Cani e gatti importati dall'est

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    Cuccioli di cane e gatto vaccinati troppo presto e importati dai paesi dell'Est con documenti falsificati, venduti agli ignari proprietari quando il loro destino era ormai segnato dalla malattia o dalla morte. Secondo le accuse ci sarebbe stato un "vero e proprio programma delittuoso" dietro le attività di un negozio in provincia di Ferrara, come svelano le indagini condotte nell'ambito dell'operazione 'Trasparenza' condotta dal pm della procura di Ferrara Barbara Cavallo insieme alla Polizia provinciale e alla Sanità pubblica dell'Asl.


    L'operazione, iniziata a settembre 2006 su segnalazione di un veterinario privato, della Usl e dell'Anagrafe canina, ha portato al sequestro dell'esercizio commerciale e di 17 cuccioli, tutti malati e affidati alle cure della Asl: 5 di loro sono morti a causa delle malattie contratte.


    Indagati i 4 titolari del negozio, tutti di Mirabello, (un uomo di 30 anni, M.F. e tre donne, la trentenne E.P., la quarantenne M.Z. e la cinquantenne V.C.) e il loro veterinario "di fiducia", il sessantenne ferrarese V.M.: i capi d'imputazione contestati sono 38, tra cui l'associazione a delinquere, la frode in commercio e la falsità in atti.


    Gli animali, cani e gatti di razza, provenivano dalla Polonia e da Pesc in Ungheria, compiendo in quest'ultimo caso un viaggio di 715 chilometri per giungere fino a Mirabello, e di lì erano venduti a prezzi concorrenziali in tutta l'Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto e persino fuori dai confini nazionali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i passaporti venivano falsificati alzando l'età dei cuccioli, in barba alla norma internazionale che prevede i 3 mesi e 21 giorni come età minima per l'importazione. E in barba alle norme sanitarie, gli animali venivano vaccinati prima di compiere i tre mesi, con il rischio (come ha accertato una delle due perizie predisposte dagli inquirenti) che il vaccino privasse di fatto l'animale della protezione contro le malattie.


    Una seconda perizia, difatti, ha appurato che tutti i cuccioli sequestrati (16 dal negozio, di cui 12 cani e 4 gatti, più un altro animale da un privato), oltre ad essere stati vaccinati troppo presto, presentavano, come spiega Cavallo, "una pluralità di patologie": si va dal cimurro alla rabbia (su 3 animali) alla micidiale parvovirosi a diversi tipi di parassitosi. Altri 10 animali, su 31 cuccioli acquistati da proprietari sentiti nel corso delle indagini, sono morti per problemi sanitari. Il tutto, naturalmente, con il rischio di reintrodurre in Italia malattie non più diffuse (come la rabbia) e della trasmissione di parassiti all'uomo, come è capitato a una famiglia che ha contratto un fungo dal gatto appena acquistato.


    Ma non finisce qua, perché una clausola nel contratto d'acquisto legava la garanzia sull'animale all'obbligo di rivolgersi al veterinario "di fiducia" del negozio, da cui il proprietario si sentiva accusare d'aver provocato la malattia dell'animale con la propria incuria, o peggio riceveva una diagnosi falsa (ad esempio con una parvovirosi classificata come parassitosi). Nel negozio sono stati rinvenuti anche medicinali scaduti (e adatti, tra l'altro a bovini e equini) utilizzati probabilmente per mascherare i sintomi dell'animale in vista della futura vendita.


    il Resto del Carlino
     
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    Cani dall’Ungheria senza microchip, denunciato un commerciante di Vasto

    CHIETI. E’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vasto D. B. M., un commerciante di 41 anni per concorso in falsità ideologica ed uso di atto falso.

    L’indagine, partita dal personale del nucleo investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale di Chieti, insieme al nucleo investigativo per i reati in danno agli animali di Roma era collegata ad una operazione in corso in varie regioni italiane.
    Tutto era partito dal controllo alla dogana friulana, nella notte fra domenica e lunedì, di un furgone che trasportava animali provenienti dall’Ungheria, diretti a Vasto.
    Gli agenti si sono così recati nel negozio di Vasto per verificare lo stato di salute degli animali trasportati.
    Sul posto è stata verificata la presenza di 94 cuccioli in buone condizioni (90 cani e 4 gatti di varie razze) appena giunti dall’Ungheria su un furgone appositamente attrezzato (con 24 box asettici e climatizzati), che sono stati sistemati all’interno di tre strutture autorizzate, suddivise in appositi box di diverse dimensioni.
    Dal controllo dei documenti (il passaporto europeo degli animali) e dalla verifica dei microchip previsti per legge, grazie anche all’aiuto del veterinario di turno della Asl 3 Lanciano - Vasto e di una veterinaria privata, è emerso che gli animali erano stati già sottoposti a vaccinazione antirabbica e contro la gastroenterite, ma né a quattro gatti (tre persiani ed un siamese), né a due cani (un pincher ed un bassotto) erano stati inseriti gli appositi microchip, nonostante tale operazione fosse regolarmente registrata già alla partenza.
    Tra l’altro, il commerciante è stato trovato in possesso di altri 7 microchip di origine ungherese, sigillati e pronti all’uso, non riferibili a nessun animale, oltre ai 6 non inseriti, contenuti in due scatole trasportate insieme agli animali.
    «L’ipotesi», ha spiegato il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, «è che i microchip “vergini” possano essere utilizzati per altri cuccioli di provenienza illecita, sviluppando così un commercio clandestino di animali».
    Pertanto sono stati posti a disposizione della magistratura di Vasto, che ne ha già convalidato il sequestro, sia i microchip sia gli animali irregolari, che vengono comunque accuditi dal proprietario sotto il controllo del Servizio Veterinario di Vasto.
    Le indagini sono state completate con l’esecuzione di rilievi fotografici e con l’acquisizione di apposita documentazione utile al proseguimento delle indagini.

     
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    ANIMALI MALTRATTATI: TORINO, DENUNCIATI TITOLARI NEGOZIO

    Cuccioli di cane tenuti in una gabbia piccolissima in un seminterrato senza sistema di aerazione, al buio, e senza nemmeno una ciotola d'acqua. E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Nas nel corso di un controllo in un negozio di animali a Torino. I titolari sono stati denunciati per maltrattamento di animali e il fascicolo trasmesso al procuratore torinese Raffaele Guariniello. Si tratta di 4 piccoli, due bassotti e due pincher, provenienti dalla Slovacchia. I quattro cani, inoltre, erano gia' vaccinati con l'antirabbica, benche' la legge lo vieti per i cuccioli con meno di tre mesi. Il negozio in questione era gia' stato oggetto, in passato, di proteste da parte della sezione torinese della Lav, la Lega antivivisezione.

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  4. Orzaiolina
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    ....purtroppo c'è poco da commentare.
     
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  5. +Aniuccia+
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    qui a prato c'è un negozio di animali che vende cuccioli di cani e gatti. Sono entrata per vedere un pinscher...era veramente troppo piccino...non avrà nemmeno avuto 2 mesi.
    Io lo guardo e chiedo il prezzo. Qui il proprietario del negozio comincia ad elencarmi tutti i prezzi di tutti i cuccioli. Il pinscher costava 600€, con lui nella gabbietta c'era un METICCIO che COSTAVA 400€...e già qui..
    continuo a guardare e lui vede la mia faccia perplessa. Al che mi fa " sono tutti da allevamenti italiani, se vuoi ti faccio uno sconto"
    si saranno anche da allevamenti italiani...ma di sicuro da quelli che trattano 50 razze diverse, fanno partorire le cagne ogni 6 mesi ecc...o addirittura li importano dll'est e poi li rivendono.
    Io me ne sono andata via dal negozio...non sono riuscita a dire nulla...volevo solo portarmi via quel povero cucciolo...e insomma ho avuto un blocco :ice: :bleurgh!:
     
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    si, il primo pensiero è sempre portarli via con noi...

    questi negozi andrebbero boicottati dal primo momento, non bisognerebbe entrarci enanche per chiedere indicazioni stradali
     
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  7. Orzaiolina
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    Esatto..questa gente non dovrebbe avere neanche l'opportunità di di aprire la serranda del negozio.

    CVomunque non mi sembra molto difficile...

    Una legge deve vietare che vengano venduti nei negozi gli animali, o almeno gli animali come cani e gatti.

    I negozi devono vendere soltanto cibo, giochi e oggetti vari per animali, non gli animali stessi....anche perchè non hanno la minima idea di come trattarli.
    Un conto è consigliare su un determinato tipo di shampoo per cani e gatti, un conto permettersi di giudicare se il cucciolo che ti stanno vendendo è in ottima salute...
     
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  8. ;ashe
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    CITAZIONE
    Un conto è consigliare su un determinato tipo di shampoo per cani e gatti, un conto permettersi di giudicare se il cucciolo che ti stanno vendendo è in ottima salute...

    Quoto. In un negozio vicino a casa ho comprato uno splendido esotico, con la coda rotta, e che miagolava. Me lo hanno venduto come un cucciolo di tre mesi, ma ne avrà avuto uno. Francesca l'ha voluto prendere perché lo trattavano male, quindi l'abbiamo preso e ci avevano detto che era in ottima salute.
    Un mese dopo scopriamo che ha l'AIDS felina.
     
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    mamma mia che cosa pesante!!!
    adesso come sta?
     
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    il servizio delle IENE di ieri sera...

    senza parole
     
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    Traffico di cani, la Finanza indaga (alla buon'ora mi permetto di aggiungere...)

    Sul traffico illegale di cagnolini che dall’Ungheria arrivano in Italia in pessime condizioni di salute, interverrà adesso la Guardia di Finanza genovese. Dopo la segnalazione fatta dalla trasmissione televisiva “Le Iene” di Italia 1 martedì sera e il servizio pubblicato ieri dal Secolo XIX sull’argomento, il comandante provinciale delle Fiamme Gialle di Genova Maurizio Tolone conferma che i suoi militari faranno accertamenti in merito sulla vicenda. Per cercare di portare alla luce gli eventuali responsabili di un commercio che, stando alle ammissioni degli stessi operatori, tocca da anni anche il capoluogo ligure.

    Tutto ha inizio dal servizio mandato in onda dalle Iene all’interno del quale veniva portato alla luce un traffico sottobanco di cuccioli di cane strappati prematuramente agli allevamenti ungheresi e, in condizioni disumane, senz’acqua né luce, trasportati in Italia. Passando per due basi strategiche: Torino e Genova, appunto. Stando alle testimonianze raccolte dagli uomini di Italia 1, alcuni di questi cuccioli, una volta rivenduti, sarebbero morti dopo neppure una decina di giorni.

    Sulla scia di questa segnalazione, sono stati interpellati così dal Decimonono alcuni allevatori che operano a Genova e dintorni. «Io vendo cani importati dall’Ungheria da vent’anni - spiega Santo Sanfilippo, allevatore di Apparizione - e ho sempre sentito parlare di questa situazione. È da anni che esistono importatori irregolari. Bisogna conoscere bene le persone con cui si lavora».

    E, nonostante una ventiduenne genovese abbia segnalato il decesso di un piccolo chihuahua, avvenuto dieci giorni dopo averlo acquistato proprio da Sanfilippo, l’allevatore ha replicato senza tentennamenti: «Mi servo da sempre da un importatore di Parma e conosco come lavora. Quel cucciolo rientra purtroppo in quella quota fisiologica dell’un per cento di decessi».

    Stessa consapevolezza anche per gli altri operatori del settore contattati: «Sono dieci anni che commerciammo cani dell’Est europa - spiegano ad esempio da Hot Dog, a Sampierdarena - Animali che arrivano con documenti, pedigree, e microchip. Bisogna diffidare di coloro che offrono cuccioli a prezzi stracciati. E soprattutto di chi, ad esempio, mette annunci sui giornali nei quali si promette la consegna a domicilio del cane richiesto. Perché una volta effettuato l’acquisto, è difficile rimettersi in contatto con il presunto allevatore».

    Ora dopo che è scoppiato il caso sul traffico illegale di cani e e dopo il richiamo della presidentessa genovese dell’Enpa Rosanna Zanardi, ieri il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Genova, il colonnello Maurizio Tolone, è intervenuto: «Raccogliamo immediatamente l’input - ha detto Tolone - Chiederò ai miei uomini di occuparsi del caso, compatibilmente con le altre incombenze».

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    I Nas scoprono canile-lager
    I militari hanno sorpreso un 31nne che aveva appena scaricato i cuccioli dal suo furgone. Erano stati importati dall'Ungheria illegalmente


    I carabinieri del Nucleo antisofisticazione (Nas) di Milano hanno denunciato un 31enne italiano, legale rappresentante di un canile privato di San Giuliano Milanese, per l'importazione clandestina e il maltrattamento di 138 cuccioli di cane da compagnia.

    Le indagini sono partite nell'ambito dei controlli eseguiti dal Nas nel luglio scorso nei canili del milanese come richiesto dal Sottosegretario al Lavoro, salute e politiche sociali Francesca Martini. Durante un primo sopralluogo eseguito in agosto, nel canile di San Giuliano i carabinieri aveano scoperto 40 cuccioli di cani privi di documentazione sanitaria e di microchip e li avevano posti sotto sequestro all'interno dello stesso canile per i necessari accertamenti sanitari.

    Il 14 agosto il legale rappresentante del canile aveva però sporto denuncia presso la locale tenenza dei carabinieri per il furto di dieci cuccioli sequestrati e quando in settembre i veterinari della Asl si erano presentati per i controlli avevano scoperto che i rimanenti 30 piccoli di cane erano stati venduti malgrado fossero ancora sotto sequestro. L'uomo era stato quindi denunciato alla Procura di Lodi per violazione degli obblighi di custodia degli animali e i carabinieri del Nucleo antisofisticazione avevano poi deciso di "attenzionare" il canile.

    A metà settembre scorso (ma la notizia è stata resa nota soltanto oggi) i militari hanno colto in flagranza lo stesso uomo che aveva appena scaricato dal suo furgone 138 cuccioli appena acquistati e trasportati in condizioni disuamane dall'Ungheria in violazione di qualsiasi normativa. L'uomo è stato quindi nuovamente denunciato per maltrattamento, violazione della Legge regionale sui cani d'affezione e di quella comunitaria sul benessere degli animali durante il trasporto. Le gabbiette sul furgone potevano infatti trasportare un massimo di venti animali e le condizioni erano tali che due cuccioli erano morti per lo stress patito durante il lungo viaggio e altri due erano periti qualche giorno dopo.



    I cuccioli avevano circa due mesi (dunque non erano ancora svezzati) e appartengono alle più pregiate razze da compagnia, tra cui carlino, chihuahua, boxer, bulldogg, terrier e beagle. Secondo quanto emerso dall'indagine, l'uomo acquistava i cuccioli in Ungheria per 100 euro l'uno e li rivendeva a 700 a privati e commercianti di animali. "Si tratta di un traffico assai remunerativo e sul quale ora ci stiamo concentrando per capirne le esatte dimensioni e complicità", spiega il capitano del Nas Paolo Belgi, che sottolinea "il rischio sanitario che corre chi acquista animali provenienti da Paesi in cui ancora esistono malattie pericolose come la rabbia".

    "Rivolgiamo un pressante invito a non acquistare cuccioli senza microchip e senza o con parziale documentazione medica - conclude Belgi - e di segnalare al Nas o alle Asl eventuali venditori senza scrupoli o compravendite poco chiare".



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    Traffica cuccioli, ma nonostante
    le denunce li vende tutti


    Ha del grottesco la vicenda di un presunto traffico di cuccioli di cui si era occupata, la settimana scorsa, anche la trasmissione "Le Iene" e che ha portato i carabinieri dei Nas di Milano a indagare il titolare di un canile alle porte della città. Dopo le denunce, infatti, e nonostante la reiterazione del reato, l’imprenditore ha potuto lo stesso vendere i 138 cuccioli arrivati clandestinamente dall’Ungheria.

    In un primo tempo, ovviamente, i cuccioli erano stati posti sotto sequestro ma l’uomo ha fatto istanza di dissequestro e l’ha ottenuto. «Qualche giorno fa erano rimasti solo nove cuccioli, oggi forse non ce ne saranno più» spiega una donna della zona che, saputa la notizia, aveva telefonato per sapere se poteva adottarne qualcuno.

    A interrompere la lucrosa attività dell’uomo sono arrivati, a metà settembre, i carabinieri (che però ne hanno dato notizia solo ieri). I militari indagavano sulla pista ungherese da ben prima che se ne occupassero, con un servizio-inchiesta, Le Iene, cioè fin dal luglio del 2007, quando l’uomo, che ha 31 anni, era stato denunciato una prima volta. Era stato trovato con 40 cuccioli clandestini durante una serie di controlli disposti dal sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ed eseguiti dai Nas.

    Posti sotto sequestro e affidati in custodia giudiziaria allo stesso titolare del canile, i cani erano stati, anche in quella circostanza, venduti. Prima l’uomo aveva denunciato ai carabinieri di S.Giuliano Milanese il furto di una decina di essi. Poi aveva ammesso di avere venduto parte degli altri ed era quindi stato denunciato per violazione degli obblighi di custodia.

    A metà settembre è stato denunciato per maltrattamento di animali e per importazione illegale di cani (che però è una violazione amministrativa). I carabinieri hanno infatti accertato che l’uomo aveva portato i 138 cuccioli dall’Ungheria al canile stipandoli in un furgone abilitato per ospitare solo venti animali. Molti erano morti. Cuccioli che non avevano seguito la profilassi sanitaria nè in Ungheria nè in Italia, e buona parte dei quali risultavano però "misteriosamente" microchippati.

    L’uomo, a fronte di una lucrosissima attività, rischia ora di pagare 50 euro per ogni cane microchippato abusivamente e mille euro in tutto per importazione abusiva. Oltre a eventuali condanne, naturalmente, che difficilmente, però, interrompono questo genere di attività commerciali.

    Quel canile, peraltro, secondo indiscrezioni risulta essere passato attraverso più proprietari. «E anche in caso di chiusura - spiega un animalista - basta solo riaprirlo con un’altra società o dei prestanome».

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  14. Orzaiolina
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    Il video delle iene non ha l'audio!

    Incredibile che gente esiste!
     
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  15. +Aniuccia+
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    quando ho visto il pinscher che tremava nel video delle iene sono morta...
    devo decidere ancora quando, ma appena posso vado a denunciare il negozio che vende cuccioli qui vicino, che sono palesemente troppo piccini per stare lì. fanculo.
     
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37 replies since 8/2/2008, 11:10   7003 views
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