l'inquinamento che gioca spesso un ruolo fondamentale come dimostrano i numerosi casi di cani di città affetti da tumori delle vie respiratorie, spesso causati anche da fumo passivo dei proprietari e da altre fonti di inquinamento, come l'uso incontrollato di pesticidi e l'esposizione prolungata ai campi elettromagnetici indotti da telefoni cellulari ed elettrodomestici onnipresenti in ambiente casalingo. Dal punto di vista preventivo uno degli aspetti più importanti è garantire in primo luogo un'alimentazione sana ed equilibrata unitamente a dei regolari controlli veterinari che assicurino soprattutto nella terza età un buono stato di salute del cane.
    Per quanto riguarda la possibilità di cura delle malattie tumorali va subito detto che questo non è sempre semplice o risolutivo. L'esito positivo di un buon trattamento terapeutico, sia esso di natura chirurgica che di tipo medico, sarà tanto più efficace quanto più precoce sarà stata effettuata la diagnosi della malattia neoplastica.
    La chirurgia, ovvero l'asportazione della massa o dell'intero organo interessato, se possibile, rappresenta in molti casi il metodo elettivo che spesso consente la risoluzione addirittura completa per il trattamento della maggior parte dei tumori.
    Subito dopo l'intervento chirurgico è importante effettuare il prelievo bioptico (dei piccoli frammenti del materiale rimosso) che, opportunamente conservati in apposita soluzione, deve essere inviato al laboratorio per l'esame istologico. Questo esame permette di identificare il tipo di tumore, in modo da poter conoscere se si tratta di una forma benigna o maligna affinchè poter prevedere la possibilità o meno di recidivare, oltre ad un potenziale rischio di metastasi, oltre alla possibilità di impostare successive altre terapie mirate.
    Per combattere alcune particolari forme di tumori vengono impiegati anche speciali forme di chirurgia in cui si utilizzano sofisticati strumenti che prevedono l'applicazione di ultrasuoni o raggi infrarossi, oppure di calore sulla neoplasia mediante apparecchi a microonde qual è la termoablazione ed ancora la criochirurgia e quest'ultima consiste nel congelamento della parte colpita.
    C'è poi la chemioterapia, molto utile in determinati casi e per questo oggi sempre più accreditata anche in medicina veterinaria.
    Considerata l'elevata tossicità di questo tipo di terapia, si ricorre spesso a delle associazioni di diversi farmaci antitumorali che agiscono secondo meccanismi differenti e questo al fine di poter diminuire i dosaggi e contemporaneamente ottenere una migliore tolleranza. I vari protocolli chemioterapici devono essere sempre approntati da un medico veterinario esperto in oncologia, che valuterà nei dettagli i possibili reali benefici e quali i potenziali effetti collaterali. Un altro modo per combattere il tumore è l'utilizzo della radioterapia. E' questa una tecnica curativa ancora poco usata in ambiente veterinario italiano che risulta molto vantaggiosa per certe forme tumorali poco o per niente aggredibili con il metodo chirurgico.
    Ci sono poi alcuni casi in cui diventa necessario affrontare una malattia tumorale aggredendola su più fronti, abbinando così la chirurgia con la chemioterapia e la radioterapia.
    Concludendo dobbiamo ora affrontare anche una particolare tematica che riguarda il proprietario del cane affetto da tumore che di solito si pone un grande interrogativo: se l'animale soffre e quanto soffre. Per loro natura, devo dire che i nostri amici animali, anche in situazioni gravissime, cosa che spesso comporta il decorso di una malattia tumorale, si dimostrano essere più dignitosi degli esseri umani. E' fuor di dubbio che in questa circostanza la sofferenza fisica e psichica è una realtà inevitabile anche per loro, ma quello che è sorprendente, e che forse ci deve far meditare, è che non solo non si lamentano, ma stoicamente l'affrontano soffrendo in silenzio. L'unico modo con cui lo dimostrano è che tendono ad appartarsi e non hanno né voglia di alimentarsi, né di partecipare alle normali attività della vita familiare.
    L'obiettivo che di solito il veterinario si pone di fronte a questo tipo di male spesso invincibile è quello di prolungare in maniera dignitosa la sopravvivenza del soggetto. Ciò che invece deve essere attentamente osservato e valutato da parte del padrone dell'animale è di rendersi conto se il proprio "amico a quattro zampe" stia veramente soffrendo. A mio parere è molto importante che in determinate circostanze vada attentamente considerata quella che è la qualità della vita poichè ci sono casi in cui arriva ad essere così scadente che non merita nemmeno più di essere chiamata vita.

    MARCO SMALDONE
    da www.enci.it


    Edited by ~Anaìd~ - 18/1/2009, 19:16
     
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