Dobermann's Angels Rescue Onlus

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  1. StellaRoss
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    Innanzitutto grazie di aver accettato, vuoi dire al grande pubblico il tuo nome?
    Prego ;)

    Irene Iandiorio

    Qual'è stato il tuo primissimo approccio con questa razza?
    Il mio primo approccio di cui ho ricordo è stato all’età di 4 anni.
    C’erano due dobermann neri a guardia del giardino di una villa ed ogni volta che qualcuno passava davanti al cancello partivano infuriati contro. Ricordo mia mamma che ne era terrorizzata, io invece ogni volta che potevo andavo a vederli, ne ero affascinata e per nulla intimorita.

    E così una bella e pimpante giovinotta ha deciso di dedicare la sua vita ai dobermann in difficoltà. Cosa ti ha fatto fare il salto da mamma a volontaria?
    Né bella, né pimpante e tanto meno giovinotta ahahahah!!!

    In realtà è successo il contrario, perché ho fondato questa associazione l’anno prima di diventare mamma per la prima volta! Ed è stato lo smisurato amore verso le mie due cagne, ormai decedute lo scorso anno, ad ispirarmi….. o meglio, il loro smisurato amore.

    Ho sempre avuto una passione per gli animali e per i cani in particolar modo, fin da bambina, ero curiosa di approcciarmi a qualunque tipo di animale e cercare di instaurare un rapporto con esso. Ma quel ricordo indelebile di quei due dobermann mi ossessionava, era fortissimo e limpidissimo nella mia mente. Ho pensato che ci fossero per forza di cose delle affinità elettive che andassero sondate …. e quando finalmente sono stata nella condizione di potermi prendere questa

    responsabilità, ho preso la mia prima dobermann, Penelope, contro il parere di tutta la mia famiglia, terrorizzata all’idea. Ed è stato AMORE, infinito ed indelebile…… qualcosa di indescrivibile, un rapporto unico. Così l’esperienza con lei mi ha fatto imparare tantissime cose su questa razza, mi ha costretto a conoscere degli aspetti di questi cani che ignoravo ma che forse fin da bimba avevo inconsciamente intuito, perché ho scoperto che la mia propensione per questa razza era assolutamente giustificata da quella famosa AFFINITA’ . E così io e la mia Penny siamo divenute un binomio perfetto ed inseparabile.

    Successivamente la frequentazione dell’ambiente cinofilo e di persone amanti di questa razza, mi ha rivelato un mondo alle spalle fatto di abbandoni, maltrattamenti, e cani nei canili, malati e soli.

    Non che non sapessi dei canili….o del randagismo, ho salvato da strada un cane che è vissuto per 16 anni con i miei genitori! Ma non immaginavo che tale sorte fosse così comune anche tra i cani di razza e considerata la nomea dei dobermann, mi sono resa conto che per loro la sorte sarebbe stata anche più severa.

    Così insieme ad un gruppo di altre ragazze, tutte proprietarie di dobermann e quindi conoscitrici della razza e delle sue peculiarità, ci siamo armate di tanto coraggio e abbiamo messo in piedi questo progetto a tutela di questi animali.

    Spesso veniamo criticate perché abbiamo fatto una scelta selettiva, ma nella sostanza non è propriamente così e comunque ha un suo valore. Tutte le associazioni che operano in questo campo devono fare delle scelte, perché è assolutamente impossibile aiutarli tutti, si danno delle precedenze…. Noi abbiamo scelto di farlo con i dobermann perché sono cani che necessitano di persone che li capiscano e li conoscano, altrimenti il rischio di fare una brutta fine è decisamente più alto che per altri cani. E ad ogni modo non abbiamo mai disdegnato fino ad oggi di aiutare e prenderci carico anche di cani non “puri”!!! Attualmente ne abbiamo in carico 6. Semplicemente abbiamo pensato che la nostra conoscenza specifica potesse dare maggiori frutti in questo modo.

    Parlaci di una tua giornata tipo.

    Beh le miei giornate tipo possono essere variabili, sebbene hanno dei capisaldi fissi.

    La mattina come tutti ci si alza presto perché bisogna andare a lavoro e portare i bimbi a scuola ( nel mio caso asilo). Quando si esce dal lavoro ci si occupa di tutte le commissioni del caso che riguardano la casa, la famiglia, i figli e i propri cani. All’interno di tutto questo si inseriscono telefonate, mail, e commissioni che riguardano l’associazione. Per noi volontarie non ci sono orari ne festività o ferie, nel senso che in linea di massima siamo sempre reperibili e pronte a rispondere a richieste, informazioni, necessità varie, che arrivino da altri volontari o da privati.

    Poi ci sono le giornate che devi occuparti di consegnare un cane, di portarlo dal veterinario, di recuperarlo per portarlo in pensione o presso uno stallo che gli è stato trovato, e così via. O magari devi fare un preaffido o un postaffido presso una famiglia….

    Insomma di cose da fare ce ne sarebbero fin troppe, naturalmente non sempre si riesce a fare tutto e subito, ma con la buona volontà cerchiamo di soddisfare tutte le necessità. Inoltre essendo dislocate in tutta Italia abbiamo bisogno di lavorare molto anche tramite pc, attraverso un forum privato che abbiamo creato e attraverso il quale ci coordiniamo nell’operatività di tutti i giorni.

    Credo che come me siano in molti a chiedersi “ma come fa a fare tutto?”

    Purtroppo come anticipavo prima si riesce a fare molto ma non tutto, per forza di cose ci sono delle rinunce. Io sottraggo molto tempo alla mia famiglia, ai miei figli e ai miei cani, a cui potrei dare molto di più. Rinuncio a portare i miei figli al parco che spesso vanno con altri, o a giocare ore con loro….. Rinuncio ad uscire a fare una passeggiata con una amica. Rinuncio a quasi tutto il mio tempo libero che potrei dedicare allo svago. Ho scelto di avere altre priorità e spero che anche i miei figli crescendo capiscano il perché, sebbene cerco di non far mancare loro la mia presenza districandomi tra le varie cose da fare. Spero che in qualche modo tutto questo sia per loro un insegnamento e che possa renderli degli adulti migliori.

    Come vi arrivano le segnalazioni di cani bisognosi di aiuto?

    All’inizio della attività dell’associazione, quando ancora non eravamo “conosciute” sul territorio o su internet, eravamo noi che cercavamo gli annunci in giro e contattavamo tutti i canili d’Italia in cerca di dobermann bisognosi. Poi gradualmente, dopo aver creato una rete di contatti ovunque con altri volontari e associazioni, con canili e anche attraverso il sito, prima , e Facebook dopo, le segnalazioni ci “piovono” addosso. Mail, telefonate, messaggi e quant’altro, ogni giorno ci giungono da tutta Italia, numerose richieste di aiuto e collaborazione.

    Come gestite il soccorso e la successiva presa in carico?

    Dipende dalla situazione.

    Non avendo una struttura nostra e dovendoci appoggiare ad alcune pensioni selezionate con cui siamo convenzionate, naturalmente non possiamo prendere in carico tutti i cani che ci vengono segnalati, non abbiamo le risorse per farlo.

    Per cui in genere a seconda della circostanza in cui il cane si trova valutiamo il da farsi.

    Se è un privato che vuole cedere il proprio cane per svariati motivi, noi ci accordiamo perché rimanga in famiglia dandoci il tempo di trovare il nuovo adottante per evitargli il passaggio in box.

    Se la segnalazione è di un cane randagio o di canile, anche lì si valuta lo stato di benessere del cane. I cani malati e che richiedono cure o che si trovano in canili mal gestiti o a rischio, cerchiamo di recuperarli quanto prima, ci facciamo carico del loro mantenimento e delle eventuali spese veterinarie di cui necessitano, chiedendo aiuto a tutti i nostri amici e supporters. Se si riesce gli si trova uno stallo casalingo o addirittura si accelera la adozione, sempre che ci sia in quel momento famiglia adatta e disponibile a prendersene cura.

    Ad ogni modo ogni caso è a sé e lo consideriamo a seconda dell’urgenza e delle nostre disponibilità in quel momento.

    Una parte molto difficile del vostro lavoro è trovare la persona giusta per il cane giusto. Immagino sia una fase delicata che vi dà molti pensieri.

    E’ decisamente una fase importantissima, anche perché spesso le persone fingono e mentono, e questo complica di molto le cose, oltre al fatto che sovente non sono neanche preparate all’impegno che questo richiede e non hanno la minima idea di cosa comporti.

    Il dobermann non è un cane per tutti, il nostro compito è anche farlo capire e aiutare le persone soprattutto a capire se loro siano o meno adatte a questa responsabilità.

    Noi richiediamo sempre per prima cosa la compilazione di un questionario con una ventina e più di domande attraverso le quali cerchiamo di cogliere subito eventuali criticità e approfondirle successivamente con una visita di controllo nell’abitazione del richiedente.

    Questo ci permette anche di valutare l’ambiente in cui il cane dovrebbe andare a vivere, riconoscere eventuali pericoli, criticità e quant’altro.

    Naturalmente non tutti superano la prima selezione del questionario, sebbene sono veramente molto molto pochi, perché in genere preferiamo sempre avere un confronto di persona che chiarisce molto meglio tutti gli aspetti e anche perché magari una famiglia o un richiedente potrebbe non essere adatto ad un dobermann ma comunque un buon adottante per un mix o comunque potrebbe diventarlo in futuro un buon adottante….

    Ad ogni modo successivamente all’adozione, è nostra premura cercare di mantenere i contatti con gli adottanti, quanto più possibile, sia per assisterli e consigliarli in caso di necessità, sia per monitorare l’ambientamento del cane ed il suo benessere. Per questo chiediamo sempre ai nostri adottanti di partecipare ai nostri incontri/raduni, di mandarci foto, mail e aggiornamenti, di seguirci sulla nostra pagina FB e così via.

    È sempre andato tutto bene con gli adottanti?

    No assolutamente no!!! Ahahaha

    Ci sono tornati cani indietro diverse volte, per la più svariate ragioni……

    Come dicevo la gente a volte mente, anche a se stessa! E poi scopre una realtà a cui non era realmente preparata. A volte non ascoltano quanto gli viene consigliato ed indicato di fare, commettendo errori, rendendo la convivenza difficile. A volte ci siamo portate via il cane che avevamo dato in adozione perché le cose non stavamo come ci era stato detto…. E così via.

    Ma oggi dopo qualche anno di esperienza, abbiamo imparato molte cose e valutiamo più attentamente molti aspetti, anche se questo non ci dà mai la garanzia di aver fatto la scelta giusta. Noi ci proviamo e cerchiamo per quanto possibile di monitorare la situazione.

    Come gestite le tipiche richieste della serie “voglio un cane di razza gratis”?
    Ahahaha beh non te lo dicono espressamente, in compenso ti chiedono cane cucciolo, sano, tagliato!!! ( si lo chiedono ancora…) e di buon carattere, che desiderano salvare ahahahaha

    Siamo sempre garbate nel rispondere a queste persone, anche perché può anche risultare che in fin dei conti alcuni siano dei veri buoni adottanti…..

    Per cui il nostro compito è spiegare loro il senso del nostro rescue, il perché e quale debba essere in qualche modo lo scopo di chi si rivolge a noi. I cuccioli sono molto rari e più spesso sono mix, per cui cerchiamo di convincerli ad una scelta diversa.

    Se la famiglia in questione recepisce sinceramente il senso di tutto questo, procediamo a fare delle proposte e alla fine si rivela una buona adozione. Se invece capiamo che l’intenzione di chi abbiamo davanti era esattamente “voglio un cane di razza gratis”, allora rispondiamo semplicemente che non abbiamo cane che fa al caso loro e debbono rivolgersi ad un bravo allevatore.

    Quanti cani avete in questo periodo?

    Cani direttamente a carico nostro, per i quali sosteniamo dei costi vivi, sono circa una quindicina.

    Ma il punto è che seguiamo circa un centinaio di cani oltre, a cui dovremmo trovare famiglia e per i quali cerchiamo una sistemazione più dignitosa.

    E quante richieste?

    Le famiglie sono circa una cinquantina che hanno già avuto il controllo e un’altra trentina che sono in attesa della visita.

    Ma la matematica qui non centra purtroppo!!! Perché molte di queste famiglie hanno criticità o particolari richieste per cui la maggior parte dei cani che abbiamo non sono proponibili.

    Ad esempio spesso ci sono altri animali in famiglia, cani, gatti o altro, oltre a bambini…. Ed è necessario in questi casi andare cauti e proporre solo soggetti che siano stati già testati in queste situazioni, prima di avere incidenti spiacevoli.

    Oppure ci sono famiglie che ci chiedono cani non oltre un certa età e che siano sani!!!

    O famiglie con poca o nulla esperienza alle quali non puoi affidare cani con carattere che richiedono conoscenza profonda della razza e possesso di competenze cinofile.

    Sicuramente qualche cagnone ti sarà rimasto nel cuore.
    Abbiamo fatto adottare più di 450 cani in questi 5 anni, è naturale che ce ne sia qualcuno che mi è rimasto nel cuore, più di uno, molti…..

    Sono tutti casi molto sfortunati e di una infinita dolcezza.

    Alcuni hanno conosciuto la felicità, a volte anche per poco, alcuni sono volati sul ponte prima che fossimo in grado di regalare loro un po’ di gioia, e sono quelli per cui provo maggior rammarico e dolore.

    Purtroppo l’aspetto più brutto di quello che facciamo è proprio questo… doversi scontrare con una dura realtà che ferisce e spesso ti abbatte, che ti procura dolore e senso di impotenza.

    Ma in queste circostanze la medicina migliore sono sempre loro, i cani, concentrarsi su chi ancora c’è e ha bisogno di noi e su chi ora è felice e al sicuro e ti fa ricordare che in fondo a qualcosa sei servito e qualcosa di buono è stato fatto.

    C'è una storia speciale che vuoi raccontarci?
    Come dicevo storie speciali ce ne sono state tante perché tantissimi di loro sono super speciali.

    Ma la storia che vi racconto è dedicata a Micha ( una delle nostre socie fondatrici e meravigliosa volontaria) e ad Apache, piccolo angelo volato in cielo pochi giorni fa.

    Apache, cucciolone marrone focato, è stato ritrovato vagante per le strade di Mondragone in condizioni pietose e con una zampa ferita in avanzato stato di cancrena a novembre 2012:



    E’ stato recuperato da una nostra volontaria di Roma dopo che ci è stato segnalato da altri volontari che lo avevano portato in clinica per fare tutte le cure del caso e gli accertamenti.



    La zampa però era mezza staccata e il piccolo era dolorante.
    Abbiamo deciso subito di trasferirlo al Nord, in stallo presso una di noi che se ne prendesse cura.
    Apache era cucciolotto, dolcissimo e buonissimo, un cane di grande dignità!!!
    Così la nostra Micha si è offerta subito di prenderlo in stallo lei fino a che non gli avessimo trovato famiglia adeguata.
    Così organizzata la staffetta il 2 dicembre Apache parte verso la sua nuova destinazione.



    Ma appena arrivato da lei, appena lo ha guardato negli occhi ha subito detto “ questa è casa tua e da qui non te ne andrai mai più!!!”
    Micha si organizzò subito per portarlo dal veterinario, purtroppo non si è avuto altra scelta che amputargli la zampina….. Apache aveva anche la demodettica e la leishmania…..
    Ma Micha ne era innamorata perché Apache era un cane meraviglioso, pieno di vita, un lottatore, dolcissimo e affettuosissimo.
    E con le cure della sua nuova mamma era diventato un bellissimo dobermann tripode, con tanti amici pelosi.







    Ma purtroppo il destino beffardo lo ha portato via dalla sua mamma e da tutti noi che ce ne eravamo innamorati.
    A fine giugno Apache si è ammalato e nonostante le tante cure, le flebo, le medicine e tanto amore, nonostante ci avesse illuso con una apparente ripresa, il primo di luglio il suo fragile organismo ha ceduto ed è volato sul ponte.
    Ciao piccolo sii felice adesso……..


    Le domande scontate sono finite, ma non sarei professionale se non ti chiedessi se c'è qualcosa che vuoi aggiungere.

    Quello che voglio aggiungere sono solo infiniti ringraziamenti a tutte le ragazze del gruppo che si prodigano costantemente e instancabilmente per questa causa, alcune anche molto più della sottoscritta che con i vincoli familiari a carico è più limitata: Sabrina, Daria, Valeria, Antonella, Gloria, Diana, Alessandra, Laura, Micaela, Cristina e tutte le altre che cercano di contribuire compatibilmente con gli impegni della loro vita.
    Un grazie speciale a Nicoletta Bergamaschi, nostra responsabile organizzativa, che dedica la quasi totalità della sua giornata a questo e a Micha che raccoglie tutti gli animali possibili nel suo rifugio.

    Grazie della disponibilità! Scrivici i contatti e ti lasceremo in pace, promesso!

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    Già. Non immagini quanto ero contenta quando mi hanno comunicato che Irene accettava l'intervista :D
     
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