il gatto e la gravidanza umana

non abbiate paura!

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    Accade spesso di sentire, quando una donna desidera intraprendere una gravidanza, che avere un gatto in casa può essere molto pericoloso. I consigli spesso vanno dalla semplice attenzione al gatto e alla sua lettiera alla più drastica soluzione di tenere l'animale altrove, almeno per il periodo della gravidanza. Sebbene sia vero che il gatto è l'animale che più di ogni altro può trasmettere all'uomo la toxoplasmosi, è pur vero che, con un po' di attenzione all'igiene, Micio può restare a vivere in casa senza creare problemi.

    Cos'è

    La toxoplasmosi è una malattia infettiva provocata da un protozoo, il toxoplasma gondii, e viene trasmessa all'uomo da determinati animali, primo fra tutti il gatto, ma anche da conigli e cani. Inoltre, il protozoo può anche essere trasmesso consumando carne cruda o ortaggi e verdure non lavate bene. Non è facile accorgersi della toxoplasmosi perché ha sintomi molto simili ad altre malattie infettive: ingrossamento dei linfonodi, febbre, mal di gola, stanchezza, dolori articolari. Per essere sicuri, si può effettuare un toxo-test, un esame dl sangue specificamente alla ricerca di eventuali anticorpi contro il toxoplasma gondii. Se sono presenti le immunoglobuline A e M, vuol dire che l'infezione è attiva (le prime compaiono infatti appena l'infezione ha avuto luogo, mentre le seconde resistono nell'organismo anche fino un anno dopo la guarigione); se ci sono solo le immunoglobuline M, invece, significa che si è guariti da poco; infine, se sono presenti le immunoglobuline G vuol dire che si è guariti completamente e si ha ora una immunità permanente.

    In gravidanza

    È in gravidanza che la toxoplasmosi si fa veramente pericolosa. Le possibilità di trasmissione al feto variano a seconda del trimestre di gravidanza, così come la sua pericolosità. Nel primo trimestre è di circa il 15%, ma le conseguenze sono sempre letali. Infatti, solitamente il passaggio del protozoo attraverso la placenta e la trasmissione dell'infezione al feto provoca l'aborto o la morte neonatale. In altri casi, invece, può provocare patologie oculari, come strabismo, atrofia del nervo ottico, infiammazione della retina; e ancora anemia, febbre, affezione neurologiche, come convulsioni o anomalie del cranio, polmonite, abbassamento delle piastrine, epatomegalia e splenomegalia. Nel secondo e terzo trimestre e durante il parto le percentuali di possibilità di trasmissione aumentano rispettivamente a 30%, 60% e 90%, ma i danni al feto sono tanto minori quanto più tardi si trasmette la malattia; tuttavia, spesso le conseguenze si presentano vari anni dopo: cecità, difficoltà nell'apprendimento, ritardo mentale. Se la toxoplasmosi si contrae alla nascita, solitamente la malattia si presenta in maniera asintomatica oppure, quando presenti, i sintomi sono quelli classici della toxoplasmosi ed il decorso è benigno.

    È chiaro, quindi, che la donna incinta deve porre un'attenzione particolare ad evitare il contagio della toxoplasmosi. Potrà prevenire la trasmissione seguendo alcune norme igieniche fondamentali:

    *se si ha un gatto in casa, evitare di occuparsi della sua lettiera oppure farlo solo utilizzando dei guanti;
    *utilizzare dei guanti anche quando si fa giardinaggio, se si è appassionate;
    *evitare di consumare insaccati (salame, bresaola, mortadella, prosciutto crudo, ecc.) e carne e verdura cruda;
    *lavare con accuratezza ortaggi e verdure prima di consumarle;
    *consumare soltanto carne e uova ben cotte e latte pastorizzato;
    *tenere sempre sotto controllo (ogni 2-3 mesi circa) le immunoglobuline nel sangue.

    È bene comunque rispettare sempre gli animali e, prima di prenderne in casa uno che sia un gatto, un cane o un coniglio, sarebbe opportuno riflettere sulla reale possibilità di curarlo e di dargli le dovute attenzioni. Abbandonare un animale non è mai una costrizione ma sempre una scelta, sbagliata e, fortunatamente da pochi giorni anche legalmente perseguibile.

    fonte
     
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  2. Deisy1
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    Informazione molto esaustiva!
     
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    si, mi ci sono imbattuta stamattina per caso...
    non so quante volte ho sentito di gente che non sapeva come fare col micio in gravidanza, quindi ho pensato di far girare questo articolo
     
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  4. Deisy1
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    Hai perfettamente ragione molta gente pensa che il micio sia pericloso quando una donna è in dolce attesa.
     
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  5. luly66
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    molto preciso e esauriente grazie
     
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  6. tarzanita
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    i miei hanno sempre avuto gatti, e mentre mia mamma era in cinta avevano 2 gatte che le erano sempre attaccate, ma io non ho mai avuto niente... :D
     
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  7. StellaRoss
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    Appena inserito questo utilissimo e dettagliato articolo alla pagina di facebook
     
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  8. Black_Light
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    CITAZIONE
    Hai perfettamente ragione molta gente pensa che il micio sia pericloso quando una donna è in dolce attesa.

    Ahimè i mio padre era tra quelle persone, quando mia sorella è stata in attesa ha dovuto dare la gattina che avevamo...
     
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  9. Narya Silmaril
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    Hai fatto benissimo, mia cognata fortunatamente è andata da una ginecologa come si deve e le ha fatto fare un test spiegandole per bene queste cose.
    E' venuto fuori che lei l'aveva diciamo già presa e via, le accortezze del caso e vive benissimo la sua gravidanza con 3 mici per casa.
     
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    Informazioni davvero molto dettagliate!
    Cercavo questa discussione perché mia mamma quando era incinta di me aveva 2 gatti. Io sono nata con un problema agli occhi (microftalmo). Non è grave.
    Il nedico le ha subito chiesto se aveva gatti in casa, perché avrebbe potuto trattarsi si toxoplasmosi. Infatti durante la gravidanza ha presentato alcuni sintomi che avete descritto.
    Ora, non so se abbia fatto anche altri esami per capire meglio, dovrei chiederle. Il mio potrebbe anche essere un problema genetico.
     
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  11. StellaRoss
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    mia madre ha preso la toxoplasmosi senza avere gatti in casa, è più facile prenderla con verdura sciacquata male che dai gatti. Basta rispettare le normali norme igieniche e usare guanti quando si pulisce la cassettina
     
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    Si ma loro nemmeno ce l'avevano la cassettina. Sono mezzi selvaggi e non si facevano nemmeno prendere...quindi non credo che sia stata divuta a causa loro...non erano nemmeno in casa. Sarà stata dovuta a qualcosa altro. Oppure il mio è solo un problema genetico.
     
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  13. StellaRoss
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    Si può essere, infatti non mi riferivo al tuo caso specifico ma parlavo in generale
     
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  14. antonellaM
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    è vero, con un pochino d'attenzione il gatto può stare in casa senza nessun problema per la mamma
     
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    Io sono in attesa del secondo figlio e come con la prima gravidanza devo fare mensilmente le analisi includendo la toxoplasmosi, in quanto sono negativa e non immune. Non tocco le feci del mio gatto (vabè, chi lo fa?) e se mi lecca le dita mi lavo subito le mani, ma lui resta comunque membro della famiglia e parte integrante della poltrona in salotto; le uniche accortezze che devo avere sono di non fare giardinaggio a mani nude, quindi non toccare terriccio e simili, e non mangiare assolutamente cibi crudi di origine animale o frutta e verdura non lavate accuratamente.

    Tutte le donne non vegetariane che hanno già avuto un figlio, sanno che non c'è regalo più gradito dopo il parto di un bel panino col salame!
     
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15 replies since 29/11/2008, 09:55   8807 views
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