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Mi è saltapicchiato in testa di pubblicare questo topic nel bel mezzo di una risposta data in mp a un componente del forum e a causa della quale mi è sorto un fastidioso dubbio… YOUNG ADULT, che cacchio faccio ora? Ma andiamo con ordine e partendo apparentemente mooolto alla larga… E non chiedetemi perché ho postato qui, vi risponderei che si tratta di una serie di pensieri e considerazioni personali ai quali mi servono commenti utili per migliorare... No anzi, pubblico da quest'altra parte, sìsì.
A volte gestendo la sezione Libri mi rendo conto di quanto sia effettivamente difficile incasellare alcuni scritti etichettandoli come più o meno leggibili da questa o quella categoria di persone. E la categoria che più mi crea problemi è quella compresa tra i 15 ed i 18 anni. La cosa più ilare ed ironica, però, è che questa categoria NON esiste, ed è proprio questo a turbare la mia tranquillità interiore, la mia serenità, il mio equilibrio, lo Yin e lo Yang, il T'ai Chi T'u dei miei pensieri! u.u
Non so che pensiate a riguardo ma la mia opinione è che ci sono età, per quanto anagraficamente simili possano essere, distanti anni luce tra loro. Gli anni dei teen, in particolare, sono una cosa spassosissima e per certi versi assurdissima (mica per nulla fior fiori di cervelloni la studiano e si smazzano alla grande con l’unico scopo di sondarne a fondo i segreti… che poi tanto segreti non sono, è “solo” una fase di crescita ed apprendimento in cui si sviluppano molte consapevolezze. Tra l’altro, chissà perché la nostra specie ci impiega così tanto a crescere, dovremmo essere estinti tanto siamo tardi e invece… argomento molto interessante ma off topic, off topic. Ah, il problema dei monologhi!). Dicevo: prendete come cavia un quindicenne standard, nella norma (pensate a voi a quell’età, pensate ai coetanei o ai vostri fratellini minori…). Prendete ora un diciottenne standard (pensate di nuovo a voi a quell’età, pensate ai coetanei o, ancora, ai vostri fratellini minori). Certo, mi rendo conto che chi ha meno di 15 anni penserà che entrambi i nostri soggetti siano incredibilmente adulti e perspicaci (tranquilli, non è così. Non sempre, per lo meno) e che chi è molto più grande riderà a crepapelle pensando a quanto siano pischelli ed immaturi (sì, in effetti è più così. Ma neanche troppo). Però provateci, confrontateli e pensate all’atteggiamento che assumono nelle diverse situazioni. Pensate agli interessi che hanno e alla capacità, o meglio, al livello di espressione dei propri sentimenti che hanno rispettivamente raggiunto. Pensate alle esperienze che hanno vissuto… Ecco lo so, qui c’è già la prima nota dolente su cui è d’obbligo soffermarsi un pochetto: il fatto che ormai anche molti bambini col moccio al naso abbiano vissuto esperienze da seconda serata e decisamente riservate ad un pubblico adulto beh, davvero non supporta la mia tesi. Tuttavia non guardo all’andazzo generale e specifico che il mio “teen nella norma” prevede che una persona delle medie debba ancora interessarsi a Barbie e Pokemon, yeah.
Insomma, ci sono molte differenze che mi portano a separare i quindicenni dai sedicenni, i sedicenni dai diciassettenni e questi ultimi dagli appena maggiorenni. Ora, trovo che i giovani in generale siano stupendamente plasmabili da una miriade di belle tentazioni allettanti, tanto inutili quanto pericolose se prese alla leggera, e sono anche della ferrea opinione che più si è giovani più è facile cedere. Capirete anche voi, a questo punto, che mi riesce difficile inserire un libro nella categoria “dai 15 in su” se questo parla di sessodrogaerock’n’roll sfrenati come se fossero la cosa più naturale del pianeta.
Che poi, okey dockey, posso anche ammettere che lo siano (almeno in parte), ma di certo NON a tutte le età e NON in tutte le quantità. Non starò a farvi la morale di quanto una persona sia auspicabile che abbia la testa sulle spalle e cose del genere, che pppalle, anche se male non farebbe ne sono certa. Il rapido riassunto del perché no è che semplicemente io non ho voglia di fare la moralista (e, conoscendo fin troppo bene i MIEI anni da teen, meglio non esporsi troppo e limitarsi ad ammettere che probabilmente non sono nemmeno la persona più indicata a farlo) e voi non avete voglia di leggere nulla di tutto ciò, fine. Mi limiterò quindi ad affermare che non ho nessuna intenzione di inserire alcuni libri nella categoria dei 15 e non per bigottismo o ipocrisia che dir si voglia: è semplicemente che bastano la tele, i film e tutto il resto propinato con tanta leggerezza dalla società a convincere i ragazzini che il sesso e la droga, la violenza e la crudeltà, la mancanza di rispetto e lo splatter siano roba normale e per qualunque età, sempre apprezzata da tutti e senza conseguenze su se stessi e/o sugli altri. Eppure sono restia a metterli solo a partire dal gruppo dei 18.
Son libri che personalmente ho letto a partire da un’età piuttosto precoce per il pubblico a cui sono rivolti, ma non sono nemmeno mai stata il tipo di ragazzina che emulava ciò che leggeva sui libri: il racconto è il racconto, la quotidianità solitamente è tutta una roba ben diversa, punto e non si discute. Non credo però che tutti i ragazzini (vuoi per l’educazione, vuoi per le pressioni dei coetanei, vuoi per ciò che ormai sembra considerato “normale”, vuoi per la maturità e l’indipendenza che hanno) facciano così e di certo non sarò io a consigliare dei libri che ritengo adatti a un pubblico un po’ più grande. Da questo presupposto partirebbe la mia decisione di suddividere ulteriormente le categorie, cercando di minimizzare la divergenza tra le età. Avevo pensato di porre, tra i “dai 15 in su” e i “dai 18 in su” la categoria “Young Adult” (termine che tanto piace ultimamente). Peccato che poi ho pensato: se tra le serie Young Adult è stato inserito anche Harry Potter… Forse forse dare questo nome alla categoria coincidente circa ai 17 anni non è proprio il caso. Ma che cacchio, secondo voi un undicenne è un giovane che si appresta a diventare adulto??? O.o La mia personale definizione è esattamente “giovane quasi adulto”, mi pare semplice e ben poco un optional dato che, a volte, nemmeno la traduzione è un opinione.
Un’altra idea sarebbe quella di inserire, sempre nei 15, la sottocategoria “dai 15 splatter in su” o una cosa simile, ma risulterebbe credo più difficile (e poco utile: splatter o no uno se ha 15 anni ha 15 anni): alcuni libri non hanno nulla di splatter ma sono un po’ spinti e non so quanto risolverebbe il problema della suddivisione. Io opterei per la scissione e la creazione di una categoria intermedia.
Dunque, ora tra le vostre risposte (saranno molte vero? Perché vi riguarda, sappiatelo! …No, non è una minaccia, solo una forte sollecitazione u.u) desidererei trovare opinioni sull’argomento ma soprattutto pareri su: 1. è utile inserire un’ulteriore categoria/suddivisione; 2. se sì, sotto quale nome preferireste trovare questi libri.
Non è necessario, ma se motivaste le risposte probabilmente riuscirei a regolarmi meglio…
Edited by Iaga - 11/1/2011, 13:14
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