Maine Coon

scrazy

Posted on 24/10/2007, 14:47

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All'inizio del secolo molti pensavano che,proprio per la caratteristica tigratura del suo mantello e la coda grossa e inanellata, il maine coon fosse il risultato di un incrocio con il procione.
L'ipotesi ovviamente assurda, ha comunque contribuito ad alimentare le numerose storie che su questa razza si tramandano.
Le leggende non finiscono comunque qui: si racconta che sia un discendente dei gatti a pelo lungo di Maria Antonietta di Francia.
Vista la somiglianza con il gatto delle foreste norvegesi altri sostengono che furono i vichinghi, 400 anni prima che Colombo scoprisse l'America, a lasciare alcuni dei loro gatti su quelle coste durante le escursioni.
Forse l'ipotesi più veritiera è quella della "via commerciale" e cioè che discendono dai gatti a pelo lungo che viaggiavano sulle navi dei mercanti che, dall'Europa, facevano scalo sulla costa atlantica degli Stati Uniti.
Il maine coon appartiene comunque a una delle razze più antiche nate nell'America Settentrionale.
La prima segnalazione ufficiale risale al 1861 e, divenuto inizialmente molto popolare, venne poi tralasciato per il persiano.
Bisogna aspettare fino agli anni Sessanta per assistere alla riscoperta della razza, che fu riconosciuta nel 1976. E' arrivato in Italia solo nell'85,oggi è molto diffuso come gatto da compagnia.

Lo standard

Il corpo è rettangolare, alto sulle zampe robuste, l'ossatura è massiccia, di taglia spettacolare, grande ma non grasso, è un concentrato di potenza e solidità.

La testa è grande, il muso squadrato, il mento è forte e in linea con la punta del naso.
Il profilo deve essere lungo e di concavità appena accentuata.
Gli zigomi sono alti e pronunciati, la zona mascellare dai contorni squadrati.
Le grandi orecchie sono portate alte e diritte sul cranio, guarnite da ciuffi di peli sulla punta, simili a quelle della lince.
Gli occhi sono grandi ed espressivi, leggermente ovali ma non a mandorla.
Tutti i colori sono ammessi; il colore blu è ammesso solo negli esemplari bianchi.

Soprattutto i maschi hanno il collo forte, le zampe sono di media lunghezza, con piedi larghi arrontondati con ciuffi di pelo tra le dita.

La coda è lunga quanto il corpo, con pelo lungo, folto e fluente, portata alta quando il gatto cammina.

Il mantello è fitto e pieno, corto sul capo, sulle spalle e sulle zampe: diventa più lungo sul dorso e sui fianchi. Sulle zampe forma le coulottes.

La gorgiera è evidente.

Il pelo è setoso e lucente, il sottopelo è morbido e sottile, il pelo superiore esterno liscio e grosso.

Sono ammessi tutti i colori del mantello, tranne quelli che evidenziano ibridazione con altre razze, come il disegno pointed, e i colori chocolate, cinnamon, fawn e fattori burmesi.
Il mantello brown tabby è il più popolare, ma sono ammessi il bianco puro, e gli altri colori solidi e diluiti: blu, rosso, crema, i tigrati tabby blotched, mackerel e spotted, nei colori citati, e il silver tabby, oltre a questi colori con bianco.

Sono ammessi anche gli squama di tartaruga, i tricolore, il chinchilla, il silver smoke, lo shell cameo, lo shaded cameo, il black smoke, il blue smoke, i tortie smoke.

Il primo esemplare registrato è stato un gatto bianco e nero, nel 1961.
E' ammesso il bianco in qualunque quantità.

Il carattere

I gatti forgiati dalla selezione naturale, abituati da sempre a cavarsela senza il contributo diretto dell’uomo per trovare cibo e riparo, hanno un carattere piuttosto imprevedibile: alcuni sono socievoli e affettuosi, altri più indipendenti e diffidenti.
Nei gatti di razza gli allevatori hanno invece esaltato le caratteristiche gradite nella convivenza, come la socievolezza verso l’uomo, la scarsa aggressività, l’affettuosità.

Il Maine Coon, malgrado l’aspetto selvaggio, non fa eccezione.
E’ infatti un gatto socievole, mediamente attivo, ma molto reattivo, si interessa a tutto quello che gli succede attorno.
Della vita in libertà ha però mantenuto una certa indipendenza, che si manifesta soprattutto nella scelta di punti elevati per riposare, un punto strategico per controllare la situazione, e la tendenza a non cercare il contatto fisico con gli altri gatti.

E' un gran cacciatore, agile e sportivo, ottimo arrampicatore, che apprezza avere libero accesso al giardino, ma che è bene abituare alla libertà da gattino.
Nei giochi preferisce quelli solitari, e non gradisce sempre la presenza degli estranei, soprattutto se numerosi e rumorosi.
In questo caso si rifugia in alto, e torna giù quando se ne sono andati.

A dispetto dell'aspetto imponente, non è aggressivo e si adatta a vivere con altri animali, anche se non sempre apprezza la presenza del cane di casa, che tende ad evitare, soprattutto se non abituato da cucciolo.

Mite e dolce con chiunque lo tratti gentilmente, sa essere molto affettuoso con i componenti della famiglia.
Non è molto vocale, e si esprime con un miagolio caratteristico, quasi un trillo.
Secondo alcuni allevatori alcuni soggetti sono più timidi, mentre gli esemplari brown e i gattini sono più confidenti.

Cure

L'aspetto del mantello ricco e abbondante trae in inganno,facendo pensare a grosse difficoltà per mantenerlo pulito e senza nodi; in realtà non è così.
Il pelo semilungo del Maine Coon non richiede cure o attenzioni particolari, poiché è idrorepellente, quindi rivestito da una cuticola che lo impermeabilizza e protegge l'animale dalle intemperie.
Questa naturale "untuosità" impedisce inoltre al pelo di annodarsi e infeltrirsi.
In genere,il gatto riesce a liberarsi da solo dei peli morti e a mantenere il mantello in ordine e pulito.
Durante il periodo della muta, lo si può aiutare con un pettine a maglie larghe,un paio di volte alla settimana. Normalmente non ha bisogno di bagni; qualora fosse necessario lavarlo, occorre avere cura di asciugare molto bene il pelo.
Il mantello tende, infatti, a trattenere l'umidità, quindi una frettolosa asciugatura potrebbe essere causa di fastidiosi raffreddamenti.

Alimentazione

Mangia sia cibo fresco che confezionato.
Il Maine Coon in modo particolare ama il pesce ma non bisogna sempre assecondare i suoi desideri perché questo porterebbe sempre a fornirgli lo stesso tipo di cibo provocando, alla lunga, squilibri dietetici e possibili effetti carenziali.
E’ opportuno, quindi, fin da piccolo, abituarlo a cibo ricco e variato sia fresco che preconfezionato.
Questo gatto, contrariamente ad altre razze, non cerca il cibo con insistenza, pertanto se non viene pienamente soddisfatto in quanto a qualità e quantità si serve da solo aprendo antine, scoperchiando casseruole e con un po’ di ingegno aprendo anche il frigorifero.

Riproduzione

E' abbastanza prolifero: la femmina va in calore 2 volte all'anno e nascono 3-4 cuccioli per parto.
La gatta ha il primo calore intorno ai 10 mesi.
Fate riprodurre la femmina dopo 10 mesi e non oltre gli 8-9 anni di età.
Il maschio può riprodursi a partire da 1 anno di età.
Di solito la gatta non ha bisogno d’aiuto durante il parto anche se a volte è lei stessa a cercare il conforto della presenza del padrone. Normalmente, anche se la gatta è autosufficiente, soprattutto al primo parto occorre sorvegliarla durante il travaglio e la fase espulsiva in modo da prevenire eventuali ’intoppi’ o intervenire in caso di necessità.

foto tratte dal sito dell'allevamento Planetcoon
www.coonland.it/

Aspettiamo le foto dei "nostri" Maine Coon Jade&Delight :wub:

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ban

Posted on 24/10/2007, 15:51

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pure questo non scherza!!!! cavolo molto molto bello :wub:

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Luna Argentata

Posted on 24/10/2007, 17:38

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Nel weekend appena ho un attimo le metto.

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witch1

Posted on 29/10/2007, 12:38

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mmm.....forse il weekend è passato? :60jc9.gif:

nessun problema ma non farcele aspettare troppo :wub:

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Boxerforever

Posted on 7/12/2007, 13:15

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Un gatto che mi è rimasto nel cuore. Avevo una femmina.
Simpatica, cacciatrice instancabile e di grande carattere pur essendo coccolona.
Il solito guaio, conseguenza tipica dei peloni che si lisciano il pelo.. è stato scongiurato dall' utile cremina (gustosissima, pare) che evita la formazione del ristagno di pelo nello stomaco.

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Linduzza

Posted on 11/1/2008, 19:57

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WOW è fantastico!!!!!!!!!!