Cani e gatti importati dall'est

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    Milano, sequestrati 110 cuccioli importati illegalmente
    Due sono morti per i maltrattamenti. Due persone denunciate


    Milano, 6 feb. (Apcom) - Centodieci esemplari di cuccioli, importati illegalmente dall'Est Europeo, sono stati sequestrati in una cascina di San Giuliano Milanese (Milano) dal Comando regionale della Lombardia del Corpo forestale dello Stato e dai Nuclei investigativi provinciali di polizia ambientale e forestale di Brescia e Milano.

    I cuccioli, di circa 40-50 giorni e presumibilmente privi delle vaccinazioni indispensabili per l'ingresso in Italia, sono stati scoperti mentre erano in corso le operazioni per renderli idonei alla vendita con una documentazione falsificata.

    Alcuni sono stati vittime di gravi forme di maltrattamento e altri cuccioli erano tenuti in strutture non idonee, tanto che due cuccioli, proprio a causa delle pessime condizioni di salute in cui erano ormai ridotti, sono nel frattempo deceduti. Nel corso dell'operazione, gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno rinvenuto anche un cane agonizzante all'interno di una cella frigorifera.

    Secondo il corpo forestale dello Stato, "il fenomeno del traffico clandestino di animali, originato in gran parte nell'Est Europa, sta acquisendo dimensioni preoccupanti".

    I reati contestati ai due titolari dell'allevamento sono falsificazione di documentazione, frode in commercio e maltrattamento di animali.
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    Importati illegalmente dall’Est Europeo e maltrattati. Centodieci esemplari di cuccioli sono stati sequestrati in una cascina di San Giuliano Milanese (Milano) dal Comando regionale della Lombardia del Corpo forestale dello Stato e dai Nuclei investigativi provinciali di polizia ambientale e forestale di Brescia e Milano.



    I cuccioli, di circa 40-50 giorni e presumibilmente privi delle vaccinazioni indispensabili per l’ingresso in Italia, sono stati scoperti mentre erano in corso le operazioni per renderli idonei alla vendita con una documentazione falsificata.



    Alcuni sono stati vittime di gravi forme di maltrattamento e altri cuccioli erano tenuti in strutture non idonee, tanto che due cuccioli, proprio a causa delle pessime condizioni di salute in cui erano ormai ridotti, sono nel frattempo deceduti. Nel corso dell`operazione, gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno rinvenuto anche un cane agonizzante all`interno di una cella frigorifera.



    Secondo il corpo forestale dello Stato, “il fenomeno del traffico clandestino di animali, originato in gran parte nell`Est Europa, sta acquisendo dimensioni preoccupanti”. I reati contestati ai due titolari dell’allevamento sono falsificazione di documentazione, frode in commercio e maltrattamento di animali.

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    Sono 110 i cuccioli importati dall'Est Europa sequestrati dal Comando Regionale della Lombardia del Corpo forestale dello Stato e dai Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale di Brescia e Milano in una cascina a San Giuliano Milanese (Milano). I cuccioli, tutti molto piccoli con circa 40-50 giorni, non avrebbero ricevuto le dovute vaccinazioni indispensabili per l'ingresso in Italia. Sembra che i cani siano stati vittime di gravi forme di maltrattamento. Alcuni sono stati portati in una clinica per ricevere le cure necessarie, ma due cuccioli, proprio a causa delle pessime condizioni di salute in cui versavano, sono deceduti. Nel corso dell'operazione, gli agenti hanno rinvenuto anche un cane agonizzante all'interno di una cella frigorifera. I cuccioli sono stati scoperti mentre erano in corso le operazioni di falsificazione della documentazione. I reati contestati sono falsificazione di documentazione, frode in commercio e maltrattamento di animali.
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    "Vogliamo adottare i cuccioli"
    Una valanga di messaggi a Il Giorno.it
    Tanta solidarietà da parte dei nostri lettori per i 110 cagnolini maltrattati e importati illegalmente dall'Est europeo. Intasati i centralini della Forestale che ha sequestrato i cani in una cascina di San Giuliano Milanese. Si potranno adottare a partire da marzo


    Decine e decine di messaggi sono arrivati al nostro sito da parte di lettori che vogliono adottare uno dei cuccioli importanti illegalmente e sequestrat in una cascina di San Giuliano Milanese. Ebbene la prossima settimana la magistratura dovrebbe affidare i cagnolini ad un'associazione animalista, e sarà quindi la stessa associazione ad occuparsi delle richieste di adozione. Secondo la legge però i cuccioli dovranno avere almeno tre mesi prima di essere adottati, e siccome hanno tutti 40-50 giorni, bisognerà aspettare marzo. Per informazioni si può telefonare, appunto a partire da marzo, allo 02 6709476, per avere tutte le informazioni dal comando regionale del Corpo Forestale dello Stato.



    I centodieci esemplari di cuccioli sono stati sequestrati infatti dal Comando regionale della Lombardia del Corpo forestale dello Stato e dai Nuclei investigativi provinciali di polizia ambientale e forestale di Brescia e Milano. Sono presumibilmente tutti privi delle vaccinazioni indispensabili per l’ingresso in Italia, sono stati scoperti mentre erano in corso le operazioni per renderli idonei alla vendita con una documentazione falsificata.



    Alcuni sono stati vittime di gravi forme di maltrattamento e altri cuccioli erano tenuti in strutture non idonee, tanto che due cuccioli, proprio a causa delle pessime condizioni di salute in cui erano ormai ridotti, sono nel frattempo deceduti. Nel corso dell`operazione, gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno rinvenuto anche un cane agonizzante all`interno di una cella frigorifera.



    Secondo il corpo forestale dello Stato, “il fenomeno del traffico clandestino di animali, originato in gran parte nell`Est Europa, sta acquisendo dimensioni preoccupanti”. I reati contestati ai due titolari dell’allevamento sono falsificazione di documentazione, frode in commercio e maltrattamento di animali.

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    Cuccioli di San Giuliano Milanese, ancora presto per le adozioni
    Ente nazionale protezione animali di Milano: valuteremo solo mail


    MILANO
    Il sequestro da parte del Corpo forestale di circa cento cuccioli illegittimamente importati in un canile a San Giuliano Milanese ha mobilitato un’ondata di sdegno e di solidarietà in tutta Italia da parte di famiglie che chiedono di poter adottare i cagnolini. Ma allo stato delle cose l’Ente nazionale protezione animali di Milano ha dovuto pubblicare un comunicato stampa per definire esattamente la situazione.

    L'intera vicenda, infatti, è ancora nella mani della magistratura e quindi a oggi non è possibile fornire alcuna certezza sulla possibilità reale di adozione degli animali. Al momento è ancora disponibile una lista precisa e quindi l’Enpa non è in grado di confermare la presenza di particolari razze.

    Se l'accordo con il Corpo forestale e la magistratura sarà attivato, L’Enpa si occuperà delle adozioni degli animali, quando questo sarà reso possibile nei modi e tempi concessi. Per questo, tutti coloro che fossero interessati all'adozione di questi animali devono mandare una mail a: cuccioli enpamilano.org, indicando i dati completi di telefono; un’eventuale richiesta di razza; eventuali referenze o esperienze precedenti nella cura di animali. Viene anche precisato che non potranno essere accettate offerte di disponibilità all’adozione giunte per posta, telefono, ecc. Le mail giunte incomplete verranno cestinate.

    Per ovvi problemi logistici, verranno privilegiate le adozioni a Milano e hinterland mentre, sempre se le adozioni si concretizzeranno, verranno contattate solo le persone scelte dall’Enpa. Altre informazioni saranno disponibili solo tramite il sito www.enpamilano.org.
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    Scoperto traffico di cuccioli di cane non vaccinati in Centro Italia

    Due sono morti, dieci perquisizioni fra Toscana ed Emilia
    PRATO
    La Guardia di Finanza di Prato ha scoperto un vasto e illecito traffico di centinaia di cuccioli di cane non vaccinati, destinati a morire in breve tempo. Nel traffico sono risultati coinvolti allevatori, commercianti e un veterinario. Venti cuccioli di varie razze, spiega una nota, sono stati ricoverati dalla Fiamme Gialle in centri specializzati presso i quali sono in corso le necessarie cure.

    Secondo la ricostruzione dei finanzieri, i cani venivano venduti tra i 700 e i 900 euro a ignari acquirenti e con la falsa certificazione dell’avvenuta profilassi. Le indagini sono partite in seguito alle denunce di alcuni acquirenti che, dopo la morte del cucciolo, avevano scoperto che non era stato vaccinato.

    L’indagine è sfociata in dieci perquisizioni effettuate su mandato della locale Procura della Repubblica nelle province di Prato, Firenze, Pisa e Bologna nei confronti di veterinari, allevatori e commercianti di cani. In particolare le perquisizioni, effettuate anche con l’ausilio di veterinari dell’Asl di Prato e di personale volontario delle guardie zoofile di Firenze, hanno portato al sequestro di 20 cuccioli di razza, tutti versanti in precarie condizioni di salute.

    Due di essi, di razza "Cavalier Kc", non ce l’hanno fatta e sono morti lo scorso fine settimana. Ma si teme anche per le condizioni degli altri 18 cuccioli. Dai preliminari accertamenti veterinari in corso sta infatti emergendo che nessuno di loro è mai stato vaccinato nonostante la documentazione sanitaria a ciascuno di essi relativa attesti vaccinazioni già eseguite. Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che i finanzieri intendono fare ulteriore chiarezza.

    Sono stati infatti sequestrati centinaia di microchips-trasponditori e di libretti sanitari precompilati in bianco ma già riportanti estremi di vaccinazioni sottoscritte da veterinari compiacenti che, in realtà, non sono mai state eseguite e che sarebbero dovute servire a fornire una parvenza di regolarità alle future vendite di cuccioli.

    Il tutto era stato architettato per abbattere al massimo i costi di un cinico business sommerso di cuccioli di verosimile provenienza estera che produce ogni anno centinaia di migliaia di euro esentasse. Ciò, vine spiegato, conforterebbe le iniziali ipotesi indiziarie originate da alcune denunce sporte da persone che avevano acquistato dagli indagati cuccioli di cane deceduti dopo pochi giorni dall’acquisto a causa di gravi patologie non evidenziate nei libretti sanitari consegnati e derivanti dalla riscontrata mancata attuazione delle più elementari regole di profilassi, risultata a sua volta celata sia agli acquirenti frodati sia ai competenti enti pubblici del servizio sanitario.

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  7. Deisy1
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    SEQUESTRO CUCCIOLI; LAV, URGENTE REATO DI TRAFFICO



    La Lav chiede che il reato di traffico di animali sia introdotto al piu' presto nell'ordinamento italiano. In particolare - si legge in una nota diffusa a Bologna, dopo la scoperta da parte della Polstrada di un traffico illecito di cuccioli provenienti dalla Romania, trasportati su un furgone fermato sulla A1 - la Lav chiede ''che venga al piu' presto emanato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa per la protezione degli animali da compagnia, nel quale il ministro degli Esteri Franco Frattini e il sottosegretario alla Salute Francesca Martini si sono impegnati a inserire il reato di traffico di animali da compagnia''. ''Questo nuova brillante operazione della Polizia Stradale - commenta Ilaria Innocenti, del settore Cani e Gatti della Lav - conferma purtroppo la gravita' delle illegalita' commesse nel settore dell'importazione e della vendita di cuccioli di cane, a tutto danno dei piccoli animali che rischiano la vita. Temiamo che il fenomeno possa riguardare ogni anno migliaia di cuccioli''. Per invitare i cittadini a non acquistare cani o gatti preferendo sempre l'adozione da un canile, sabato 21 e domenica 22 marzo e anche nel fine settimana successivo del 28 e 29 marzo, la Lav sara' presente con tavoli informativi nelle piazze delle principali citta'. Info su: www.lav.it.
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    Cuccioli stipati sul camion dalla Romania

    Un carico di 43 cuccioli di cane dalla Romania è stato sequestrato ieri in autostrada a Pian del Voglio dall’Usl. I cuccioli, in stato di disidratazione e di stress, erano sottto i 50 giorni di vita, limite minimo di legge per l'importazione, E proprio ieri il tribunale ha deciso su un caso di importazione di cuccioli di cane dall'est Europa rivenduti con falsi documenti. Il tribunale ha assolto i sei imputati dall’associazione per delinquere. Ma il titolare di un negozio di animali di Casalecchio è stato condannato a un anno e cinque mesi per frode in commercio e falsità materiale. Condannati due dei tre veterinari a processo per falsità ideologica.
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    Trafficavano cani dall'Est, condannati commerciante e veterinari
    Il proprietario del negozio di animali 'Reno zoo', la dottoressa Anna Di Terlizzi e il suo collega Oreste Dall’Asta sono stati condannati rispettivamente a 17, sette e dieci mesi


    Erano accusati di acquistare cuccioli di cane dall’est Europa e di rivenderli in Italia con falsi documenti per farli passare come animali provenienti da allevamenti italiani. In sei erano finiti a processo a Bologna con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata, a seconda delle singole posizioni, a falso, truffa e frode in commercio. Oggi la prima sezione del Tribunale di Bologna ha assolto tutti gli imputati dall’accusa di associazione per delinquere.


    Il proprietario del negozio di animali, il Reno zoo di Casalecchio di Reno Eugenio Merighi è stato condannato a un anno e cinque mesi per frode in commercio, falsità materiale ed è stato assolto dalla truffa. Condannati anche due dei tre veterinari finiti a processo. Sette mesi alla dottoressa Anna Di Terlizzi e 10 al suo collega Oreste Dall’Asta. Entrambi per falsità ideologica avendo attestato secondo l’accusa le false vaccinazioni dei cani. Assolto un altro veterinario, la moglie di Merighi e una commessa.


    Le indagini della Guardia di Finanza erano partite nel 2003 dopo le denunce di sette clienti che avevano comprato cuccioli di cane che non erano risultati conformi a quanto era stato pattuito al momento dell’acquisto e anzi erano risultati malati e alcuni erano anche morti perchè non vaccinati nonostante la certificazione che li accompagnava sostenesse il contrario. Merighi era anche accusato di aver abbandonato un cucciolo di Yorkshire in fin di vita in un cartone fino a quando non era morto e di aver esercitato abusivamente la professione veterinaria.
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    Udine. Scoperta una tratta di cuccioli
    Cagnolini stipati in un'auto polacca


    Scoperto un traffico di animali dalla Polonia all'Italia: un carico di 14 cuccioli di cane, stipati all'interno di una vettura polacca, è stato trovato dalla Polizia Stradale di Amaro (Udine) lungo l'autostrada A23.
    La scoperta - informa una nota della Polstrada - è avvenuta stamani all'altezza dello svincolo autostradale di Carnia.

    I cuccioli - di razza fox terrier, chihuahua, pastore maremmano e labrador - erano ammassati nel vano bagagli della vettura, dentro piccole ceste in vimini.
    Altri esemplari, secondo gli agenti, sarebbero morti durante il viaggio, visto che una delle ceste era vuota. A bordo dell'auto vi erano due cittadini polacchi, Orest Bogdan Haluszka, 55 anni, e Stanislaw Cytacki (69) che sono stati denunciati per maltrattamento di animali.
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    Allarme della Lav: "Un giro d'affari da 300 milioni"
    La tratta dei cuccioli è prima di tutto un affare, e per questo la Lav richiedono la ratifica della convenzione per la protezione degli animali da compagnia


    Il sequestro del camion che trasportava 43 cuccioli di cane in condizioni igienico-sanitarie gravemente carenti, “conferma purtroppo la gravita’ delle illegalita’ commesse nel settore dell’importazione e della vendita di cuccioli di cane, a tutto danno dei piccoli animali che rischiano la vita”.

    Lo afferma la Lav ricordando che meno di 10 giorni fa altri 20 cuccioli sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Prato e negli ultimi mesi ci sono state altre importanti operazioni del Corpo forestale dello Stato. “Temiamo che il fenomeno possa riguardare ogni anno migliaia di cuccioli”, dice Ilaria Innocenti del settore “cani e gatti” della Lav. Il camion fermato oggi sulla A1 proveniva dalla Romania ed era destinato ad Alexander Amicucci, importatore leccese di cani, spiega la Lav, aggiungendo che la posizione dei due trasportatori e’ al vaglio della Procura di Bologna: saranno denunciati dalla Polstrada per maltrattamenti di animali e per reati connessi all’illecita importazione.


    La Lav chiede che venga al piu’ presto emanato il disegno di legge che ratifica la Convenzione del Consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia (firmata dall’Italia nel 1987 “ma mai recepita”), nel quale il ministro degli Esteri Franco Frattini e il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, si sono impegnati a inserire il reato di traffico di animali da compagnia per perseguire chi, in maniera organizzata, clandestina e priva di documentazione, introduce e commercia cuccioli dall’Est in Italia. Questa e altre misure sono state proposte dalla Lav a tutela del benessere animale “che, purtroppo, in troppi casi e’ del tutto trascurato per discutibili forme di guadagno su esseri viventi indifesi”.

    Ilaria Innocenti insiste: “Nessuno vuole boicottare il libero scambio, bensi’ far comprendere che i cuccioli non sono oggetti d’arredamento o merci di scambio”. A livello europeo, Frattini, condividendo la campagna di sensibilizzazione della Lav, ha chiesto alla Commissaria Europea alla Salute Androulla Vassiliou un intervento di armonizzazione delle norme che riguardano questa materia, la revisione degli standard dei microchip che renda possibile la completa e sicura la loro tracciabilita’, l’adozione di misure che intervengano sulle pratiche di allevamento degli animali da compagnia.


    La Lav spiega che la tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai Paesi dell’Est, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, “importati in modo truffaldino falsificando i documenti, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all’acquirente. La mortalita’ dei cuccioli nella fase che va dal trasporto ai primi mesi dopo l’arrivo in Italia raggiunge il 50%.

    “La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione comportano elevati rischi sanitari per l’Italia”, aggiunge la Lav. Il valore di mercato di un cucciolo importato dall’Est (soprattutto Carlini, Jack Russell, West Highland) e spacciato per italiano falsificando i documenti puo’ aumentare fino a 20 volte, con un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro.
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  9. Deisy1
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    Lav, contro il traffico dei cuccioli
    a marzo manifestazioni in piazza


    Gli ultimi due week-end del mese centinaia di tavoli informativi
    ROMA
    La Lav (Lega antivivisezione) scende in piazza contro il traffico dei cuccioli. Sabato 21 e domenica 22 marzo e il successivo fine settimana 28 e 29 marzo, la Lav sarà presente con centinaia di tavoli informativi nelle piazze delle principali città d’Italia per sollecitare l’attuazione di importanti misure per contrastare il traffico illegale di cuccioli di cani e gatti e sensibilizzare i cittadini a preferire sempre l’adozione di un cane da un canile.

    In particolare la Lav chiede che venga presto emanato il disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione del consiglio d’Europa per la protezione degli animali da compagnia (firmata dal nostro Paese nel 1987, ma mai recepita), nel quale «il ministro degli Affari esteri Franco Frattini e il sottosegretario alla Salute Francesca Martini si sono impegnati a inserire il reato di traffico di animali da compagnia al fine di perseguire chi, in maniera organizzata, clandestina e priva di documentazione, introduce e commercia cuccioli dall’est nel nostro Paese.

    La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai paesi dell’est, in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca, importati »falsificando documenti, precocemente strappati alle cure delle loro madri costrette a continue gravidanze, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci per farli sembrare sani all’acquirente«. La mortalità dei cuccioli nella fase che va dal trasporto ai primi mesi dopo l’arrivo in Italia raggiunge il 50%. La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione comportano elevati rischi sanitari per l’Italia. Il valore di mercato di un cucciolo importato dall’est (soprattutto Carlini, Jack Russell, West Highland) e spacciato per italiano falsificando i documenti può aumentare fino a 20 volte, con un giro d’affari annuo stimato in 300 milioni di euro. Sui tavoli della Lav (l’elenco completo è sul sito lav.it) i cittadini potranno firmare la petizione con cui l’associazione chiede una serie di provvedimenti a tutela dei cuccioli, ricevere materiale informativo e portare a casa il tradizionale uovo di Pasqua della Lav, in cambio di una piccola donazione a sostegno della campagna.

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  10. Deisy1
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    LAV IN PIAZZA, INTRODURRE REATO TRAFFICO CUCCIOLI



    ROMA, 20 MAR - La Lav (Lega antivivisezione) si schiera contro la tratta dei cuccioli dall'est: chiede subito ''la legge per l'introduzione del reato di traffico di animali da compagnia e moratoria delle vendite dei quattro zampe per prevenire la piaga dell'abbandono delle cucciolate e del randagismo''. Il 21-22 e il 28-29 marzo scende in 300 piazze d'Italia per sensibilizzare i cittadini e in cambio di una piccola donazione sara' disponibile il tradizionale uovo di Pasqua della Lav (cioccolato fondente - commercio equo e solidale). La tratta dei cuccioli coinvolge ogni anno migliaia di cani e gatti, provenienti dai paesi dell'est (in particolare da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Romania, Repubblica Ceca), importati ''falsificando documenti, sottoposti a infernali viaggi e imbottiti di farmaci''. La mortalita' nei primi mesi dopo l'arrivo in Italia raggiunge il 50%. La carenza di controlli sanitari e la violazione della normativa in materia di vaccinazione comportano elevati rischi sanitari per l'Italia. Il valore di mercato di un cucciolo puo' aumentare fino a 20 volte, con un giro d'affari annuo stimato in 300 milioni di euro. I primi risultati ottenuti dalla Lav hanno ''smascherato il sistema delle importazioni illegali, numerose operazioni e indagini delle Forze di polizia, sequestro e affidamento di cuccioli, sensibilizzazione delle autorita' nazionali, dei paesi dell'est e Ue, impegno a introdurre una nuova fattispecie di reato, e creazione del sito dedicato nonlosapevo.
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    Cuccioli dall'Est: denunciato
    un italiano e due ungheresi


    Operazione dei carabinieri della stazione di Pomezia

    ROMA
    Maltrattamento di animali. Per questo reato sono stati denunciati a piede libero tre persone, due cittadini ungheresi di 41 e 46 anni e un commerciante italiano di 41 anni. In particolare, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di Pomezia, con la collaborazione dei militari del Nas di Roma, il gruppo organizzava un traffico di cagnolini provenienti dall’Est Europa.

    I militari - si spiega in una nota - in un area di servizio sulla Pontina, hanno sorpreso i due ungheresi, a bordo di un furgone allestito al suo interno con delle piccole gabbie in ferro per animali. La coppia di magiari stavano vendendo ad un italiano, 20 cuccioli di cane di varie razze tra cui, dobermann, yorkshire, boxer, carlino, bull dog, chihuahua, spitz, sibainu, shitzu, pinker nano, coker e jack rassel, e 4 di gatto, tutti di razza persiana.

    Gli animali, di circa un mese di età, e quindi sottratti alla madre in modo prematuro, avevano appena affrontato in condizioni precarie un lungo viaggio dall’Ungheria all`Italia, per essere poi venduti al mercato clandestino. I primi accertamenti veterinari effettuati dalla competente ASL RM H di Pomezia, ha potuto evidenziare lo stato di sofferenza in cui versavano i cuccioli.

    In possesso dei due stranieri sono stati trovati i passaporti degli animali con le date nascita contraffatte, tali da far supporre che tutti gli animali fossero da ritenersi già svezzati e quindi vendibili. La vendita clandestina di questi piccoli cuccioli avrebbero fruttato migliaia di euro ai tre denunciati. Il mezzo utilizzato e la documentazione sono stati posti sotto sequestro. I cuccioli, dopo essere stati visitati e rifocillati sono stati invece affidati in custodia al canile Galieo Galilei di Latina.

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    Tratta dei cuccioli
    sequestri a raffica

    Importati dall'Est, non sono vaccinati: spesso muoiono dopo pochi giorni. Inchieste a Torino, Pinerolo e Ivrea: decine di sequestri in negozi e allevamenti
    di Federica Cravero
    Vittime della tratta sono soprattutto cani di piccola taglia, razze toy, come chihuahua o yorkshire, ma anche alcuni gatti, trasportati attraverso le frontiere a bordo di furgoni. Senza vaccinazioni per la rabbia, con certificati di nascita contraffatti, sottoposti a viaggi estenuanti. Tre i filoni di inchiesta aperti negli ultimi mesi dalle procure di Ivrea, Pinerolo e Torino, dove ad occuparsi della tratta di cuccioli è il sostituto procuratore Andrea Padalino. Decine gli animali sequestrati dall´inizio dell´anno sia in alcuni tra i più noti negozi di Torino e provincia, sia tra i grossisti che li importano e li distribuiscono. Diverse le ipotesi di reato: dai maltrattamenti al falso dei documenti, dalla veicolazione di malattie alla frode in commercio, in attesa che sia varata una proposta di legge, presentata qualche tempo fa, che individui il reato di tratta di animali da compagnia.

    Ma nel mirino degli investigatori ci sono anche le procedure di controllo da parte dei veterinari delle Asl. Molti dei cani sequestrati sono stati trovati in pessime condizioni di salute. Un animale su quattro in genere muore e, trattandosi spesso di infezioni, basta che in una partita ci sia un cane malato per contagiare tutti gli altri. Durante le perquisizioni sono stati individuati anche terreni ridotti a cimiteri, dove diversi cani erano stati seppelliti senza troppe cure: alcuni presentavano segni di soffocamento, a molti era stato praticato un taglio all´altezza del collo per estrarre il microchip e, è facile supporlo, riciclarlo su un altro animale. Il traffico di animali è un business dalle proporzioni enormi se si calcola che nei cascinali dell´Ungheria, della Slovacchia o della Bielorussia un cucciolo viene pagato circa 50 euro, mentre in Italia è rivenduto a 700-800, che è comunque la metà di quanto costa acquistarlo in un allevamento italiano. E i numeri, come denunciano varie associazioni animaliste, sono in continua crescita: si stima che decine di esemplari ogni mese arrivino illegalmente a rifornire il mercato torinese attraverso i canali di un pugno di importatori. «Per ora su questa vicenda c´è il segreto istruttorio - ha spiegato Michele Di Leva, consigliere nazionale dell´Organizzazione internazionale per la protezione degli animali - ma siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo per contrastare un fenomeno che è presente da diversi anni e non si riesce ad arginare».

    In questo fenomeno c´è anche un risvolto preoccupante - e drammaticamente attuale visto quello che sta accadendo con la febbre suina - per la salute pubblica: perché spesso i cuccioli sono affetti o portatori di patologie che sono contagiose anche per i loro padroni, soprattutto per i bambini. Può trattarsi di semplici quanto fastidiose gastriti o eruzioni cutanee, ma non va sottovalutato che nei paesi di provenienza la rabbia silvestre è una malattia che non è stata debellata e l´idea di importarla nel nostro paese paventa scenari di decenni fa. Almeno il 60 per cento degli animali controllati durante le perquisizioni, infatti, non era in possesso della vaccinazione antirabbica, che per una norma europea deve essere eseguita al compimento del terzo mese e per l´esportazione occorre aspettare altre tre settimane perché gli anticorpi si sviluppino. In tutto 111 giorni: troppi per chi deve vendere un animale. Perché è proprio quando il cane è un batuffolo che i bambini si attaccano alla vetrina e implorano mamma e papà di comprare un cagnolino.
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    Importavano cuccioli dalla Slovacchia
    Denunciati un uomo e una donna

    I Carabinieri dei Nas di Firenze hanno stroncato un traffico illecito di cuccioli di Chihuahua. I cani arrivavano dalla Slovacchia rinchiusi nel bagagliaio di un'automobile e stavano per essere venduti a un prezzo variabile da 700 euro a 1.000 euro


    Arezzo, 21 maggio 2009 - Stroncato un traffico di cuccioli dalla Slovacchia. È il bilancio di una operazione del NAS Carabinieri di Firenze, che ha deferito alla Procura della Repubblica di Arezzo, per maltrattamenti di animali, due cittadini che vivino a Monte San Savino: A.R., un uomo 31 anni e B.M., una 38enne, entrambi originari della Repubblica Slovacca. Le indagini, durate tre mesi, hanno portato alla scoperta di un traffico illegale di cuccioli. Nell'abitazione dell'uomo sono stati trovati 6 Chihuahua, di soli tre mesi appena entrati in Italia con relativi passaporti.



    Due cuccioli non sono sopravvissuti mentre gli altri sono stati affidati in custodia giudiziaria a un canile aretino e sottoposti alle cure sanitarie del caso. Trovato e sequestrato anche il passaporto di un cane già venduto. I Chihuahua sono arrivati dalla Slovacchia rinchiusi nel bagagliaio di un'automobile e stavano per essere venduti a un prezzo variabile da 700 euro a 1.000 euro. I potenziali acquirenti venivano procacciati tramite Internet. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la donna trasportava in Italia cagnolini almeno ogni 15 giorni.

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    PORCA MISERIA!! FINITELA DI COMPRARE CUCCIOLI NEI NEGOZI! CAZZO C'è DA CAPIRE? PERFINO I TELEGIORNALI VE LO DICONO!
     
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  14. tarzanita
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    che orrore... poi con tutti i piccoli rinchiusi in un canile...
     
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  15. shibre
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    ANIMALI: TRASPORTO ILLEGALE DI 34 CANI IN NAVE, 8 MUOIONO

    (ANSA) - ANCONA, 12 GIU - Un carico illegale di 34 cani meticci di uno o due anni di vita, trasportati in un furgone senza acqua ne' cibo, tanto che otto sono morti asfissiati, e' stato scoperto a bordo di un traghetto greco nel porto di Ancona. I due autisti, un tedesco e una donna greca, sono stati denunciati per uccisione e maltrattamento di animali. Il furgone, diretto in Germania, viaggiava a bordo della motonave Superfast, salpata da Patrasso. Durante la navigazione, qualcuno ha segnalato al comandante la morte degli otto cuccioli, e allo sbarco ad Ancona agenti del Corpo forestale dello Stato hanno preso in consegna i 26 cani sopravvissuti, affamati e disidratati, tutti chiusi in gabbie piccolissime. Sono stati affidati ad un canile di Jesi, anche se alcuni cittadini tedeschi, che sostengono di averli regolarmente acquistati, hanno gia' telefonato in Italia rivendicando il possesso degli animali. Della vicenda si sta occupando anche l'Ente nazionale protezione animali, che potrebbe costituirsi nel processo contro gli importatori illegali dei cani.(ANSA). MOR/GIG
    12/06/2009 18:57

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